Sociologia07
Da Ortosociale.
Ultime violenze sulle donne
- 8 luglio 2010 - Bari - Chiara Brandonisio, di 34 anni, uccisa a sprangate non lontano dall'azienda di trasformazione di mandorle dove lavorava come operaia. Arrestato il presunto assassino, un uomo che la donna non avrebbe mai visto prima, conosciuto via chat. La donna si era separata e secondo i conoscenti sembrava chiudersi in sè stessa e dedicare molto tempo alla pratica della chat via Internet.
- 12 luglio 2010 - Napoli - Nella centrale via Depretis una donna di 42 anni e' stata accoltellata dal marito. L'uomo si e' dato alla fuga. Ai primi di luglio c'era gia' stata un'aggressione quando lei aveva espresso al marito l'intenzione di separarsi. Il loro rapporto era in crisi da tempo. Ha atteso la moglie nel cortile del palazzo dove lavora come colf e l'ha ferita all'addome dopo una discussione . La donna è ricoverata in prognosi riservata.
- 31 giugno 2010 - Torino - Una donna nubile, italiana, di 36 anni è stata uccisa con tre colpi di pistola al viso nel suo monolocale di Torino. Gli investigatori fanno l'ipotesi che l'assassino conoscesse la vittima. e che quindi si sia trattato quasi di un'esecuzione, o di un omicidio d'impeto, al culmine di un litigio.
Prima di luglio 2010
maggio-luglio 2010 - 12 donne uccise da ex in 2 mesi per mano del partner. La violenza non fa distinzioni di nazionalità, stato sociale, cultura, età. Daniela, Cristina, Simona, Maria e Sonia. E ancora Debora, Anna Maria, Roberta, Chiara; Alicia e Angela Mihalova, una dominicana e una romena.
- Eleonora, 16 anni, e' soltanto l'ultima vittima: e' stata uccisa stamani dall'ex fidanzato che si e' poi sparato al petto. Donne legate da un unico destino: aver incontrato uomini incapaci di affrontare una separazione o, peggio ancora, un semplice rifiuto.
- Daniela Gardoni: il marito, Omar Bianchera, per nulla intenzionato a pagare quanto stabilito dal giudice aveva confidato ad un conoscente Io mia moglie la uccido. Daniela aveva vinto da poco la causa di separazione. Il 25 aprile l'ex marito si e' presentato a casa sua, a Volta Mantovana (Mantova), ha aspetato che uscisse e l'ha finita a colpi di pistola.
- Cristina Rolle: Faceva la maestra elementare a Torino. aveva cercato di affrontare con serenita' il problema dell'affidamento delle figlie dopo la separazione dal marito, Giampiero Prato, avvenuta nel 2008. L'11 maggio, davanti ad un assistente sociale di Collegno, Giampiero ha ucciso la sua ex moglie con un coltello che aveva nascosto nella borsa.
- Simona Melchionda - La ragazza era fidanzata con un carabiniere, Luca Sainaghi di 28 anni. Lei aveva 23 anni. Luca ha raccontato agli investigatori che Simona aveva scoperto una sua relazione con un altra donna dalla quale aspettava un bimbo. Questo per lui era diventata un tormento obbligandolo a scegliere. La scelta è stata realizzata il 6 giugno: le ha sparato un colpo in testa con la pistola di ordinanza e ha gettato il cadavere nel Ticino, vicino Novara. Il corpo e' stato ritrovato il 3 luglio.
- Alicia Brunilda Sosa - Viveva con il marito Garcia Cappellan a Vescovado Di Murlo (Siena). Domenicana di origine. A giugno Alicia ha deciso di lasciare il marito ma lui non ha accettato la sua scelta. Il 27 giugno l'ha investita con l'auto dopo l'ennesimo litigio.
- Maria Montanaro e Sonia Balconi - Le due donne sono state uccise dallo stesso uomo, Gaetano De Carlo, gia' denunciato per stalking, ex amante ed ex conoscente di entrambe. Il 30 giugno De Carlo e' andato a Chieri e ha sparato tre colpi alla testa di Maria, a causa del suo rifiuto; poi ha raggiunto Rivolta d'Adda dove ha ha ucciso Sonia in un parco. Poi si è sparato.
- Angela Mihalova NijImic: Angela Mihalova NijImic viveva in condizioni di totale indigenza a Pescara dove era arrivata dalla Romania con il compagno, il bulgaro Rashev Geaorgev. Alla fine dell'ultima lite scaturita proprio dalle pessime condizioni in cui i due vivevano, esattamemte il 1 luglio 2010, Rashev ha ucciso Angela strozzandola.
Violenza famigliare e Complesso di Medea
giugno 2010 - Le statistiche dicono che in Italia si conta un omicidio in famiglia ogni due giorni. Il contesto familiare uccide più delle mafie e della criminalità comune ed è quindi quello più a rischio. Secondo l'ultimo rapporto Eures presentato lo scorso dicembre, il 28% del totale dei casi di omicidio volontario avvenuti in Italia nel 2008 sono avvenuti in famiglia (171 su 601). La famiglia si rivela un ambiente ricco di insidie che causa talvolta tensioni patologiche, odi, abusi, maltrattamenti, violenze psichiche e fisiche che non di rado sfociano in uccisioni. Sono state complessivamente circa 1.500 le vittime di queste situazioni esasperate negli ultimi sette anni. La percentuale di omicidi è comunque in calo rispetto al 2000, anno record con 226 omicidi in famiglia. Gli ultimi tre casi di cronaca sono quelli di un ventenne che uccide il padre e lo fa a pezzi a Verona, una donna di 32 anni che getta la figlia di sei mesi dalla finestra in provincia di Rieti, un'altra a Vicenza che colpisce a forbiciate la figlia di nove anni. E' una donna ad essere colpita nella maggior parte dei casi, così come il killer in prevalenza è uomo. C'è anche la sindrome di Medea, cioè il fenomeno delle madri che uccidono i propri figli. Ha fatto scalpore in passato il delitto di Cogne, l'uccisione del piccolo Samuele da parte della madre Annamaria Franzoni. Questa sindrome evidenzia la pericolosità di certe forme acute di depressione di donne che vedono la morte come unica via di uscita.
- 28 giugno 2010 - Napoli - Una madre aggredisce la figlia di cinque anni con un coltello da cucina e si ferisce con la stessa arma. La bambina ha riportato ferite non gravi. La donna ha 33 anni e si è chiusa in un completo mutismo. Erano presenti alla scena gli altri due figli della donna, di nove e di dieci anni. E' stata disposta una perizia psichiatrica.