Sociologia41
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- | Per quanto riguarda le ''Communities of Practice'' | + | Per quanto riguarda le ''Communities of Practice'', vedi (in Inglese): |
*[http://www.ewenger.com/theory/ ''Communities of Practice'' in inglese secondo la definizione di Etienne Wenger, antropologo] | *[http://www.ewenger.com/theory/ ''Communities of Practice'' in inglese secondo la definizione di Etienne Wenger, antropologo] | ||
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La piattaforma LAMP ha permesso la diffusione planetaria di Internet, gratuitamente. | La piattaforma LAMP ha permesso la diffusione planetaria di Internet, gratuitamente. | ||
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+ | EW ha un Ph.D. in Information and Computer Science alla University of California, Irvine, United States. Il Ph.D. verteva esattamente sull'Intelligenza Artificiale. Jean Lave è attualmente Professor of Education and Geography alla University of California, Berkeley. Si è laureata in Antropologia Sociale ad Harvard e si può considerare una teorica dello ''Apprendimento Sociale'' (Social Learning). Etienne Wenger e Jean Lave hanno fatto la loro scoperta principale osservando l'apprendistato tra sarti tradizionali in Africa. <font color="green">'''Attraverso lo studio di questi casi Wenger e Lave hanno concluso che la maggior parte dell'apprendimento non avviene con il maestro, ma si svolge tra gli apprendisti'''</font>. Etienne Wenger è conosciuto in tutto il mondo soprattutto per il suo lavoro sulle «comunità di pratica», anche se lo studioso svizzero presenta se stesso, più in generale, come un teorico dell’apprendimento sociale. I sistemi di apprendimento sociale sono il fuoco del suo lavoro teorico, rivolto fondamentalmente alla comprensione del nesso tra conoscenza, comunità, apprendimento e identità. La sua idea di base è chela conoscenza umana è fondamentalmente un atto sociale: una semplice osservazione che ha profonde implicazioni per il nostro modo di pensare e di tentare di sostenere l’apprendimento. «Da un punto di vista pratico — osserva Wenger sulla home page del suo sito — queste idee stanno aiutando persone che si trovano ad affrontare sfide di diverso tipo, come, ad esempio, progettare più efficacemente organizzazioni orientate alla conoscenza, creare sistemi di apprendimento tra organizzazioni, migliorare l’istruzione e la formazione permanente, ripensare il ruolo delle associazioni professionali, progettare un mondo in cui le persone possono raggiungere il loro pieno potenziale. Io ho vissuto — conclude Wenger — aiutando le persone e le organizzazioni ad applicare queste idee». | ||
+ | ====La Comunità di Pratica come apprendimento sociale==== | ||
+ | Le comunità di pratica e di apprendimento sono gruppi sociali che hanno come obiettivo finale il generare conoscenza organizzata e di qualità cui ogni individuo può avere libero accesso e in cui si impara ciascuno dall’esperienza dell’altro. Le comunità di pratica si basano sull’idea che l’apprendimento è un processo essenzialmente esperenziale e sociale e consiste nel negoziare nuovi significati all’interno di una comunità caratterizzata da una forte interazione. Wenger ne sottolinea tre caratteristiche cruciali: il dominio, la comunità, le pratiche. | ||
+ | Una comunità di pratica non è semplicemente un club di amici o una rete di connessioni tra persone. Essa ha definito una identità condivisa intorno a un dominio di interesse. | ||
+ | Nel perseguire l’interesse per il loro dominio, i membri si impegnano in attività congiunte e discussioni, si aiutano a vicenda, condividono informazioni costruiscono relazioni che consentano loro di imparare gli uni dagli altri, costituiscono così una vera comunità. | ||
+ | Una comunità di pratica non è solo una comunità di interessi. I membri di una comunità di pratica condividono una pratica. Hanno cioè deciso di sviluppare e condividere un repertorio di risorse: esperienze, storie, strumenti, modi di affrontare problemi ricorrenti; in breve, una comune pratica. Questo richiede tempo e sostenuta interazione. | ||
+ | ====Il punto di vista di ortosociale==== | ||
