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====S.Cuore-San Bellino. Padova===
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Ottobre 2014. I Santi ci seguono sempre. Inevitabile. Mi chiedo: noi abbiamo bisogno dei Santi o i Santi hanno bisogno di noi? Comunque, per essere consensuali, partecipativi, unitari: viviamo nella città del Santo. La strada che il Santo (San Antonio, francescano portoghese, per i non padovani) ha seguito per morire all'Arcella è la stessa che segue la linea ferroviaria da Camposampiero a Padova. Qui tra il Sacro Cuore-Altichiero e il San Bellino-San Carlo, si trovano 14 ettari di terreno agricolo che la cementificazione non ha ancora distrutto.
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|[[Immagine:SacroCuorePacta04.jpg|700px|Vogliamo la Luna]]
Su iniziativa di residenti nella zona, cioè di famiglie che vivono da decenni intorno alle aree verdi di cui parliamo, è nato un progetto di Gruppo Acquisti Solidale di terreni, GAST.  
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=====Il Terreno Agricolo=====
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======PRESENTAZIONE DEL GRUPPO======
Il costo del terreno agricolo nel padovano varia dai 70.000€ agli 80.000€. Qui al S.Cuore il prezzo è di 80.000-100.000 euro. La possibilità che il Comune di Padova costruisse il Nuovo Ospedale e annesso campus auniversitario, ha congelato la vendita e alzato la speculazione su tutti i terreni candidati a questa succulenta (pianta grassa) promessa. Adesso che una ignominiosa giunta leghista-destrista ha smentito il progetto Nuovo Ospedale, questi terreni tornano "disponibili", beninteso ai prezzi "status quo ante bellum" (100.000€/ettaro). Tornano disponibili i terreni del S.Cuore e di molti altre zone "verdi" di Padova. Intorno ai 14 ettari agricoli del S.Cuore, ad 1 (UNO) km di distanza, sono presenti le seguenti inizative "solidali", "ecologiche", "sociali":
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Siamo un gruppo di cittadini e abbiamo deciso di acquistare tutti insieme parte del terreno situato in quartiere Sacro Cuore, lungo la ferrovia, uno dei pochi terreni agricoli rimasti nel territorio comunale. Temiamo infatti che con la sua vendita il terreno diventi oggetto dell’ennesima operazione speculativa e venga edificato. Il nostro scopo principale è invece che esso conservi la sua attuale vocazione, visto che come noto la nostra città non ha certo bisogno di nuovi immobili e che, al contrario, è sempre più vitale conservare i pochi territori non cementificati che rimangono. L’acquisto collettivo del terreno non solo permetterà di evitarne l’edificazione e di mantenerne la destinazione agricola, ma rappresenterà anche un segnale forte contro il consumo di suolo.
*City Farm (orti sociali, paternità ACLI, via Due Palazzi)
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Intendiamo utilizzare il terreno per condurre attività agricola destinata alla produzione di cibo che poi verrò distribuito secondo i canoni della filiera corta e del rapporto diretto produttore – consumatore. Il tipo di agricoltura che vogliamo realizzare risponde al principio generale del rispetto: rispetto per il terreno che andiamo a coltivare e più in generale per l’ambiente, in tutte le sue componenti ivi incluse la flora e la fauna autoctone, rispetto per la salute umana, rispetto per coloro che si dedicheranno all’attività di coltivazione del terreno e per il loro lavoro.
*Fuori di Campo (coop sociale biologica di grande successo, via Due Palazzi)
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Intendiamo realizzare anche uno spazio di socialità e aggregazione, dove poter organizzare momenti di convivialità (ad esempio pranzi collettivi con i prodotti della terra) ma anche eventi di approfondimento di temi legati all’attività nei campi, per avvicinare maggiormente i cittadini al mondo dell’agricoltura.
*Francesco d'assisi (coop bio) Altichiero
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======IL CONTESTO ITALIANO ED EUROPEO======
*Tutto Gas (GAS paternità ACLI)
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A livello nazionale nel periodo 2000-20101 è stata registrata una riduzione dell’8% della Superficie Agricola Totale (che include i terreni produttivi e quelli non produttivi di un’azienda agricola), una riduzione del 2,3% della Superficie Agricola Utile (che include esclusivamente i terreni produttivi) e una riduzione del 32,3% del numero di imprese agricole. Inoltre la Superficie Agricola disponibile si sta accentrando nelle mani delle attività agricole più grandi.
*Biorekk
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Questi dati di sintesi ben evidenziano la progressiva erosione del terreno agricolo in Italia e la sua concentrazione nelle mani dei pochi soggetti che se lo possono permettere, rendendo quindi difficile l’accesso alla terra per nuovi agricoltori e favorendo piuttosto azioni speculative con la destinazione dei terreni agricoli ad altri fini.
