Antropos36
Da Ortosociale.
Versione delle 07:46, 9 feb 2017, autore: Remo Ronchitelli (Discussione | contributi)
Chat breve ma filosofica
- Post di C: """ O Salmán! La porta della sapienza dell’Essere Antico è sempre stata e continuerà per sempre ad essere chiusa agli uomini. Nessun intelletto umano otterrà mai accesso alla Sua santa corte. Però, come pegno della Sua misericordia e come prova della Sua premura amorosa, Egli ha manifestato agli uomini gli Astri della Sua guida divina, i Simboli della Sua unità divina e ha stabilito che conoscere queste sante Persone equivalga a conoscere la Sua Persona. Chi riconosce loro ha riconosciuto Dio. Chi porge orecchio al loro appello ha porto orecchio alla Voce di Dio e chi attesta la verità della loro Rivelazione ha attestato la verità di Dio Stesso. Chi s’allontana da loro s’è allontanato da Dio e chi non crede in loro non ha creduto in Dio. Ciascuno di loro è la Via di Dio che unisce questo mondo coi reami superni e lo Stendardo della Sua Verità per tutti coloro che sono nei regni della terra e del cielo. Essi sono le Manifestazioni di Dio fra gli uomini, le testimonianze della Sua Verità e i segni della Sua gloria. """
- Commento di Remo: È una costruzione gerarchica, fatta a scale, scale che sono "persone". A te che sei al primo gradino e che dovrai percorrere tutta la scala per giungere ai "reami superiori" ( e perchè non "comunità democratiche che si autodeterminano ? ), a te vien detto che mai arriverai a conoscere il "vertice", il "re dei re". Nella spiritualità antica non esistevano "re" ma "antenati".
- Commento di C: Quel che leggo io è che Dio nella sua essenza è al di là della nostra comprensione e per questo ci manda delle guide. Chi si allontana da queste guide si è allontanato da Dio, mentre chi le segue ascende ai regni superiori...
- Risposta di Remo: Quando definisci Dio, anche dicendo "È al di là della nostra comprensione" cadi in una aporia. Se noi non lo conosciamo, come fanno le "guide" a conoscerlo? Le "guide" cosa ci insegnano? Ci insegnano che non è conoscibile. Allora a cosa servono? Come fai a riconoscere le guide vere da quelle false, che abbondano? Su questa strada cadi in un mucchio di contraddizioni.
- Risposta di C: Noi non siamo le guide ;-) se fossimo le guide non avremmo bisogno di guide
- Risposta di C: 2 le guide non sono umane, sono in qualche maniera sovrumane. Nessuna contraddizione...
- Risposta di C: Come distinguere le guide vere da quelle false è un'ottimo discorso!!! Intanto le guide sono più di una, e quindi quando ne abbiamo identificata una, le altre dovrebbero essere in qualche maniera coerenti con la prima. Poi si può dire altro...
- Risposta di Remo: Affermazione non provata: "noi non siamo le guide". E se noi fossimo le guide di noi stessi? Come tutti gli "animali" che determinano il proprio movimento? Questo eliminirebbe il bisogno di "guide". Quindi la affermazione va corretta in questo modo: "se noi fossimo le guide ( di noi stessi ) non avremmo bisogno di guide". Questa stessa affermazione si può tradurre, uscendo da una logica dicotomica oppositiva astratta, in questa: "Tutti gli esseri sono guide a tutti gli esseri", atomi, pietre, batteri, organismi, e quant'altro scopriremo. Esattamente come proponeva Francesco quando diceva: Fratello Sole e non "Guida Sole", Sorella Luna e non "Guida Luna", Fratello Lupo e non "Guida Lupo", e così via. Quanto alle entità sovraumane, l'evoluzione dall'umano in poi non significa necessariamente stare "sopra" ( o "super" o "sovra" gli altri ). Gli umani che amano le "guide" tentano di evolvere in una direzione poco "fraterna". Come dice un proverbio Zen: "Se incontri un budda uccidilo".
- Risposta di C: Se incontri un Buddha, uccidilo. Ma se non ci riesci, questi è il tuo Maestro.
- Risposta di Remo: evidentemente ognuno trova quello che cerca, quindi la "guida" o il "maestro" sei sempre tu. La frase "se incontri un budda, uccidilo" significa : "Elimina dentro di te il desiderio di essere una guida/maestro per gli altri che non ne hanno il minimo bisogno".