Fisica03

Da Ortosociale.

Le prime stelle che si sono accese nell'universo avevano probabilmente un aspetto molto diverso rispetto a quelle che vediamo oggi: erano lunghi filamenti modellati dalla materia più abbondante e misteriosa del cosmo, la materia oscura.


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Big Bang

Sarà possibile anche avere informazioni dirette sulle caratteristiche della materia oscura solo Quando i telescopi del futuro riusciranno a vedere le stelle nate subito dopo il Big Bang. Si ipotizza che dopo il Big Bang l'universo per circa cento milioni di anni sia stato uniforme e buio, dopo essersi espanso rapidamente.

Materia oscura

La materia oscura ha cominciato a formare delle strutture dopo il big Bang e grazie alla sua forza di gravità ha favorito la formazione delle prime stelle tramite la condensazione di aggregati di idrogeno, elio e litio. Della materia oscura, il motore che ha dato origine a questo processo, si sa che è la più abbondante nell'universo. Mentre la materia visibile è pari ad appena il 5% dell'universo, parliamo della normale materia cui sono fatti le stelle, i pianeti e l'uomo stesso, la materia oscura è pari al 25% dell'universo, almeno cinque volte più abbondante. Questo tipo di materia si chiama oscura perché non interagisce con la luce,

Energia oscura

Il restante 70% della energia-materia è composto da una forma di energia ancora più misteriosa che viene chiamata energia oscura. Si ipotizzano due tipi della materia oscura: il primo tipo sarebbe "calda", con particelle in rapido movimento che avrebbero plasmato le prime stelle dando loro la forma allungata che ipotizza la simulazione fatta al supercomputer; il secondo tipo sarebbe "fredda", con particelle in lento movimento. Nel secondo caso le prime stelle sarebbero stati degli agglomerati di gas.

Telescopi di nuova generazione

A rispondere saranno i telescopi di nuova generazione, come il satellite europeo Planck, il cui lancio è previsto nel 2008, e il satellite B-Pol, allo studio di un gruppo internazionale di cui fa parte l'università di Roma La Sapienza. Solo strumenti potenti come questi potranno guardare tanto lontano da vedere le prime stelle. "Se la materia oscura è calda, alcune stelle primordiali potrebbero vagare intorno alla nostra galassia", osserva Theuns. Perciò i telescopi spaziali del futuro potrebbero vedere costellazioni dall'aspetto bizzarro, composte da lunghi filamenti luminosi. Per il fisico "é una prospettiva entusiasmante conoscere la natura della materia oscura studiando le stelle più antiche".

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