+ | Le CoP vanno intese anche e soprattutto da un punto di vista pragmatico-sociologico. | ||
+ | In termini concreti e in termini concretamente ''sociali'', cioè in termini di <font color="green">'''gruppi umani attivamente impegnati nella realizzazione dei loro obiettivi'''</font>, le CoP sono (ad esempio): | ||
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+ | *un raduno di dirigenti che si incontrano per la prima volta aiutandosi a vicenda in modo conviviale | ||
+ | Queste realtà sociali sono già presenti all'interno delle istituzioni esistenti. Le istituzioni esistenti in genere le soffocano con le loro pratiche antitetiche a quelle delle CoP, basate sulla condivisione ''pratica'' del sapere ''pratico''. Ma le CoP possono germogliare come realtà emergenti negli interstizi delle vecchie istituzioni. Si tratta di valorizzarle, estenderle, rinforzarle, riconoscerle, ed eventualmente proporne di nuove. | ||
+ | *'''<font color="green">Ogni progetto contiene elementi vitali degli altri progetti</font>'''. | ||
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Versione corrente delle 09:28, 26 ago 2013
Le Comunità di Pratica - CoP
Le comunità si auto-costruiscono ponendo e facendo un obiettivo condiviso. Le comunità costruiscono progetti che interagiscono tra loro facendo interagire le comunità. Questi progetti vanno a costituire un eco-sistema di culture che si intrecciano e che possiamo chiamare Intelligenza Collettiva
Le comunità di pratica una breve introduzione di Etienne Wenger June, 2006
Il termine "comunità di pratica" è relativamente recente, anche se il fenomeno cui si riferisce è antico. Il concetto si è rivelato capace di fornire una prospettiva utile per conoscere e imparare. Un numero crescente di persone e organizzazioni in vari settori si stanno ora concentrando sulle comunità di pratica come chiave per migliorare le loro prestazioni. Questa breve e generale introduzione esamina ciò che le comunità di pratica sono e perchè ricercatori e professionisti in tanti contesti diversi le trovano utili come un approccio alla conoscenza e apprendimento.
Cosa sono le CoP
Cosa sono le comunità di pratica? Le comunità di pratica sono formate da persone che si impegnano in un processo di apprendimento collettivo in un dominio condiviso di sforzo umano: una tribù che impara a sopravvivere, un gruppo di artisti che cercano nuove forme di espressione, un gruppo di ingegneri che lavorano su problemi simili, una cricca di alunni che definiscono la loro identità nella scuola, un network di chirurghi che esplorano nuove tecniche, un raduno di dirigenti che si incontrano per la prima volta aiutandosi a vicenda in modo conviviale. In poche parole:
- Le comunità di pratica sono gruppi di persone che condividono un interesse o una passione per qualcosa che fanno e imparano a farlo meglio interagendo tra loro regolarmente.
Si noti che questa definizione permette, ma non assume, una intenzionalità cosciente: l'apprendimento può essere la ragione per cui la comunità si riunisce oppure un risultato accidentale delle interazioni dei membri di questa comunità. Non tutto ciò che si chiama comunità è una comunità di pratica. Un quartiere per esempio, è spesso chiamato una comunità, ma di solito non è una comunità di pratica. Tre caratteristiche sono cruciali:
- Il dominio: una comunità di pratica non è solo un club di amici o di una rete di connessioni tra persone. Esso ha una identità definita da un dominio condiviso di interesse. L'adesione comporta dunque un impegno per il dominio, e quindi una competenza condivisa che distingue i membri dalle altre persone. (Si potrebbe appartenere alla stessa rete di qualcuno altro senza mai saperlo). Il dominio non è necessariamente qualcosa riconosciuto come "esperienza" al di fuori della comunità. Una banda giovanile può avere sviluppato tutta una serie di modi di trattare con loro dominio: sopravvivere in strada e il mantenimento di un certo tipo di identità che possono convivere. Essi apprezzano la loro competenza collettiva ed imparare l'uno dall'altro, anche se poche persone al di fuori del gruppo possono valutare o anche riconoscere la loro competenza.
