Cinema02

Da Ortosociale.

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Il film sul Natale: dopo la critica di un ragazzzo giovane, ben fatta, che si limitava a dare informazioni sul film e sul regista, mi si è aperta la mente e ti fornisco questa chiave di lettura. Il film studia i rapporti interculturali, sia di etnie diverse, sia di religioni diverse, sia di strati sociali diversi combinandoli. Anche se sembra cristiano , lo sembra solo perchè il cristianesimo c'è e va descritto. Il fatto che nasca il bambino (novello Gesù) dalla coppia Kosovo-Serbia viene ricondotto ad una matrice antica pagana: l'aurora boreale anzichè la stella di natale. Mentre invece a far vedere la stella di Natale ad un ragazzino nordico è la ragazzina musulmana esperta di astronomia (come gli antichi arabi o i re magi). Il centro della cultura rimane localizzato e nordico: la neve al posto dell'acqua per far nascere il bambino ma soprattutto la scena di sesso. La donna bruna, formosa, "in carne" e "solida" come una dea pagana, è la prima amante, abbandonata per la "moglie" ufficiale", da un uomo (civiltà moderna) che dice di "amare entrambe". Secondo me la donna bruna è la figura dell'antica civiltà matriarcale alla quale siamo ancora legati e che vive nei substrati profondi di questa cultura moderna, ma in un ordine secondario. Tutto questo è reso dalla donna che dice al telefono : NON VADO IN CHIESA, poi invece si METTE UN ROSSETTO ROSSO ACCESO ed entra in chiesa. Tutta la sequenza della sua entrata in chiesa è spettacolare, gli sguardi che scambia con la moglie di lui (la chiesa-cristiana e la cultura-ufficiale), sono umili e tristi, bellissimi. IN altre parole noi viviamo non solo scambi inter-culturali orizzontali (multietnici) ma soprattutto scambi culturali verticali, tra il passato (gli ultimi 10.000 anni)  e il moderno (l'ultimo millennio), a volte con grande ipocrisia e perdendo la nostra identità-aurora boreale.
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=====''Tornando a casa per Natale'' di Hjem til Jul Norvegia/Svezia/Germania=====
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Il film sul Natale: dopo la critica di un ragazzzo giovane, ben fatta, che si limitava a dare informazioni sul film e sul regista, mi si è aperta la mente e ti fornisco questa chiave di lettura. Il film studia i rapporti interculturali, sia di etnie diverse, sia di religioni diverse, sia di strati sociali diversi combinandoli. Anche se sembra cristiano , lo sembra solo perchè il cristianesimo c'è e va descritto. Il fatto che nasca il bambino (novello Gesù) dalla coppia Kosovo-Serbia viene ricondotto ad una matrice antica pagana: l'aurora boreale anzichè la stella di natale. Mentre invece a far vedere la stella di Natale ad un ragazzino nordico è la ragazzina musulmana esperta di astronomia (come gli antichi arabi o i re magi). Il centro della cultura rimane localizzato e nordico: la neve al posto dell'acqua per far nascere il bambino ma soprattutto la scena di sesso. La donna bruna, formosa, "in carne" e "solida" come una dea pagana, è la prima amante, abbandonata per la "moglie" ufficiale", da un uomo (civiltà moderna) che dice di "amare entrambe". Secondo me la donna bruna è la figura dell'antica civiltà matriarcale alla quale siamo ancora legati e che vive nei substrati profondi di questa cultura moderna, ma in un ordine secondario. Tutto questo è reso dalla donna che dice al telefono : NON VADO IN CHIESA, poi invece si METTE UN ROSSETTO ROSSO ACCESO ed entra in chiesa. Tutta la sequenza della sua entrata in chiesa è spettacolare, gli sguardi che scambia con la moglie di lui (la chiesa-cristiana e la cultura-ufficiale), sono umili e tristi, bellissimi. IN altre parole noi viviamo non solo scambi inter-culturali orizzontali (multietnici) ma soprattutto scambi culturali verticali, tra il passato (gli ultimi 10.000 anni)  e il moderno (l'ultimo millennio), a volte con grande ipocrisia e perdendo la nostra identità-aurora boreale.<br>
[Nota di un amico:mi è piaciuto soprattutto il tuo commento sull'aurora boreale, che avevo visto sì come luce di speranza nel futuro (i due stranieri iniziano il loro viaggio verso la "famiglia"), ma non inteso come valida ed indispensabile sostituta della cometa di cristiana matrice.]
[Nota di un amico:mi è piaciuto soprattutto il tuo commento sull'aurora boreale, che avevo visto sì come luce di speranza nel futuro (i due stranieri iniziano il loro viaggio verso la "famiglia"), ma non inteso come valida ed indispensabile sostituta della cometa di cristiana matrice.]

Versione corrente delle 09:57, 11 gen 2012

Tornando a casa per Natale di Hjem til Jul Norvegia/Svezia/Germania

Il film sul Natale: dopo la critica di un ragazzzo giovane, ben fatta, che si limitava a dare informazioni sul film e sul regista, mi si è aperta la mente e ti fornisco questa chiave di lettura. Il film studia i rapporti interculturali, sia di etnie diverse, sia di religioni diverse, sia di strati sociali diversi combinandoli. Anche se sembra cristiano , lo sembra solo perchè il cristianesimo c'è e va descritto. Il fatto che nasca il bambino (novello Gesù) dalla coppia Kosovo-Serbia viene ricondotto ad una matrice antica pagana: l'aurora boreale anzichè la stella di natale. Mentre invece a far vedere la stella di Natale ad un ragazzino nordico è la ragazzina musulmana esperta di astronomia (come gli antichi arabi o i re magi). Il centro della cultura rimane localizzato e nordico: la neve al posto dell'acqua per far nascere il bambino ma soprattutto la scena di sesso. La donna bruna, formosa, "in carne" e "solida" come una dea pagana, è la prima amante, abbandonata per la "moglie" ufficiale", da un uomo (civiltà moderna) che dice di "amare entrambe". Secondo me la donna bruna è la figura dell'antica civiltà matriarcale alla quale siamo ancora legati e che vive nei substrati profondi di questa cultura moderna, ma in un ordine secondario. Tutto questo è reso dalla donna che dice al telefono : NON VADO IN CHIESA, poi invece si METTE UN ROSSETTO ROSSO ACCESO ed entra in chiesa. Tutta la sequenza della sua entrata in chiesa è spettacolare, gli sguardi che scambia con la moglie di lui (la chiesa-cristiana e la cultura-ufficiale), sono umili e tristi, bellissimi. IN altre parole noi viviamo non solo scambi inter-culturali orizzontali (multietnici) ma soprattutto scambi culturali verticali, tra il passato (gli ultimi 10.000 anni) e il moderno (l'ultimo millennio), a volte con grande ipocrisia e perdendo la nostra identità-aurora boreale.
[Nota di un amico:mi è piaciuto soprattutto il tuo commento sull'aurora boreale, che avevo visto sì come luce di speranza nel futuro (i due stranieri iniziano il loro viaggio verso la "famiglia"), ma non inteso come valida ed indispensabile sostituta della cometa di cristiana matrice.]

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