Laghi
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===Progetto Laghi=== | ===Progetto Laghi=== | ||
− | Laghi è il più piccolo Comune del Veneto con solo | + | Laghi è il più piccolo Comune del Veneto con solo 127 abitanti, situato a nord della provincia di Vicenza in una valle ricca di abbondanti corsi d'acqua, confinante con i comuni di Folgaria e Terragnolo (Tn), Arsiero, Posina e Lastebasse (Vi). |
Elemento caratterizzante del paesaggio sono i due laghetti immersi nel verde e incastonati come due gemme nella valle del torrente Zara a ridosso del centro abitato, meta di gite domenicali per gli amanti della natura. | Elemento caratterizzante del paesaggio sono i due laghetti immersi nel verde e incastonati come due gemme nella valle del torrente Zara a ridosso del centro abitato, meta di gite domenicali per gli amanti della natura. | ||
Il centro comunale è situato in valle a 550 metri di altitudine e le diciannove contrade piccole sono sparse nel territorio che sale fino a 1850 metri. | Il centro comunale è situato in valle a 550 metri di altitudine e le diciannove contrade piccole sono sparse nel territorio che sale fino a 1850 metri. | ||
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*Creazione di infrastrutture ricettive sia nel centro storico così come nelle contrade limitrofi con camere “zimmer” o appartamenti da affittare, bed and breakfast sul modello atesino di albergo diffuso; posti di ristoro lungo i sentieri e nei punti più panoramici dove poter gustare i prodotti tipici . | *Creazione di infrastrutture ricettive sia nel centro storico così come nelle contrade limitrofi con camere “zimmer” o appartamenti da affittare, bed and breakfast sul modello atesino di albergo diffuso; posti di ristoro lungo i sentieri e nei punti più panoramici dove poter gustare i prodotti tipici . | ||
*Recupero edilizio nel centro paese di una struttura polivalente con salone conviviale da usare per riunioni, conferenze, oltre a un circolo ricreativo per la preparazione delle manifestazioni esistenti (incanto di Natale, marcia paesana del ciclamino in primavera, festa in luglio sul monte Maggio e altro), punto di incontro per la cittadinanza con predisposizione di una sala comune da adibire a cucina. Tale struttura avrà la funzione di Tourist Information Point. | *Recupero edilizio nel centro paese di una struttura polivalente con salone conviviale da usare per riunioni, conferenze, oltre a un circolo ricreativo per la preparazione delle manifestazioni esistenti (incanto di Natale, marcia paesana del ciclamino in primavera, festa in luglio sul monte Maggio e altro), punto di incontro per la cittadinanza con predisposizione di una sala comune da adibire a cucina. Tale struttura avrà la funzione di Tourist Information Point. | ||
+ | In definitiva, in cosa consiste il progetto Laghi? E' innanzitutto un esperimento sociale che mira alla riqualificazione e rivitalizzazione di un comune di montagna, oggi purtroppo semi-depresso, frequentato per buona parte da visitatori occasionali del fine settimana quando il tempo è buono. Stiamo progettando un'iniziativa che vede come primo step l'inserimento di 10 mucche allo stato brado nell'area che si estende da contrada Lorenzi lungo il torrente in direzione Sud verso la chiesa. Questo primo step servirebbe a riportare simbolicamente la “vita” nella valle. Intraprendendo poi un programma di sviluppo qualitativo, il numero di capi allo stato brado passerà da 10 a 100 nell'arco di un quinquennio. La quota di investimento iniziale è già stata prevista. Secondo i nostri calcoli l'incremento dovuto all'accoppiamento “naturale” del bestiame, avrà come risultato concreto la creazione di due posti di lavori fisso per le famiglie residenti che si occuperanno a tempo pieno degli animali. Oltre all'allevamento allo stato brado si tratterebbe inoltre di rilanciare