Autonomia11

Da Ortosociale.

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<li> gestione avanzata della raccolta differenziata dei rifiuti
<li> gestione avanzata della raccolta differenziata dei rifiuti
<li> tendenzialmente recupero delle case sfitte per studenti, giovani coppie, immigrati, insomma vero e proprio restauro urbanistico
<li> tendenzialmente recupero delle case sfitte per studenti, giovani coppie, immigrati, insomma vero e proprio restauro urbanistico
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Il progetto andrebbe visto nella sua specificità e nelle sue sinergie intrinseche (Ex cinema-ex discoteca-ex birreria, Collegio Don Mazza con il teatro e le sue strutture, Cimitero ebraico coinvolgendo la comunità ebraica, ex Istituto IPI per l'infanzia che faceva da mensa scolastica per i bambini, chiuso dove ha mangiato per anni la mia figlioccia Veronica, etc.) .
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Il progetto andrebbe visto nella sua specificità e nelle sue sinergie intrinseche (Ex cinema-ex discoteca-ex birreria, Collegio Don Mazza con il teatro e le sue strutture, Cimitero ebraico coinvolgendo la comunità ebraica, ex Istituto IPI per l'infanzia che faceva da mensa scolastica per i bambini, chiuso dove ha mangiato per anni la mia figlioccia Veronica, etc.). La bellezza del progetto è che: è gestito da una  persona che abita lì (LOCALITA' di S.Latouche), coinvolge tutti gli aspetti del vivere sociale cioè è OLISTICO o globale.
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La bellezza del progetto è che: è gestito da una  persona che abita lì (LOCALITA' di S.Latouche), coinvolge tutti gli aspetti del vivere sociale (è OLISTICO o globale).
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Quanto al coinvolgiemnto delle piccole imprese ''locali'', bar, negozi, ristoranti, birrerie, e altre iniziative economiche, vedi [[ProgrammaEconomicoVeneto02|un progetto economico]].
Quanto al coinvolgiemnto delle piccole imprese ''locali'', bar, negozi, ristoranti, birrerie, e altre iniziative economiche, vedi [[ProgrammaEconomicoVeneto02|un progetto economico]].
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Per gestire tutta la probelmatica comunale dei vari beni descritti sopra, proponiamo la costituzione di una commissione ad hoc della Lista Civica. Vedi sotto..
Per gestire tutta la probelmatica comunale dei vari beni descritti sopra, proponiamo la costituzione di una commissione ad hoc della Lista Civica. Vedi sotto..
La Lista Civica propone la partecipazione dei cittadini alla gestione concreta dei beni e dei servizi comunali, chiedendone il diretto coinvolgimento. La Lista propone un elenco di Beni Comuni alla cui manutenzione chiama tutti i cittadini. La lista propone una “cultura del fare” a beneficio della comunità. I cittadini si coordinano tra di loro e con il comune attraverso volontari o associazioni di volontariato. Esempio di beni comuni: il territorio, le acque, i beni culturali, gli spettacoli, lo sport, la didattica nelle scuole comunali, servizi sociali e cura alle persone, sanità. Tutte queste attività erano già in carica del paese o del quartiere cittadino fino a circa 50 anni fa e facevano parte della comune appartenenza ad una vera comunità organizzata e solidale. Il coordinamento tra gli assessorati comunali addetti a questi vari servizi e i cittadini che si prestano volontariamente a dare il loro contributo individuale avviene attraverso associazioni di volontariato.  
La Lista Civica propone la partecipazione dei cittadini alla gestione concreta dei beni e dei servizi comunali, chiedendone il diretto coinvolgimento. La Lista propone un elenco di Beni Comuni alla cui manutenzione chiama tutti i cittadini. La lista propone una “cultura del fare” a beneficio della comunità. I cittadini si coordinano tra di loro e con il comune attraverso volontari o associazioni di volontariato. Esempio di beni comuni: il territorio, le acque, i beni culturali, gli spettacoli, lo sport, la didattica nelle scuole comunali, servizi sociali e cura alle persone, sanità. Tutte queste attività erano già in carica del paese o del quartiere cittadino fino a circa 50 anni fa e facevano parte della comune appartenenza ad una vera comunità organizzata e solidale. Il coordinamento tra gli assessorati comunali addetti a questi vari servizi e i cittadini che si prestano volontariamente a dare il loro contributo individuale avviene attraverso associazioni di volontariato.  
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Qualità vita: prima Bolzano, ultima Napoli
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06 dicembre, 11:47
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Bolzano
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ROMA - Due province montane scalano la vetta della classifica 2010 della "Qualità della vita", la ricerca sulla vivibilità nelle varie aree del territorio realizzata ogni anno dal Sole 24 Ore e giunta alla 21/o edizione. Al primo posto sale infatti Bolzano seguita a un solo punto di distanza dall'altra provincia autonoma, Trento: un arrivo al traguardo quasi fianco a fianco, ma Bolzano ha raggiunto il podio con un balzo di 7 posizioni rispetto al 2009. Ultima invece nella graduatoria finisce per la prima volta Napoli, preceduta da un nutrito gruppo di realtà meridionali.
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La prima dello scorso anno, Trieste, si accontenta di un quarto posto, dietro un'altra realtà montana, Sondrio.
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La Top Ten vede prevalere il Nord con 7 province, 2 al centro (Siena al 5/o posto e Bologna all'8/o) e una alle isole con Oristano al 9/o posto, grazie al 1/o posto nella macro-area "ordine pubblico", che la rende città più sicura. Quanto alle grandi città, perdono quasi tutte posizioni: Milano scende di due gradini al 21/o posto, mentre più forte è l'arretramento di Roma, che va al 35/o posto (perdendo undici posizioni).
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Tra le grandi la meglio posizionata è Bologna che si trova uno spazio nella top ten, mentre province come Bari, Salerno, Catania e Palermo stanno sotto la 90esima posizione. A decretare il successo delle due realtà alpine, le buone pagelle conseguite sul fronte del reddito, del lavoro, della sicurezza e dei servizi-ambiente-salute: Bolzano ad esempio è prima per occupazione femminile, Trento per il minor indice di inflazione.
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Su queste stesse aree arranca invece Napoli: inflazione alta, mattone costoso, situazione lavorativa grave, ecosistema al collasso, emergenza reati. La ricerca si è svolta prendendo in considerazione sei macroaree, ossia Tenore di vita, Affari e lavoro, Ordine pubblico, Servizi e ambiente, Popolazione e Tempo libero. Ciascuna macroarea è poi suddivisa in altri sei sottoindicatori significativi per un totale di 36.
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Versione delle 20:45, 6 dic 2010