- La comunità: Nel perseguire il loro interesse per il loro dominio, i membri impegnarsi in attività comuni e discussioni, si aiutano a vicenda e condividono le informazioni. Costruiscono relazioni che consentano loro di imparare l'uno dall'altro. Un sito web in sé non è una comunità di pratica. Avere lo stesso lavoro o lo stesso titolo non fa per una comunità di pratica a meno che i membri interagiscono e imparano insieme. Gli impiegati di una grande compagnia di assicurazioni che elaborano le richieste degli assicurati o gli studenti nelle scuole superiori americane possono avere molto in comune, ma a meno che non interagiscono e imparino insieme, non formano una comunità di pratica. Ma i membri di una comunità di pratica non necessariamente lavorano insieme su una base quotidiana. Gli Impressionisti, per esempio, utilizzato per inocntrarsi i caffè e i loro studi per discutere lo stile di pittura che stavano inventando insieme. Queste interazioni sono state essenziali per rendere loro una comunità di pratica, anche se spesso dipingevano da soli.
- La pratica: una comunità di pratica non è solo una comunità di interesse - persone che amano un certo tipo di film, per esempio. I membri di una comunità di pratica sono praticanti. Essi sviluppano un repertorio condiviso di risorse: esperienze, storie, strumenti, modi di affrontare i problemi ricorrenti - in breve una pratica comune. Questo richiede tempo e una interazione sostenuta. Una buona conversazione con uno sconosciuto su un aeroplano può darvi ogni sorta di interessanti spunti di riflessione, ma non fare di per sé una comunità di pratica. Lo sviluppo di una pratica condivisa può essere più o meno consapevole. Gli ingegneri che progettano "tergicristalli" presso un produttore di auto compiono uno sforzo concertato per raccogliere e documentare i trucchi e le lezioni che hanno imparato in un data base di conoscenze. Al contrario, gli infermieri che si incontrano regolarmente per il pranzo in una mensa ospedaliera non possono rendersi conto che le loro discussioni all'ora del pranzo sono una delle loro principali fonti di conoscenza su come si curano i pazienti. Eppure, nel corso di tutti questi discorsi, hanno sviluppato una serie di storie e casi che sono diventati un repertorio condiviso per la loro pratica.
È la combinazione di questi tre elementi che costituisce una comunità di pratica. Ed è proprio attraverso lo sviluppo di questi tre elementi in parallelo che si coltiva una tale comunità.
A cosa assomigliano le CoP
A cosa assomiglia una comunità di pratica? Le comunità sviluppano la loro pratica attraverso una serie di attività. La seguente tabella fornisce alcuni esempi tipici:
- Risoluzione dei problemi:"Possiamo lavorare su questo progetto e fare brainstorming su alcune idee, mi sono bloccato."
- Le richieste di informazioni:"Dove posso trovare il codice per la connessione al server?"
- Cerco esperienza:"Qualcuno ha affrontato questa situazione con qualche cliente?"
- Riutilizzo delle risorse:"Ho una proposta per una rete locale che ho scritto per un cliente l'anno scorso. Posso inviarla a voi che potete facilmente modificarla per un nuovo cliente."
- Coordinamento e sinergia:"Possiamo combinare i nostri acquisti di solvente per ottenere sconti per quantità?"
- Discussione dello sviluppo:"Cosa ne pensi del nuovo sistema CAD? Può davvero aiutare?"
- Progetti di documentazione:"Abbiamo affrontato questo problema cinque volte. Cerchiamo di riscriverlo ora una volta per tutte."
- Visite:"Possiamo venire e vedere il vostro programma di dopo-scuola? Abbiamo bisogno di farne uno nella nostra città."
- Tracciare le conoscenze e individuare le lacune:"Chi sa cosa, e che cosa ci manca? A quali altri gruppi ci dobbiamo collegare?"