l'attività primaria dell'agricoltura, gradualmente, prima di tutto ripristinando i terrazzamenti lasciati incolti ora sommersi dal bosco. Questo step oltre a ridare le sembianze di un tempo al fianco ovest della valle (in prossimità della contrada Lorenzi), servirà a rintrodurre nel territorio le passate coltivazioni di frumento, orzo, patate, frutteti, castagne, noci. La valle è ricchissima di acque e sorgenti. C'è già una piccola pescicoltura in funzione. Abbiamo la possibilità di riattivare una piccola centrale idro-elettrica dismessa e il forno comunale (attualmente in disuso) situato nella contrada Mulini. Il turismo proveniente dalla vicina pianura vicentina è attivo ma è come sospeso in aria. Non c'è ancora l'organizzazione ad “albergo diffuso” come a Pesariis e in Alto Adige. Questo sarà uno step successivo insieme allo sviluppo di una cooperativa agricola locale che vada ad unire agricoltura e allevamento creando posti di lavoro e soprattutto “coscienza del luogo”. | ||
+ | Nel progetto Laghi si vorrebbe rafforzare e diffondere il concetto di beni comuni (boschi, pascoli, terrazzamenti, acque, energia idro-elettrica) con l'integrazione del eco-turismo sul modello alto atesino e friulano (Pesariis in primis) oltre allo sviluppo locale agro-alimentare (pascoli, malghe, latte, formaggio, carne, speck-maiali, bosco, legna, cippato e compost organico indirizzato alla permacultura). | ||
+ | Tutto questo è ciò che noi chiamiamo “progetto Laghi”. | ||
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+ | ===Stato dell'arte del progetto ottobre 2012=== | ||
+ | *costituzione di una Associazione per la rinascita della valle; | ||
+ | *attivazione della segheria ad acqua; | ||
+ | *lenta ricostruzione delle relazioni sociali nella valle. Innanzitutto per avere i permessi necessari dagli antichi proprietari della fascia di terreno prevista per l'avvio a pascolo brado della prima mandria di vacche. Poi per iniziare a ricostruire la memoria storica della valle; | ||
+ | *attivazione della sede di un centro culturale che promuova l'intera iniziativa; | ||
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+ | ===Organizzazione del progetto=== | ||
+ | Chi partecipa al progetto Laghi? A livello organizzativo l'idea iniziale è quella di creare e ufficializzare un comitato di cittadini (residenti e attualmente non residenti), in modo da dar vita ad un ente giuridico. Le energie che stanno dando vita al progetto partono dall'iniziativa volontaria di Gianfranco Ziglio (ex-direttore bancario, oggi in pensione, con una lunga esperienza contadina alle spalle); un gruppo di 5 famiglie “laghesi” che daranno vita al comitato cittadino; la collaborazione conviviale di Fabio Bertoldo (scienze sociali) e Remo Ronchitelli (sociologia) per il supporto informativo che riguarderà in particolare open-source, decrescita e beni comuni. | ||
+ | ===Notizie sul territorio=== | ||
+ | Il Comune di Laghi, collocato a Nord della provincia di Vicenza, ha una superficie di 22.22 Kmq. ; il capoluogo si trova ad una altezza di circa m. 550 s.l.m. mentre sul monte Maggio (il punto più alto) essa raggiunge m. 1851 s.l.m.; Confina con i Comuni di Folgaria e Terragnolo (TN), Arsiero, Posina e Lastebasse (VI). | ||
+ | Il centro dista Km. 9 dal Comune di Arsiero (primo centro abitato nelle vicinanze) e Km. 50 da Vicenza. | ||
+ | Nel territorio comunale esistono attualmente varie contrade: Molini, Vanzi, Lorenzi, Tretti, Menara, Peterlini, Lunardelli, Marogne, Galgara, Roteche, Berta, Cruzzi, Bragioli, Silvestri, Zanconi, Ossati, Chezzi, Laita e Sabbioni, per un totale di 18 piccole comunità indipendenti. | ||
+ | Elemento caratterizzante del paesaggio sono i due laghetti immersi nel verde e incastonati come due gemme nella valle del torrente Zara a ridosso del centro abitato. | ||
