Sard01

Da Ortosociale.

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*[http://www.aslcagliari.it/documenti/8_136_20110111102848.pdf '''Passi d'Argento''' (coordinatore Mario Saturnino Floris)]
*[http://www.aslcagliari.it/documenti/8_136_20110111102848.pdf '''Passi d'Argento''' (coordinatore Mario Saturnino Floris)]
*[http://www.aslcagliari.it/index.php?xsl=7&s=25867&v=2&c=288 '''Movimento è vita''']
*[http://www.aslcagliari.it/index.php?xsl=7&s=25867&v=2&c=288 '''Movimento è vita''']
*[http://europa.eu/ey2012/ey2012.jsp?langId=it '''European  Year for Active Ageing and Solidarity between Generations 2012''']
*[http://europa.eu/ey2012/ey2012.jsp?langId=it '''European  Year for Active Ageing and Solidarity between Generations 2012''']
*[http://www.e-htn.it/index.php Telemedicina]
*[http://www.e-htn.it/index.php Telemedicina]

Versione delle 19:08, 16 mag 2012

Indice

Centro Scuola Calciallanendo propone una iniziativa per la terza età

Si prende spunto da

Passi d'Argento (coordinatore Mario Saturnino Floris)

All'interno del progetto Passi d'Argento si potrebbe inserire il progetto
Movimento è vita

Vista l'importanza della componente motoria/nutrizionale il progetto Movimento è vita è determinante per il buon esito generale dell'iniziativa Acitive Ageing in Sardegna.

Tutto all'interno del progetto europeo:

European Year for Active Ageing and Solidarity between Generations 2012

Linee di azione

Il coordinamento dell'iniziative con agenzie istituzionali o volontarie richiede figure specializzate quali giovani sociologi, in grado di muoversi agilmente nel territorio sardo, nelle sue componenti culturali recenti e meno recenti, nella interazione con comunità di paese, formati su interviste azione (action research) che ancorino dall'inizio i dati raccolti alle soluzioni da sperimentare. Centrale rimane il coordinamento di iniziative per la nutrizione e la motricità, estese al territorio e collegate agli interventi degli operatori sociali di cui sopra.

Internet e Telemedicina

Per rendere funzionale l'iniziativa si pensa di utilizzare forme avanzate di comunicazione come Internet e la telemedicina. Esempio di Telemedicina:
Aerotel
Utilizzo di Internet per:

  • rapporti con i parenti lontani e vicini (socializzazione)
  • rapporti amicali e di gruppo (socializzazione)
  • servizi (taxi, ASL, trasporti)
  • telemedicina
  • longlife learning, cultura, educazione, formazione, conoscenza, notizie, partecipazione sociale e politica
  • memoria esperenziale collettiva locale

Scuola itinerante

L'attivazione regionale di questa iniziativa si potrebbe svolgere con una scuola itinereante di Promozione della Motricità, Nutrizione, Salute per giovani e anziani, nei vari centri e paesi, abbinata a occasioni conviviali che riuniscano l'intera comunità.

Percorsi benessere

I percorsi vita non hanno avuto il successo sperato. Andrebbero potenziati e trasformati in
percorsi benessere
dolci, completi, culturali, personalizzati alle caratteristiche locali paesaggistiche.

Considerazioni finali

Da PASSI d'argento:"La trasformazione degli anziani in risorsa per la società è una sfida che può essere vinta migliorando la qualità dei Servizi Sanitari e Sociali secondo i reali bisogni degli ultra 64enni. Ogni iniziativa in campo sanitario e sociale deve conseguire alla precisa conoscenza delle esigenze degli anziani, sia quelle oggettivamente rilevabili che quelle soggettivamente espresse da loro stessi."

Ricerca Azione sociologica

Il percorso previsto prevede una Ricerca Azione di tipo sociologico, con interviste discorsive, interviste strutturate, questionari, Focus Group e Foto/Video elicitazione. La ricerca mira al coinvolgimento ed alla partecipazione per rendere possibili politiche sociali mirate che siano al tempo stesso partecipate e di basso costo economico. In tre fasi:

Ricerca Azione Sociologica

Studio Pilota

Contatti con operatori sociali, personale ASL e anziani di un quartiere o di una cittadina in provincia. Con loro verrà steso un piano dettagliato della seconda fase.