Le comunità di pratica non si chiamano così in tutte le organizzazioni. Esse sono conosciute sotto vari nomi, come ad esempio le reti di apprendimento, i gruppi tematici, o club tech. Mentre tutte hanno i tre elementi di un dominio, di una comunità, e di una pratica, si trovano sotto una grande varietà di forme. Alcune sono piuttosto piccole, alcune sono molto grandi, spesso con un gruppo centrale ristretto e molti membri periferici. Alcune sono locali e alcune coprono il globo. Alcune si incontrano soprattutto faccia a faccia, altre per lo più via internet. Alcune sono all'interno di un'organizzazione e alcune includono i membri di varie organizzazioni. Alcune sono formalmente riconosciuti, spesso sostenute con un budget, altre sono del tutto informali e anche invisibili. Le comunità di pratica sono presenti dal tempo in cui gli esseri umani hanno cominciato a imparare insieme. A casa, al lavoro, a scuola, nei nostri hobby, noi tutti apparteniamo a comunità di pratica, di solito ad un certo numero di loro. In alcune siamo membri del nucleo centrale. In altre siamo semplicemente membri periferici. E viaggiamo attraverso numerose comunità nel corso della nostra vita. In realtà, le comunità di pratica sono ovunque. Si tratta di una esperienza familiare, così familiare, forse, che spesso sfugge alla nostra attenzione. Eppure, quando gli si è dato un nome e lo abbiamo messo a fuoco, il nostro punto di vista può aiutarci a capire meglio il nostro mondo. In particolare, ci permette di vedere oltre le strutture formali più evidenti come le organizzazioni, le classi di scuola, o le nazioni, e percepiamo le strutture definite dal coinvolgimento nella pratica e l'apprendimento informale che viene con esso.
Da dove viene il concetto
Da dove viene il concetto? I sociologi hanno utilizzato versioni del concetto di comunità di pratica per una varietà di scopi analitici, ma l'origine e l'uso primario del concetto è stato in teoria dell'apprendimento. L'antropologa Jean Lave ha coniato il termine mentre studiava l'apprendistato come un modello di apprendimento. La gente di solito pensa all'apprendistato come ad un rapporto tra uno studente e un maestro, ma gli studi di apprendistato rivelano un insieme più complesso di relazioni sociali attraverso le quali l'apprendimento avviene per lo più con i garzoni e gli apprendisti più avanzati. Il termine comunità di pratica è stato coniato per indicare la comunità che agisce come un curriculum di vita per l'apprendista. Una volta che il concetto è stato articolato, abbiamo iniziato a vedere queste comunità in tutto il mondo, anche in assenza di un sistema esistente di apprendistato formale. E, naturalmente, l'apprendimento in una comunità di pratica non è limitata ai novizi. La pratica di una comunità è dinamica e coinvolge l'apprendimento da parte di tutti.
Dove viene applicato questo concetto
Dove il concetto viene applicato? Il concetto di comunità di pratica ha trovato un certo numero di applicazioni pratiche nel mondo degli affari, della progettazione organizzativa, del governo, dell'istruzione, delle associazioni professionali, nei progetti di sviluppo, e nella vita civica.
Organizzazioni
Organizzazioni. Il concetto è stato adottato più facilmente da persone in attività a causa del riconoscimento che la conoscenza è un bene fondamentale che deve essere gestito strategicamente. Gli sforzi iniziali di gestione della conoscenza si erano concentrati sui sistemi informativi, con risultati deludenti. Comunità di pratica fornito un nuovo approccio, che si è concentrata sulle persone e sulle strutture sociali che permettono loro di imparare gli uni dagli altri. Oggi, non vi è quasi alcuna organizzazione di dimensioni ragionevoli che non ha qualche iniziativa comunità-di-pratica forma. Un certo numero di caratteristiche di spiegare questa corsa di interesse per le comunità di pratica come veicolo per lo sviluppo di capacità strategiche nelle organizzazioni:
- Comunità di pratica permettono ai professionisti di assumersi la responsabilità collettiva per la gestione della conoscenza di cui hanno bisogno, riconoscendo che, data la struttura corretta, sono nella posizione migliore per farlo.
- Comunità tra i praticanti di creare un collegamento diretto tra l'apprendimento e le prestazioni, perché le stesse persone partecipano a comunità di pratica e in team e unità aziendali.
- I professionisti possono affrontare gli aspetti taciti e dinamica di creazione di conoscenza e condivisione, così come gli aspetti più espliciti.