+ | Paese di confine fino al primo conflitto mondiale, ha visto l’inarrestabile calo della popolazione, emigrata nel primo dopoguerra verso i paesi dell’emisfero australe (Australia, Argentina, Sud Africa …) e nel secondo dopoguerra verso i poli industriali e artigianali dell’Alto Vicentino, portando i residenti dalle mille unità dell'inizio del novecento a 152 abitanti (31.12.1996). La popolazione attuale è di 133 abitanti (04 dicembre 2000) ed è quindi il paese meno popolato di tutta la Regione del Veneto. | ||
+ | Costruzione storico-architettoniche di interesse artistico: | ||
+ | Chiesa Parrocchiale dedicata a San Barnaba (sec. XVIII); | ||
+ | Chiesa di San Valentino sull'altopiano di Cavallaro in contrà Ossati (1700); | ||
+ | Croce di Monte Maggio (m. 1852 s.l.m.) sul sentiero europeo "E5. | ||
+ | Ex Cimitero Militare Austriaco in contrà Molini. | ||
+ | Sul suo territorio sono situate quattro malghe: Malga Coston, Malga Campoluzzo Inferiore (Ajetto), Malga Campoluzzo di Mezzo e Malga Campoluzzo Superiore. | ||
+ | Lungo il confine occidentale passa il sentiero Europeo “E5” Lago di Costanza-Mare Adriatico. | ||
+ | ===Le borgate (contrà)=== | ||
+ | Al capoluogo Laghi si aggiungono numerose piccole borgatelle, le cosiddette contrade (contrà) tipiche di tutto l'alto vicentino. Si tratta di minuscoli villaggi spesso costituiti da una manciata di edifici oggi in gran parte disabitati. Attorno a Laghi si elencano quindi | ||
+ | *Tretti, | ||
+ | *Menara, | ||
+ | *Peterlini, | ||
+ | *Lunardelli, | ||
+ | *Marogne, | ||
+ | *Roteche, | ||
+ | *Galgara. | ||
+ | Più a nord sorgono | ||
+ | *Lorenzi, | ||
+ | *Molini (uno degli agglomerati più consistenti) e | ||
+ | *Vanzi. | ||
+ | Ad ovest, nei pressi della località Cavallaro, si contano | ||
+ | *Berta, | ||
+ | *Cruzzi, | ||
+ | *Bragioli, | ||
+ | *Sella, | ||
+ | *Silvestri, | ||
+ | *Zanconi, | ||
+ | *Chezzi e | ||
+ | *Laita. | ||
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+ | ===Cenni storici=== | ||
+ | Laghi abitato originariamente da popolazione di origine germanica giunte nel XIV secolo, deve la sua superficie territoriale all’unione ottocentesca del Comune medesimo con il Comune di Cavallaro. Rimangono nei toponimi tracce consistenti dell'impianto tedesco (come ad esempio le località Gamonda, Roteche, Laita, Groba, Trenca, Binchele, Dunfe,...) come pure dei cognomi (Mogentale, Brunello, Peterlin, Rader, Leder,...) e in alcuni vocaboli del dialetto locale (finco, ripa, greppia, persego, trincare...). | ||
+ | Con leggende di banditi provenienti da Isola della Scala (VR) e di "pignate" di marenghi d'oro ritrovate nei pressi del capitello della Cenega trascorrono i secoli, passano le dominazioni dei Conti Velo, degli Scaligeri, dei Visconti, dei Veneziani, finiscono le guerre napoleoniche e arriva il primo conflitto mondiale. | ||
+ | L'Esercito italiano si ritira da Laghi a seguito della "Mai Expedition" austriaca del 1916 con la quale viene conquistata anche la cima del Monte Majo (gli italiani sono costretti a costruire la strada delle gallerie del Pasubio). La popolazione viene sfollata verso i paesi della pianura vicentina perdendo le misere risorse guadagnate con anni di fatica nella dura vita di montagna. | ||
+ | ===Ancora Laghi=== | ||
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Versione attuale delle 09:37, 3 ott 2012
Indice |
Progetto Laghi
