Storia26

Da Ortosociale.

La Sardegna dice no alle basi militari

A Capo Frasca si è svolta, il 14 settembre 2014, una grande manifestazione unitaria per protestare contro le servitù militari che vedono la sola Sardegna ospitare più del 60% delle esercitazioni delle forze armate italiane, NATO, e perfino israeliane. Residui radioattivi, inquinamento del mare, materiale esplosivo disperso, incendi, consumo di un suolo vocato al turismo ed allo sviluppo agroalimentare, dipendenza politica dai partiti nazionali, imposizione delle manovre senza alcun rispetto per le autonomie locali, in poche parole colonialismo. Alla Maddalena la base americana (nucleare) è stata smantellata ma a S.Stefano, lì vicino, si sono immaganizzati armi ed esplosivi. L'assenza dei 3000 militari usa che vitalizzavano l'economia dell'arcipelago avrebbe dovuto essere bilanciata dalla costruzione, a tutt'oggi non ultimata, di grandi strutture ricettive per il G8, poi spostato all'Aquila. Questo dimostra che i sardi e la Sardegna sono considerati sempre gli ultimi, in qualsiasi scala di priorità. Vediamo in questa specifica situazione locale l'intreccio delle reti globali della politica, del militare, dell'economia, dell'ideologia o modo di intendere lo stile di vita.

Ideologia e stile di vita

La Sardegna è sede di una delle più importanti e tuttora sconosciute civiltà del Mediterraneo, precedenti di molti secoli Etruschi, Fenici, Greci, Punici, Romani. Ancora prima della civiltà nuragica che va dal 1800 aC fino e oltre la dominazione romana, ci sono altre civilizzazioni che rientrano nella classificazione della cultura del megalitismo. Le varie realizzazioni materiali, imponenti per quantità, qualità, significato, valore estetico-sacro, sono tombe ipogee o "domus de janas", menhir, dolmen, megaliti, nuraghi, pozzi sacri, tombe dei giganti. Sono le civiltà pre-indoeuropee che comunicavano tra loro scambiandosi tecniche, saperi, visioni del mondo. Erano dunque civiltà dello scambio, sia culturale che materiale, vive aperte, sostanzialmente pacifiche. Probabilmente molto più avanzate, consapevoli, complesse di quanto possiamo immaginare. A S.Vittoria di Serri si può vistare un grande complesso con tutte le strutture per accogliere, ospitare, far incontrare, pacificare, permettere scambi commerciali e conclusione di alleanze e matrimoni, tra le genti della regione.

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