- Comunità non sono limitati da strutture formali: essi creano connessioni tra le persone attraverso i confini organizzativi e geografici.
Da questo punto di vista, la conoscenza di una organizzazione vive in una costellazione di comunità di pratica ogni presa cura di un aspetto specifico della competenza che l'organizzazione ha bisogno. Tuttavia, le caratteristiche che rendono le comunità di pratica una buona misura per steward conoscenza autonomia, professionista-orientamento, l'informalità, attraversando i confini, sono anche caratteristiche che li rendono una sfida per le organizzazioni gerarchiche tradizionali. Come questa sfida sta per colpire queste organizzazioni resta da vedere.
Governo
Governo. Come le imprese, le organizzazioni governative affrontano le sfide della conoscenza di crescente complessità e scala. Hanno adottato le comunità di pratica per le stesse ragioni, anche se la formalità della burocrazia potrebbe essere pensata in termini di condivisione aperta della conoscenza. Al di là della presenza di comunità interne, ci sono problemi tipici di governo come l'istruzione, la salute, la sicurezza, che richiedono il coordinamento e la condivisione delle conoscenze tra i vari livelli di governo. C'è anche che le comunità di pratica mantengono la promessa di consentire le connessioni tra le persone attraverso le strutture formali. E c'è anche, ci sono, notevoli problemi organizzativi da superare.
Istruzione
Scuole e distretti sono organizzazioni nel loro diritto, e anche loro devono affrontare le crescenti sfide della conoscenza. Le prime applicazioni di comunità di pratica sono state nella formazione degli insegnanti e nel fornire agli amministratori isolati un accesso ai colleghi. C'è un'ondata di interesse per queste attività professionali di sviluppo peer-to-peer. Ma nel settore della formazione, l'apprendimento non è solo un mezzo per un fine: è il prodotto finale. Il punto di vista della comunità di pratica è quindi rilevante anche a questo livello. Negli affari, concentrarsi sulle comunità di pratica aggiunge un livello di complessità per l'organizzazione, ma non cambia sostanzialmente ciò che l'azienda è. Nelle scuole, cambiando la teoria dell'apprendimento si avvia una trasformazione molto più profonda. Questo inevitabilmente richiederà più tempo. Il punto di vista della comunità di pratica colpisce pratiche educative lungo tre dimensioni:
- Internamente: Come organizzare esperienze educative che abbiano la scuola come terreno di apprendimento pratico, attraverso la partecipazione a comunità centrate sulle materie di studio?
- Esternamente: Come collegare l'esperienza degli studenti ad una pratica reale attraverso forme periferiche di partecipazione a comunità più ampie al di là dei muri della scuola?
- Nel corso del ciclo di vita degli studenti: Come servire le esigenze di apprendimento permanente degli studenti attraverso l'organizzazione di comunità di pratica focalizzate su argomenti di interesse per gli studenti che continuino oltre il periodo di scolarizzazione iniziale?
Da questo punto di vista, la scuola non è il luogo privilegiato di apprendimento. Non si tratta di un mondo chiuso autosufficiente in cui gli studenti acquisiscono conoscenze da applicare al di fuori, ma parte di un sistema di apprendimento più ampio. La classe non è l'evento principale di apprendimento. E 'la vita stessa che è l'evento principale di apprendimento. Scuole, aule, e sessioni di formazione hanno ancora un ruolo da svolgere in questa visione, ma devono essere al servizio della formazione che accade nel mondo.
Associazioni
Un numero crescente di associazioni, professionisti e non, sono alla ricerca di modi di concentrarsi sull'apprendimento attraverso la riflessione sulla pratica. I loro membri sono irrequieti e la loro fedeltà è fragile. Hanno bisogno di offrire attività di apprendimento di alto valore. Le attività di apprendimento peer-to-peer tipici di comunità di pratica offrono un'alternativa complementare alle offerte di corsi più tradizionali e pubblicazioni.