Laghi è il più piccolo Comune del Veneto con solo 127 abitanti, situato a nord della provincia di Vicenza in una valle ricca di abbondanti corsi d'acqua, confinante con i comuni di Folgaria e Terragnolo (Tn), Arsiero, Posina e Lastebasse (Vi). Elemento caratterizzante del paesaggio sono i due laghetti immersi nel verde e incastonati come due gemme nella valle del torrente Zara a ridosso del centro abitato, meta di gite domenicali per gli amanti della natura. Il centro comunale è situato in valle a 550 metri di altitudine e le diciannove contrade piccole sono sparse nel territorio che sale fino a 1850 metri. Paese di confine fino al primo conflitto mondiale, ha visto l’inarrestabile calo della popolazione emigrata all'estero nel primo dopoguerra in particolare verso terre lontane quali Australia e Argentina e nel secondo dopoguerra verso i poli industriali e artigianali dell’Alto Vicentino, portando i residenti dalle mille unità di inizio novecento alle 120 di oggi. Negli anni '60 è iniziato lo spopolamento vero e proprio con l'abbandono dell'agricoltura e dei pascoli che assieme al legname rappresentavano le uniche fonti importanti di sostentamento. Il bosco si è quindi ripreso il sopravvento sul territorio abitato. Oltretutto i rovi, insieme ai noccioli selvatici e alle sterpaglie, hanno ricoperto e compromesso i ricoveri del bestiame di mezza costa (i cosiddetti “Casoni”) e tutti i terrazzamenti in pietra ( “le Masiere”) che le generazioni precedenti avevano costruito con tanto sacrificio per strappare alla montagna qualche metro quadrato da coltivare. LAGHI PUO' RINASCERE: questo è il messaggio che vogliamo diffondere. Il nostro ambizioso obiettivo, umile nel modus operandi e nelle risorse che disponiamo, è il seguente: incrementare il turismo domenicale esistente aumentandone le potenzialità dal punto di vista qualitativo allungando i tempi di permanenza, recuperando esteticamente il territorio e le antiche attività tradizionali, sulla falsa riga di quanto è stato fatto a Pesariis in Carnia. Cerchiamo di creare innanzitutto nuova occupazione (sono previsti due posti di lavoro fissi con l'attività di allevamento del bestiame) e maggior benessere, due fattori che uniti insieme possono portare all'incremento demografico del paese. Come procedere:
- Recupero delle attività agricole e pastorali con l'allevamento allo stato brado di bovini da carne “linea vacca e vitello”. Si vuole iniziare possibilmente in forma cooperativistica, partendo a breve con una decina di capi, per arrivare nel prossimo quinquennio ai 100 capi, considerato un quantitativo ottimale sia per la quantità di pascolo sia per il commercio locale delle carni, ottenute dalla forma di allevamento non intensivo.
- Recupero delle coltivazioni tipiche di patate e fagioli, prodotti della zona già noti per la loro bontà (i famosi “gnocchi di Laghi” sono la specialità culinaria più rinomata), oltre alle noci e alle castagne, con una novità: l'inserimento della coltura dei “frutti di bosco”.
- Recupero dei sentieri esistenti che avvolgono la valle e di quelli che portano in alta quota verso il Trentino “Passo Coe” e verso il Monte Pasubio innesto con il Sentiero Europeo – E5”
- Riattivazione delle strutture artigianali di un tempo come la segheria funzionante con la forza dell'acqua; la vecchia centrale idro-elettrica, il caseificio “Caseo”, i forni a legna che ogni contrada aveva per il fabbisogno comune di pane e focacce (altra specialità locale), un vecchio mulino ad acqua (da cui prende il nome la contrada Mulini), la “calcara” ed il torchio per la spremitura delle noci onde ricavarne l'olio.
- Creazione di infrastrutture ricettive sia nel centro storico così come nelle contrade limitrofi con camere “zimmer” o appartamenti da affittare, bed and breakfast sul modello atesino di albergo diffuso; posti di ristoro lungo i sentieri e nei punti più panoramici dove poter gustare i prodotti tipici .
- Recupero edilizio nel centro paese di una struttura polivalente con salone conviviale da usare per riunioni, conferenze, oltre a un circolo ricreativo per la preparazione delle manifestazioni esistenti (incanto di Natale, marcia paesana del ciclamino in primavera, festa in luglio sul monte Maggio e altro), punto di incontro per la cittadinanza con predisposizione di una sala comune da adibire a cucina. Tale struttura avrà la funzione di Tourist Information Point.