Etnografia conoscitiva

Verranno individuate tre zone diverse su cui agire a puro titolo cognitivo con osservazione partecipata, interviste discorsive e qualche focus group con gli operatori sociali e gli anziani. In questa fase non verranno usati metodi quantitativi se non per consultazione.

Ricerca Azione

Mira al cambiamento ed al coinvolgimento dei soggetti siano essi anziani, operatori sociali o istituzioni pubbliche.

  • lavoro sul campo e osservazione partecipante nelle strutture di assistenza (entrata sul campo)
  • laboratorio biografico con interviste discorsive nelle loro abitazioni agli anziani conosciuti al punto sopra. Uso di video e foto per attivare l'interesse e documentare i processi.
  • etnografia istituzionale rivolta agli operatori sociali istituzionali e volontari (Institutional Etnography and Networking). Focus group e seminari con gli operatori sociali sugli obiettivi dello Active Ageing di OMS
  • costruzione di conoscenza comune con focus group partecipati da anziani e operatori sociali
  • comunicazione e documentazione (video/foto) del percorso della ricerca azione via blog

Percorso Benessere e Modello di Unità Abitativa

Il Percorso Benessere o Percorso Vita può inserirsi nei tradizionali contesti abitativi o in nuovi modelli abitativi. I Condomini Solidali o i Condomini Elettivi intendono sviluppare un turismo eco-sostenibile e nuovi modi di abitare e di integrazione nel territorio. Gli anziani possono risiedere con le loro famiglie e con le altre generazioni in queste Unità Abitative, eliminando il pericolo di segregazioni generazionali e di un utilizzo improprio delle risorse abitative e territoriali. Uno sviluppo classico e diffuso di questo modello sono le villette bi-tri-quadrifamigliari molto diffuse nel Veneto. Questo modello si potrebbe integare in un progetto generale di promozione del benessere della fascia “terza età”. Quanto segue è solo un possibile esempio o declinazione di questo indirizzo da proporre ad eventuali Focus Group. Qualunque iniziativa concreta inizierà con i Focus Group della Ricerca Azione.

Ricerca Azione Sociologica

Obiettivi

Nella prospettiva di una armonica sinergia di corpo e psiche, il progetto si propone di sviluppare il benessere della importante fascia di cittadini della terza età. Il benessere fisico-psichico è garantito in primis da uno stile di vita che tenga in allenamento costante il corpo nella sua complessità, da una alimentazione sana, biologica, stagionale, locale, e da una interazione fisica e culturale-emozionale con l'ambiente marino mediterraneo della Sardegna, non inquinato e particolarmente salubre. Questi obiettivi generali si concretizzano nella realizzazione di un particolarissimo “condominio” plurifamigliare che consenta le seguenti attività, strettamente connesse tra loro:

  • ortoterapia e giardinoterapia
  • percorso vita all'interno del “condominio”
  • pet-terapia con piccoli animali da cortile, quali galline ovaiole, conigli, animali domestici
  • mare-terapia durante tutta la stagione fruibile (da maggio a ottobre) in modo particolarmente mirato, con
  • attività motorie personalizzate anche di gruppo

Queste attività comportano che il “condominio”, che chiameremo d'ora in poi “Unità Abitativa” o UA, sia dotato di

  • giardino,
  • orto,
  • un piccolo spazio per gli animali,
  • vicinanza al mare

Il progetto prevede una cura particolare e coordinata della alimentazione con tabelle nutrizionali stagionali adeguate alle attività motorie. Tale alimentazione deriva in parte dall'orto-frutteto, in parte dal contesto locale con cui si innescano in tal modo relazioni economiche, sociali e culturali. Per favorire tali relazioni sociali con il vicinato, con il contesto locale, con le altre UA, a livello inter-famigliare UA (tra le famiglie che fanno parte della stessa UA), a livello intrafamigliare (i parenti o amici delle varie famiglie) prevediamo una struttura di uso comune (Commons) che chiameremo “Casa Comune” o CC.