Settore sociale
In ambito civile, vi è un interesse emergente nella costruzione di comunità di praticanti. Nel mondo non profit, per esempio, le fondazioni stanno riconoscendo che la filantropia ha bisogno di concentrarsi sui sistemi di apprendimento al fine di realizzare pienamente i progetti finanziati. Ma gli operatori sono alla ricerca di connessioni peer-to-peer e le opportunità di apprendimento con o senza il supporto delle istituzioni. Ciò comprende lo sviluppo economico regionale, con le comunità intra-regionali in vari settori, così come l'apprendimento inter-regionale con le comunità in grado di raccogliere i praticanti provenienti da varie regioni.
Lo sviluppo internazionale
Vi è un crescente riconoscimento del fatto che la sfida delle nazioni in via di sviluppo è tanto una conoscenza come una sfida finanziaria. Un certo numero di persone credono che un approccio di comunità-di-pratica sia in grado di fornire un nuovo paradigma per il lavoro di sviluppo. Sottolinea la costruzione della conoscenza tra gli operatori. Alcune agenzie di sviluppo ora vedono il loro ruolo come convocatori di tali comunità, piuttosto che come fornitori di conoscenza.
Il web
Le nuove tecnologie come Internet hanno esteso la portata delle nostre interazioni oltre i limiti geografici della comunità tradizionali, ma l'aumento del flusso di informazioni non elimina la necessità di una comunità. In realtà, si espande le possibilità di comunità e chiede nuovi tipi di comunità basate sulla pratica comune.
Prospettiive
Il concetto di comunità di pratica sta influenzando la teoria e la pratica in molti domini. Dagli albori negli studi di apprendistato, il concetto è stato afferrato per imprese interessate a gestione della conoscenza e ha progressivamente trovato la sua strada in altri settori. Ora è diventato il fondamento di una prospettiva sulla conoscenza e di apprendimento che informa gli sforzi per creare sistemi di apprendimento in vari settori e ai vari livelli di scala, dalle comunità locali, alle singole organizzazioni, società di persone, le città, le regioni, e il mondo intero.
Ulteriori letture
Per l'applicazione di un approccio basato sulla comunità per la conoscenza nelle organizzazioni:
- Cultivating communities of practice: a guide to managing knowledge. By Etienne Wenger, Richard McDermott, and William Snyder, Harvard Business School Press, 2002.
- Communities of practice: the organizational frontier. By Etienne Wenger and William Snyder. Harvard Business Review. January-February 2000, pp. 139-145.
- Knowledge management is a donut: shaping your knowledge strategy with communities of practice. By Etienne Wenger. Ivey Business Journal, January 2004.
Per le questioni relative alle tecnologie:
- Supporting communities of practice: a survey of community-oriented technologies. By Etienne Wenger. Self-published report available at Dal sito di E.Wenger 2001.
Per una trattazione approfondita della teoria dell'apprendimento:
- Communities of practice: learning, meaning, and identity. By Etienne Wenger, Cambridge University Press, 1998.
Per una visione di dove la teoria dell'apprendimento sta andando:
- Learning for a small planet: a research agenda. By Etienne Wenger, available at Dal sito di E.Wenger, 2004 .
Il link ufficale al sito di Etienne Wenger (in Inglese)
Per quanto riguarda le Communities of Practice, vedi (in Inglese):
- Communities of Practice in inglese secondo la definizione di Etienne Wenger, antropologo
- Beverly and Etienne Wenger
- Workshop alla Banca Mondiale nel 2010
Il caso Linux
. Nel caso dei progetti software queste culture costituiscono una piattaforma; ad esempio LAMP è costituito da
- GNU/Linux (sistema operativo),
- Apache (web server),
- MySql (Data Base) e
- PHP (linguaggio web)
La piattaforma LAMP ha permesso la diffusione planetaria di Internet, gratuitamente.