In definitiva, in cosa consiste il progetto Laghi? E' innanzitutto un esperimento sociale che mira alla riqualificazione e rivitalizzazione di un comune di montagna, oggi purtroppo semi-depresso, frequentato per buona parte da visitatori occasionali del fine settimana quando il tempo è buono. Stiamo progettando un'iniziativa che vede come primo step l'inserimento di 10 mucche allo stato brado nell'area che si estende da contrada Lorenzi lungo il torrente in direzione Sud verso la chiesa. Questo primo step servirebbe a riportare simbolicamente la “vita” nella valle. Intraprendendo poi un programma di sviluppo qualitativo, il numero di capi allo stato brado passerà da 10 a 100 nell'arco di un quinquennio. La quota di investimento iniziale è già stata prevista. Secondo i nostri calcoli l'incremento dovuto all'accoppiamento “naturale” del bestiame, avrà come risultato concreto la creazione di due posti di lavori fisso per le famiglie residenti che si occuperanno a tempo pieno degli animali. Oltre all'allevamento allo stato brado si tratterebbe inoltre di rilanciare l'attività primaria dell'agricoltura, gradualmente, prima di tutto ripristinando i terrazzamenti lasciati incolti ora sommersi dal bosco. Questo step oltre a ridare le sembianze di un tempo al fianco ovest della valle (in prossimità della contrada Lorenzi), servirà a rintrodurre nel territorio le passate coltivazioni di frumento, orzo, patate, frutteti, castagne, noci. La valle è ricchissima di acque e sorgenti. C'è già una piccola pescicoltura in funzione. Abbiamo la possibilità di riattivare una piccola centrale idro-elettrica dismessa e il forno comunale (attualmente in disuso) situato nella contrada Mulini. Il turismo proveniente dalla vicina pianura vicentina è attivo ma è come sospeso in aria. Non c'è ancora l'organizzazione ad “albergo diffuso” come a Pesariis e in Alto Adige. Questo sarà uno step successivo insieme allo sviluppo di una cooperativa agricola locale che vada ad unire agricoltura e allevamento creando posti di lavoro e soprattutto “coscienza del luogo”. Nel progetto Laghi si vorrebbe rafforzare e diffondere il concetto di beni comuni (boschi, pascoli, terrazzamenti, acque, energia idro-elettrica) con l'integrazione del eco-turismo sul modello alto atesino e friulano (Pesariis in primis) oltre allo sviluppo locale agro-alimentare (pascoli, malghe, latte, formaggio, carne, speck-maiali, bosco, legna, cippato e compost organico indirizzato alla permacultura). Tutto questo è ciò che noi chiamiamo “progetto Laghi”.
Laghi
Stato dell'arte del progetto ottobre 2012
- costituzione di una Associazione per la rinascita della valle;
- attivazione della segheria ad acqua;
- lenta ricostruzione delle relazioni sociali nella valle. Innanzitutto per avere i permessi necessari dagli antichi proprietari della fascia di terreno prevista per l'avvio a pascolo brado della prima mandria di vacche. Poi per iniziare a ricostruire la memoria storica della valle;
- attivazione della sede di un centro culturale che promuova l'intera iniziativa;
Organizzazione del progetto
Chi partecipa al progetto Laghi? A livello organizzativo l'idea iniziale è quella di creare e ufficializzare un comitato di cittadini (residenti e attualmente non residenti), in modo da dar vita ad un ente giuridico. Le energie che stanno dando vita al progetto partono dall'iniziativa volontaria di Gianfranco Ziglio (ex-direttore bancario, oggi in pensione, con una lunga esperienza contadina alle spalle); un gruppo di 5 famiglie “laghesi” che daranno vita al comitato cittadino; la collaborazione conviviale di Fabio Bertoldo (scienze sociali) e Remo Ronchitelli (sociologia) per il supporto informativo che riguarderà in particolare open-source, decrescita e beni comuni.