*Orti Sociali Parco Morandi (Arcella)
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A fronte di questo processo registrato negli ultimi anni, che non interessa solo l’Italia, diviene urgente intervenire per porre un limite, salvaguardando i terreni agricoli e l’importanza dell’agricoltura nella sua veste più ampia, favorendo un utilizzo socialmente ed ecologicamente sostenibile della terra tramite un rapporto equilibrato tra uomo e natura che rispetti il paesaggio e gli ecosistemi.
*Scuola Steineriana (Agricoltura Biodinamica, via Istria)
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In Europa diverse iniziative sono state lanciate dalle comunità locali per rispondere a tale situazione. L’esperienza sicuramente più importante è quella francese di “Terre de Liens” (http://www.terredeliens.org), che ha poi ispirato numerose altre iniziative in altri Paesi.
=====Il primo nucleo=====
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Il movimento di “Terre de Liens” si è attivato in Francia alla fine degli anni ’90 dalle riflessioni nate tra agricoltori impegnati in progetti di acquisto collettivo di terreni, associazioni di agricoltura biologica e biodinamica, specialisti nell’ambito dello sviluppo rurale e la società di finanza etica La Nef. L’obiettivo che aveva aggregato tali attori era quello di svincolare la terra dal mercato e dalla speculazione, considerandola come un bene comune e garantendone quindi una gestione responsabile che ne permetta la trasmissione alle generazioni future. Dal 2003, attraverso lo sviluppo di un’associazione diffusa in tutte le regioni è stata portata avanti un’importante campagna di sensibilizzazione che ha permesso di raggiungere i seguenti risultati:  
L'iniziativa nasce da un gruppo di persone attive politicamente, economicamente, e culturalmente nella zona di Padova chiamata "Arcella". La prima riunione di costruzione del gruppo, cui seguirà a breve una ricognizione sul terreno per farsi venire delle idee pratiche condivise o delle "intuizioni", rappresenta uno spaccato della Padova nuova e antica nella sua continuità:
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<ul>
*coppie giovani (e impegnate) con figli o con figli in costruzione
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<li>oltre 40 milioni di euro raccolti dai cittadini sotto forma di investimenti
*ricercatori della Università di Padova (lontani dalla agricoltura ma a rischio di caderci dentro)
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<li>108 fattorie acquistate con il capitale raccolto
*agronomi e agricoltori hard (Coldiretti, vivaisti, gestori di Fattorie Didattiche, esperti di agricoltura organica)
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<li>2.485 ettari sottratti alla speculazione e dedicati permanentemente all’agricoltura
*pensionati contrari alla cementificazione
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<li>Circa 200 agricoltori installati nelle fattorie acquisite, portatori di progetti di agricoltura locale, a filiera corta ed integrata nei territori.
*padri con la speranza di far lavorare due figli di 18 e 24 anni in un tipo moderno di agricoltura/servizi o agricoltura connessa o agricoltura multifunzionale
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</ul>
*un sociologo
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======PRIMI PASSI DEL PROGETTO======
*un giovane uomo che vuole vivere la cultura e le emozioni del suo tempo
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Abbiamo individuato un terreno agricolo in vendita in via Adige, vicino al sottopassaggio pedonale tra Sacro Cuore e san Bellino (lato Sacro Cuore): 1,8 ettari di terreno che negli ultimi anni è stato coltivato a mais da terzisti. Questo terreno ci piace, ma non escludiamo altri terreni simili in zona (diciamo tra Sacro Cuore e Altichiero) pensando ad estensioni tra 0,5 e 2,5 ettari. Come ordine di grandezza il prezzo di acquisto è tra i 60mila e 90mila euro all’ettaro. Oltre al costo per l’acquisto per fare partire il progetto serviranno altri 10-20mila euro di investimenti (lavori per migliorare il terreno, irrigazione, acquisto piante,...). Da novembre 2014 ci siamo trovati più volte. Per ora siamo 10-15 persone, di diversa professione ed età, che si sono conosciute ed incontrate attorno a quest’iniziativa e abbiamo raccolto tra di noi la disponibilità potenziale di 60-80mila euro: un buon punto di partenza, ma non ancora sufficienti per cominciare a muoverci. L’impostazione che abbiamo pensato (ma non c’è ancora niente di definito) è quella di acquistare collettivamente il terreno come cooperativa o associazione: si pensava a quote individuali minime dell’ordine di 3-5mila euro e massime di 20-30mila euro. Oltre che a partecipare all’acquisto ci saranno altri modi per contribuire economicamente al progetto, ad esempio pensavamo ad una quota annuale dell’ordine di poche decine di euro che permetterebbe l’accesso all’area e la possibilità di acquistare i prodotti della terra.