Processo di costruzione del progetto

I criteri cui ci siamo ispirati nel disegno della UA sono quelli della agricoltura biologica, organica, biodinamica, nonché delle recenti acquisizioni della permacultura. Le UA hanno l'intento dichiarato di favorire lo “sviluppo ambientale” locale per la loro stessa sopravvivenza e benessere. I singoli aspetti del progetto sono stati ampiamenti sperimentati con successo a livello uni-famigliare. La realizzazione delle UA mira ad integrare le singole esperienze uni-famigliari in una realtà plurifamigliare, secondo il modello naturale di sviluppo antropologico. Per esemplificare il modello che proponiamo si può ricorrere alla metafora di un organismo vegetale che interagisce con l'ambiente da cui trae alimento e a cui rilascia sostanze organiche vitali, protezione del suolo, arricchimento della biodiversità. Tale organismo è la singola “unità abitativa”, o “condominio”, o UA. La UA si riproduce per “gemmazione” con i prevedibili mutamenti genetici e gli opportuni adattamenti ai contesti in cui si viene a trovare. Le UA sono collegate in rete tra loro sotto la supervisione di un team costituito dalla UA “madre”, da altri volontari, e dal coordinatore Ignazio Argiolas. Tale coordinamento consisterà soprattutto nella consulenza e nella formazione attraverso “case studies” come in ogni progetto informatico o sportivo, sia nei confronti delle nuove UA sia nei confronti delle istituzioni amministrative e funzionali. Si tratta quindi di partire con un singolo progetto pilota di una UA unica in un contesto che possa consentire esperienze simili nelle vicinanze. E' fondamentale che ogni UA abbia la capacità di autosostentarsi e autoalimentarsi sin dal suo nascere. Questo evita che ci siano sprechi da “over-loading” o da sovra-dimensionamento. Questo permette di non pesare sulla amministrazione pubblica se non per la parte che riguarda le concessioni edilizie e l'utilizzo di territorio demaniale. A tale amministrazione pubblica viene richiesta soprattutto una certa indispensabile “sensibilità istituzionale” per tutta la sperimentazione. L'inserimento delle UA nel contesto ambientale e culturale è ad impatto zero o positivo. Per concludere il progetto va visto nella sua fase iniziale come una micro-iniziativa sperimentale che deve alimentarsi in gran parte da sola e raggiungere una solida stabilità e maturità per poi riprodursi in località vicine in modo differenziato ma coordinato.

Osservazioni

Riteniamo che i criteri di benessere per la fascia “terza età” siano molto vicini a quelli di ogni fascia di età. Noi miriamo ad una stretta integrazione tra tutte le fasce di età, soprattutto attraverso la convivialità, lo sviluppo della vita famigliare e pluri-famigliare, le visite di parenti, amici, nipoti in occasione delle vacanze al “mare-campagna”. Anziché costruire ghetti enormi per soli anziani, isolati tra di loro, isolati dal contesto, isolati dalle loro stesse famiglie, tenteremo di rovesciare il paradigma dell'anziano come peso sociale e onere curativo a carico della comunità, valorizzandone il contributo creativo, sociale, culturale, ambientale, finanziario. La nostra è una visione sinergica che utilizza le preziose energie residue della terza età per vitalizzare la necessaria continuità storica della memoria sociale. Vedi il progetto Active Ageing di OMS.

Vantaggi

Si tratta di possibilità che vanno tenute presenti “in corso d'opera”.

  • Radicale decentralizzazione dei servizi agli anziani con enormi risparmi in spese sanitarie, mediche, assistenziali e contemporaneo aumento delle aspettative di vita
  • Re-Investimento produttivo del capitale finanziario pensionistico degli anziani in uno sviluppo locale, decentralizzato, di beni e servizi
  • Recupero sociale e finanziario dell'emigrazione sarda, particolarmente numerosa e attiva
  • Decongestione parziale delle varie aree della conurbazione cagliaritana
  • Recupero decentralizzato della economia agricola locale e delle zone agricole locali dismesse o marginali, attraverso gli orti-giardino delle UA e lo scambio e il consumo alimentare (cibo a filiera corta)
  • Recupero decentralizzato della economia locale negli aspetti di commercio locale, servizi agli anziani, manutenzione di beni e strutture, indotto turistico (beni e servizi a filiera corta)
  • Riconversione parziale di zone turistiche sotto-utilizzate anche a causa della perdurante crisi finanziaria