Notizie sul territorio
Il Comune di Laghi, collocato a Nord della provincia di Vicenza, ha una superficie di 22.22 Kmq. ; il capoluogo si trova ad una altezza di circa m. 550 s.l.m. mentre sul monte Maggio (il punto più alto) essa raggiunge m. 1851 s.l.m.; Confina con i Comuni di Folgaria e Terragnolo (TN), Arsiero, Posina e Lastebasse (VI). Il centro dista Km. 9 dal Comune di Arsiero (primo centro abitato nelle vicinanze) e Km. 50 da Vicenza. Nel territorio comunale esistono attualmente varie contrade: Molini, Vanzi, Lorenzi, Tretti, Menara, Peterlini, Lunardelli, Marogne, Galgara, Roteche, Berta, Cruzzi, Bragioli, Silvestri, Zanconi, Ossati, Chezzi, Laita e Sabbioni, per un totale di 18 piccole comunità indipendenti. Elemento caratterizzante del paesaggio sono i due laghetti immersi nel verde e incastonati come due gemme nella valle del torrente Zara a ridosso del centro abitato. Paese di confine fino al primo conflitto mondiale, ha visto l’inarrestabile calo della popolazione, emigrata nel primo dopoguerra verso i paesi dell’emisfero australe (Australia, Argentina, Sud Africa …) e nel secondo dopoguerra verso i poli industriali e artigianali dell’Alto Vicentino, portando i residenti dalle mille unità dell'inizio del novecento a 152 abitanti (31.12.1996). La popolazione attuale è di 133 abitanti (04 dicembre 2000) ed è quindi il paese meno popolato di tutta la Regione del Veneto. Costruzione storico-architettoniche di interesse artistico: Chiesa Parrocchiale dedicata a San Barnaba (sec. XVIII); Chiesa di San Valentino sull'altopiano di Cavallaro in contrà Ossati (1700); Croce di Monte Maggio (m. 1852 s.l.m.) sul sentiero europeo "E5. Ex Cimitero Militare Austriaco in contrà Molini. Sul suo territorio sono situate quattro malghe: Malga Coston, Malga Campoluzzo Inferiore (Ajetto), Malga Campoluzzo di Mezzo e Malga Campoluzzo Superiore. Lungo il confine occidentale passa il sentiero Europeo “E5” Lago di Costanza-Mare Adriatico.
Le borgate (contrà)
Al capoluogo Laghi si aggiungono numerose piccole borgatelle, le cosiddette contrade (contrà) tipiche di tutto l'alto vicentino. Si tratta di minuscoli villaggi spesso costituiti da una manciata di edifici oggi in gran parte disabitati. Attorno a Laghi si elencano quindi
- Tretti,
- Menara,
- Peterlini,
- Lunardelli,
- Marogne,
- Roteche,
- Galgara.
Più a nord sorgono
- Lorenzi,
- Molini (uno degli agglomerati più consistenti) e
- Vanzi.
Ad ovest, nei pressi della località Cavallaro, si contano
- Berta,
- Cruzzi,
- Bragioli,
- Sella,
- Silvestri,
- Zanconi,
- Chezzi e
- Laita.
Cenni storici
Laghi abitato originariamente da popolazione di origine germanica giunte nel XIV secolo, deve la sua superficie territoriale all’unione ottocentesca del Comune medesimo con il Comune di Cavallaro. Rimangono nei toponimi tracce consistenti dell'impianto tedesco (come ad esempio le località Gamonda, Roteche, Laita, Groba, Trenca, Binchele, Dunfe,...) come pure dei cognomi (Mogentale, Brunello, Peterlin, Rader, Leder,...) e in alcuni vocaboli del dialetto locale (finco, ripa, greppia, persego, trincare...). Con leggende di banditi provenienti da Isola della Scala (VR) e di "pignate" di marenghi d'oro ritrovate nei pressi del capitello della Cenega trascorrono i secoli, passano le dominazioni dei Conti Velo, degli Scaligeri, dei Visconti, dei Veneziani, finiscono le guerre napoleoniche e arriva il primo conflitto mondiale. L'Esercito italiano si ritira da Laghi a seguito della "Mai Expedition" austriaca del 1916 con la quale viene conquistata anche la cima del Monte Majo (gli italiani sono costretti a costruire la strada delle gallerie del Pasubio). La popolazione viene sfollata verso i paesi della pianura vicentina perdendo le misere risorse guadagnate con anni di fatica nella dura vita di montagna.