*una solida famiglia che abita a poche centinaia di metri dai terreni
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=====Le prime idee=====
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L'intreccio di proposte sembra stabilizzarsi su una Cooperativa con soci fondatori e soci lavoratori, l'acquisizione di 1.5 ettari, o poco di più, la suddivisone in lotti di 1000 mq (a famiglia, ma da far crcolare, come una struttura di "Beni Comuni"; ad esempio io uso un anno un lotto da 100 mq, usandolo per cipolle, poi lo cedo ad un altro socio esperto in patate, e così via a rotazione)
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|[[Immagine:SacroCuorePacta01.jpg|700px|Mappa Area San Bellino]]
=====C'è una Casa=====
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Abbastanza ben messa nella parte abitabile, malmessa nel barco o barchessa. Inoltre ci sono due annessi nei terreni circostanti. Alcuni sarebbero interessati alla casa. Di sicuro, almeno la barchessa sarebbe utile per organizazre eventi teatrali, cinema, musicali, culturali, come fa il Presidio Wigwam nella ZIP.
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=====Per saperne di più=====
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{| align=center|- valign=top
Scrivi a Marco Sangati: mar.san.80@libero.it
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|[[Immagine:SacroCuorePacta02.jpg|700px|Mappa Area San Bellino]]
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|[[Immagine:SacroCuorePacta03.jpg|700px|Mappa Area San Bellino]]
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======PROSSIMI PASSI======
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Come gruppo abbiamo deciso di fare due incontri pubblici a maggio 2015 per trovare persone interessate a partecipare al progetto, sia dal punto di vista economico che da un punto di vista di raccolta di idee. Riteniamo che questo secondo aspetto sia molto più problematico del primo: siamo convinti che, una volta che si riesce a confezionare un progetto valido, poi è relativamente semplice trovare le persone che sono disposte a contribuire economicamente al progetto.In particolare siamo alla ricerca di volontari che si vogliano aggregare a noi e ci aiutino ad approfondire i seguenti aspetti del progetto: legale-societario, finanziario-commercialistico, agrario, gestione di gruppi, comunicazione, gestione spazi di socialità. Cerchiamo persone che siano interessate al tema e che vogliano dedicare un po’ del loro tempo e delle loro competenze a progettare assieme quest’iniziativa. Vogliamo che questo sia un progetto portato avanti dai cittadini, quindi chiunque abbia idee ed energie da voler condividere è il benvenuto.
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======COSA CI POTREBBE STARE NEL NOSTRO PROGETTO======
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coltivazione a gestione comune di ortaggi che non richiedono troppo lavoro  e trattamenti (zucche, patate)
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orti da affittare ai residenti della zona
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frutteto a gestione comune
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spazio per attività all’aperto (feste, giochi, rappresentazioni teatrali, uscite scout, grigliate,..)
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forno a legna utilizzabile anche dai residenti in zona
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punto per “vendita” prodotti ai soci che aderiscono al progetto
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produzione miele
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======CONTATTI======
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Per avere informazioni ci puoi contattare ai seguenti recapiti
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Marco Sangati: 049-2952926 (tra le 18 e le 21); 340-7880688; mar.san.80@libero.it
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Dora Rizzardo: 340-5551235; dora.rizzardo@gmail.com
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======DOCUMENTAZIONE======
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*[http://www.marcoirene.altervista.org/sacrocuorepacta/ Documentazione del Progetto]
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Il progetto ha anche il supporto della Lista Civica Padova2020 attraverso [http://padovadalbasso.it il portale padovadalbasso] :
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*[http://www.padovadalbasso.it/acquisto-collettivo-terreno-agricolo-a-sacro-cuore.html Il Progetto SacroCuorePacta su PadovaDalBasso]
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Per donare e contribuire alla progettazione vedi:
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*[http://www.kapipal.com/f7be4f5645bb4824af23fe46c0694ea5 crowdfunding del progetto]