In definitiva proponiamo il passaggio da un modello abitativo stagionale-turistico poco rispettoso dell'ambiente sardo-mediterraneo, con un modello residenziale continuo nell'arco dell'anno, capace di attirare ospiti “famigliari” sia durante la stagione estiva che fuori di essa, un modello profondamente rispettoso dell'ambiente sardo, ad impatto ambientale nullo o positivo. Il business consisterà nello sviluppo di una economia locale decentralizzata simbiotica alle comunità delle UA in rete. Tali comunità funzioneranno esse stesse da agenzie turistiche e da strutture ricettive di base o di prima accoglienza, attive lungo tutto il corso dell'anno, largamente auto-sufficienti e ben integrate nel contesto locale. Comunità locali di agricoltori, pescatori e fornitori di beni e servizi interagiscono in modo eco-sostenibile con “ospiti” stagionali e con residenti sardi e non sardi delle UA. E' una realtà già presente e vitale che va ulteriormente sviluppata con le comunità UA in rete. Il progetto potrebbe quindi relazionarsi anche ad un turismo sostenibile del tipo Albergo Diffuso.

La Unità Abitativa UA

Si propone all'inizio un insieme di 4 (quattro) case prefabbricate in legno e in materiali prodotti in modo eco-sostenibile. L'impatto ambientale deve essere nullo. Attenzione particolare alla produzione e al riciclo dei rifiuti, al consumo dell'acqua, al risparmio energetico. Tutto l'umido e il verde scartato vanno riciclati negli orto-giardino. Le case sono di classe A e dotate di impianto solare termico, impianto fotovoltaico, piccoli generatori eolici (Forza7 o similari) senza impatto estetico, recupero dell'acqua piovana da usare per orto-giardino, lavatrice, WC. La prima UA avrà abitazioni dello stesso tipo e con la stessa conformazione estetica, di 80 mq circa, ad uno o due piani. La UA comprensiva della Casa Comune (CC) si stima abbia una estensione di 3200 mq. così suddivisi

  • 400 mq delle 4 case in equilibrio con i
  • 1200 mq dei giardini
  • 500 mq frutteto in equilibrio con i
  • 500 mq boschetto per la vita selvatica
  • 100 mq della CC in equilibrio con i
  • 200 mq dei 4 orti
  • 100 mq 4 garage in equilibrio con i
  • 100 mq 4 casette in legno per attrezzi orto-giardinaggio
  • 100 mq di spazi comuni

Il vantaggio di questa struttura UA sta nelle sue simmetrie speculari, nel senso del lato minore del rettangolo che isola i due gruppi di case (un gruppo con il frutteto e l'atro con il boschetto), oppure nel senso del lato maggiore (simile al precedente), oppure ancora nel senso delle due case che sono riunite. Questo potrebbe favorire le scelte e le combinazioni delle 4 famiglie che coabitano la UA.

La Casa Comune CC

Sarebbe preferibile avesse una struttura circolare o ellittica. Anche se potrebbe sembrare che costituisca una spesa supplementare, la CC scarica le case singole da varie funzioni e quindi si giustifica come investimento. La CC è il centro culturale, formativo, relazionale della intera UA come sistema integrato. Ha varie funzioni elencate di seguito: foresteria (due camere, bagno, angolo cottura) libreria (liberamente divisa in sezioni tra i condomini) proiettore Pc, TV, Stereo riunioni, incontri, assemblee esercizi motori al coperto, danza, riti collettivi, riti religiosi, yoga, spiritualità pranzi collettivi, convivialità, feste, compleanni, premiazioni

Il Percorso Vita

Lo potremmo ribattezzare ironicamente “facciamo un giro della nostra proprietà” allo scopo di renderlo attrattivo. E' un esercizio fondamentale di salute psico-fisica da eseguire costantemente in modo integrato al contesto abitativo, funzionalmente utile ed emozionalmente significativo. Il percorso parte dalla CC (Fuoco) e si snoda all'interno del boschetto (Acqua), costeggia i 4 orti (Terra), entra nel frutteto (Aria). Gli ospiti della UA individualmente, a loro piacimento, tengono d'occhio amorevolmente tutta la situazione.

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