Etienne Wenger e Jean Lave
EW ha un Ph.D. in Information and Computer Science alla University of California, Irvine, United States. Il Ph.D. verteva esattamente sull'Intelligenza Artificiale. Jean Lave è attualmente Professor of Education and Geography alla University of California, Berkeley. Si è laureata in Antropologia Sociale ad Harvard e si può considerare una teorica dello Apprendimento Sociale (Social Learning). Etienne Wenger e Jean Lave hanno fatto la loro scoperta principale osservando l'apprendistato tra sarti tradizionali in Africa. Attraverso lo studio di questi casi Wenger e Lave hanno concluso che la maggior parte dell'apprendimento non avviene con il maestro, ma si svolge tra gli apprendisti. Etienne Wenger è conosciuto in tutto il mondo soprattutto per il suo lavoro sulle «comunità di pratica», anche se lo studioso svizzero presenta se stesso, più in generale, come un teorico dell’apprendimento sociale. I sistemi di apprendimento sociale sono il fuoco del suo lavoro teorico, rivolto fondamentalmente alla comprensione del nesso tra conoscenza, comunità, apprendimento e identità. La sua idea di base è chela conoscenza umana è fondamentalmente un atto sociale: una semplice osservazione che ha profonde implicazioni per il nostro modo di pensare e di tentare di sostenere l’apprendimento. «Da un punto di vista pratico — osserva Wenger sulla home page del suo sito — queste idee stanno aiutando persone che si trovano ad affrontare sfide di diverso tipo, come, ad esempio, progettare più efficacemente organizzazioni orientate alla conoscenza, creare sistemi di apprendimento tra organizzazioni, migliorare l’istruzione e la formazione permanente, ripensare il ruolo delle associazioni professionali, progettare un mondo in cui le persone possono raggiungere il loro pieno potenziale. Io ho vissuto — conclude Wenger — aiutando le persone e le organizzazioni ad applicare queste idee».
La Comunità di Pratica come apprendimento sociale
Le comunità di pratica e di apprendimento sono gruppi sociali che hanno come obiettivo finale il generare conoscenza organizzata e di qualità cui ogni individuo può avere libero accesso e in cui si impara ciascuno dall’esperienza dell’altro. Le comunità di pratica si basano sull’idea che l’apprendimento è un processo essenzialmente esperenziale e sociale e consiste nel negoziare nuovi significati all’interno di una comunità caratterizzata da una forte interazione. Wenger ne sottolinea tre caratteristiche cruciali: il dominio, la comunità, le pratiche. Una comunità di pratica non è semplicemente un club di amici o una rete di connessioni tra persone. Essa ha definito una identità condivisa intorno a un dominio di interesse. Nel perseguire l’interesse per il loro dominio, i membri si impegnano in attività congiunte e discussioni, si aiutano a vicenda, condividono informazioni costruiscono relazioni che consentano loro di imparare gli uni dagli altri, costituiscono così una vera comunità. Una comunità di pratica non è solo una comunità di interessi. I membri di una comunità di pratica condividono una pratica. Hanno cioè deciso di sviluppare e condividere un repertorio di risorse: esperienze, storie, strumenti, modi di affrontare problemi ricorrenti; in breve, una comune pratica. Questo richiede tempo e sostenuta interazione.
Il punto di vista di ortosociale
Le CoP vanno intese anche e soprattutto da un punto di vista pragmatico-sociologico. In termini concreti e in termini concretamente sociali, cioè in termini di gruppi umani attivamente impegnati nella realizzazione dei loro obiettivi, le CoP sono (ad esempio):
- una tribù che impara a sopravvivere,
- un gruppo di artisti che cercano nuove forme di espressione,
- un gruppo di ingegneri che lavorano su problemi simili,
- una cricca di alunni che definiscono la loro identità nella scuola,
- un network di chirurghi che esplorano nuove tecniche,
- un raduno di dirigenti che si incontrano per la prima volta aiutandosi a vicenda in modo conviviale
Queste realtà sociali sono già presenti all'interno delle istituzioni esistenti. Le istituzioni esistenti in genere le soffocano con le loro pratiche antitetiche a quelle delle CoP, basate sulla condivisione pratica del sapere pratico. Ma le CoP possono germogliare come realtà emergenti negli interstizi delle vecchie istituzioni. Si tratta di valorizzarle, estenderle, rinforzarle, riconoscerle, ed eventualmente proporne di nuove.
- Ogni progetto contiene elementi vitali degli altri progetti.