Via Savonarola, a Padova, ha conoisciuto anni fa un tentativo di recupero, organizzando mostre all'aperto, mostre di arte e mercatini. Parte delle case sono state ristrutturate, ma i negozi chiudono e l'età media degli abitanti si alza. E' un chiaro segnale di declino. Eppure siamo nel centro storico più bello, di fianco al fiume Bacchiglione, a 10 minuti dalle tre piazze storiche di Padova, a 5 minuti da Largo Europa. Ecco alcuni punti del progetto:

  1. metterci dentro degli orti sociali, orti urbani, orti comunitari, che producano per pranzi-cene nei luoghi di convivialità al punto 8 e per redistribuire il prodotto; giardini "da vivere" anzichè da "guardare", verde,
  2. riqualificazione del fiume (è il vecchio Bacchiglione storico, quello dei Mulini medioevali, cuore energetico della città del tempo), riqualificazione dei ponti, delle rive,
  3. assistenza anziani, bambini, handicappati, istruzione-formazione-ripetizione per i ragazzi e i bambini,
  4. rilanciare le botteghe alimentari sparite, adesso ne è spuntata timidamente una bio.
  5. cura organizzata degli animali domestici e non (piccioni, gatti "randagi), utilizzando la sede LAV che si trova proprio in via Savonarola
  6. centro di servizi informatico per spedire e ricevere posta, per stampare mappe o info varie (come una volta gli scrivani per gli analfebeti) utile per gli anziani che vogliono tenersi in contatto (andrebbe bene il tabacchino che già lo fa).
  7. Ripartenza di mestieri antichi (calzolaio, falegname, recupero mobili, manutenzione apparecchi domestici, lavori per la casa, trasporto, forno per il pane fatto in casa),
  8. luoghi di convivialità, usando bar, locali sfitti, altro
  9. sicurezza (per cominciare basta organizzare un servizio di allarme, una mini intelligence di quartiere)
  10. Pronto soccorso di quartiere (farmacia, medico di base )
  11. recupero della memoria storica del quartiere con interviste casa per casa che permette anche di coinvolgere gli attuali abitanti. Nella memoria entrano ovviamente i NUOVI abitanti (studenti, immigrati,manager).
  12. gestione avanzata della raccolta differenziata dei rifiuti
  13. tendenzialmente recupero delle case sfitte per studenti, giovani coppie, immigrati, insomma vero e proprio restauro urbanistico Il progetto andrebbe visto nella sua specificità e nelle sue sinergie intrinseche (Ex cinema-ex discoteca-ex birreria, Collegio Don Mazza con il teatro e le sue strutture, Cimitero ebraico coinvolgendo la comunità ebraica, ex Istituto IPI per l'infanzia che faceva da mensa scolastica per i bambini, chiuso dove ha mangiato per anni la mia figlioccia Veronica, etc.). La bellezza del progetto è che: è gestito da una persona che abita lì (LOCALITA' di S.Latouche), coinvolge tutti gli aspetti del vivere sociale cioè è OLISTICO o globale. Quanto al coinvolgiemnto delle piccole imprese locali, bar, negozi, ristoranti, birrerie, e altre iniziative economiche, vedi un progetto economico.
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