Versione attuale delle 08:02, 24 giu 2015

Vogliamo la Luna

Indice

PRESENTAZIONE DEL GRUPPO

Siamo un gruppo di cittadini e abbiamo deciso di acquistare tutti insieme parte del terreno situato in quartiere Sacro Cuore, lungo la ferrovia, uno dei pochi terreni agricoli rimasti nel territorio comunale. Temiamo infatti che con la sua vendita il terreno diventi oggetto dell’ennesima operazione speculativa e venga edificato. Il nostro scopo principale è invece che esso conservi la sua attuale vocazione, visto che come noto la nostra città non ha certo bisogno di nuovi immobili e che, al contrario, è sempre più vitale conservare i pochi territori non cementificati che rimangono. L’acquisto collettivo del terreno non solo permetterà di evitarne l’edificazione e di mantenerne la destinazione agricola, ma rappresenterà anche un segnale forte contro il consumo di suolo. Intendiamo utilizzare il terreno per condurre attività agricola destinata alla produzione di cibo che poi verrò distribuito secondo i canoni della filiera corta e del rapporto diretto produttore – consumatore. Il tipo di agricoltura che vogliamo realizzare risponde al principio generale del rispetto: rispetto per il terreno che andiamo a coltivare e più in generale per l’ambiente, in tutte le sue componenti ivi incluse la flora e la fauna autoctone, rispetto per la salute umana, rispetto per coloro che si dedicheranno all’attività di coltivazione del terreno e per il loro lavoro. Intendiamo realizzare anche uno spazio di socialità e aggregazione, dove poter organizzare momenti di convivialità (ad esempio pranzi collettivi con i prodotti della terra) ma anche eventi di approfondimento di temi legati all’attività nei campi, per avvicinare maggiormente i cittadini al mondo dell’agricoltura.

IL CONTESTO ITALIANO ED EUROPEO

A livello nazionale nel periodo 2000-20101 è stata registrata una riduzione dell’8% della Superficie Agricola Totale (che include i terreni produttivi e quelli non produttivi di un’azienda agricola), una riduzione del 2,3% della Superficie Agricola Utile (che include esclusivamente i terreni produttivi) e una riduzione del 32,3% del numero di imprese agricole. Inoltre la Superficie Agricola disponibile si sta accentrando nelle mani delle attività agricole più grandi. Questi dati di sintesi ben evidenziano la progressiva erosione del terreno agricolo in Italia e la sua concentrazione nelle mani dei pochi soggetti che se lo possono permettere, rendendo quindi difficile l’accesso alla terra per nuovi agricoltori e favorendo piuttosto azioni speculative con la destinazione dei terreni agricoli ad altri fini. A fronte di questo processo registrato negli ultimi anni, che non interessa solo l’Italia, diviene urgente intervenire per porre un limite, salvaguardando i terreni agricoli e l’importanza dell’agricoltura nella sua veste più ampia, favorendo un utilizzo socialmente ed ecologicamente sostenibile della terra tramite un rapporto equilibrato tra uomo e natura che rispetti il paesaggio e gli ecosistemi. In Europa diverse iniziative sono state lanciate dalle comunità locali per rispondere a tale situazione. L’esperienza sicuramente più importante è quella francese di “Terre de Liens” (http://www.terredeliens.org), che ha poi ispirato numerose altre iniziative in altri Paesi. Il movimento di “Terre de Liens” si è attivato in Francia alla fine degli anni ’90 dalle riflessioni nate tra agricoltori impegnati in progetti di acquisto collettivo di terreni, associazioni di agricoltura biologica e biodinamica, specialisti nell’ambito dello sviluppo rurale e la società di finanza etica La Nef. L’obiettivo che aveva aggregato tali attori era quello di svincolare la terra dal mercato e dalla speculazione, considerandola come un bene comune e garantendone quindi una gestione responsabile che ne permetta la trasmissione alle generazioni future. Dal 2003, attraverso lo sviluppo di un’associazione diffusa in tutte le regioni è stata portata avanti un’importante campagna di sensibilizzazione che ha permesso di raggiungere i seguenti risultati:

  • oltre 40 milioni di euro raccolti dai cittadini sotto forma di investimenti
  • 108 fattorie acquistate con il capitale raccolto
  • 2.485 ettari sottratti alla speculazione e dedicati permanentemente all’agricoltura
  • Circa 200 agricoltori installati nelle fattorie acquisite, portatori di progetti di agricoltura locale, a filiera corta ed integrata nei territori.
PRIMI PASSI DEL PROGETTO

Abbiamo individuato un terreno agricolo in vendita in via Adige, vicino al sottopassaggio pedonale tra Sacro Cuore e san Bellino (lato Sacro Cuore): 1,8 ettari di terreno che negli ultimi anni è stato coltivato a mais da terzisti. Questo terreno ci piace, ma non escludiamo altri terreni simili in zona (diciamo tra Sacro Cuore e Altichiero) pensando ad estensioni tra 0,5 e 2,5 ettari. Come ordine di grandezza il prezzo di acquisto è tra i 60mila e 90mila euro all’ettaro. Oltre al costo per l’acquisto per fare partire il progetto serviranno altri 10-20mila euro di investimenti (lavori per migliorare il terreno, irrigazione, acquisto piante,...). Da novembre 2014 ci siamo trovati più volte. Per ora siamo 10-15 persone, di diversa professione ed età, che si sono conosciute ed incontrate attorno a quest’iniziativa e abbiamo raccolto tra di noi la disponibilità potenziale di 60-80mila euro: un buon punto di partenza, ma non ancora sufficienti per cominciare a muoverci. L’impostazione che abbiamo pensato (ma non c’è ancora niente di definito) è quella di acquistare collettivamente il terreno come cooperativa o associazione: si pensava a quote individuali minime dell’ordine di 3-5mila euro e massime di 20-30mila euro. Oltre che a partecipare all’acquisto ci saranno altri modi per contribuire economicamente al progetto, ad esempio pensavamo ad una quota annuale dell’ordine di poche decine di euro che permetterebbe l’accesso all’area e la possibilità di acquistare i prodotti della terra.


Mappa Area San Bellino

Mappa Area San Bellino

Mappa Area San Bellino
PROSSIMI PASSI

Come gruppo abbiamo deciso di fare due incontri pubblici a maggio 2015 per trovare persone interessate a partecipare al progetto, sia dal punto di vista economico che da un punto di vista di raccolta di idee. Riteniamo che questo secondo aspetto sia molto più problematico del primo: siamo convinti che, una volta che si riesce a confezionare un progetto valido, poi è relativamente semplice trovare le persone che sono disposte a contribuire economicamente al progetto.In particolare siamo alla ricerca di volontari che si vogliano aggregare a noi e ci aiutino ad approfondire i seguenti aspetti del progetto: legale-societario, finanziario-commercialistico, agrario, gestione di gruppi, comunicazione, gestione spazi di socialità. Cerchiamo persone che siano interessate al tema e che vogliano dedicare un po’ del loro tempo e delle loro competenze a progettare assieme quest’iniziativa. Vogliamo che questo sia un progetto portato avanti dai cittadini, quindi chiunque abbia idee ed energie da voler condividere è il benvenuto.

COSA CI POTREBBE STARE NEL NOSTRO PROGETTO

coltivazione a gestione comune di ortaggi che non richiedono troppo lavoro e trattamenti (zucche, patate) orti da affittare ai residenti della zona frutteto a gestione comune spazio per attività all’aperto (feste, giochi, rappresentazioni teatrali, uscite scout, grigliate,..) forno a legna utilizzabile anche dai residenti in zona punto per “vendita” prodotti ai soci che aderiscono al progetto produzione miele

CONTATTI

Per avere informazioni ci puoi contattare ai seguenti recapiti Marco Sangati: 049-2952926 (tra le 18 e le 21); 340-7880688; mar.san.80@libero.it Dora Rizzardo: 340-5551235; dora.rizzardo@gmail.com

DOCUMENTAZIONE

Il progetto ha anche il supporto della Lista Civica Padova2020 attraverso il portale padovadalbasso :

Per donare e contribuire alla progettazione vedi:

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