Crisi01
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Versione delle 10:02, 9 apr 2018
Su Facebook, pagina di Stefano Sylos Labini
Oronzo Turi
I soldi ci sono l'Italia ha ancora una liquidità enorme malgrado 10 anni di austerità,
distruzione di imprese, di liquidità e di esportazione di capitali ancora con il solo circolante o con i soldi della spesa corrente pubblica e privata che arriva a operai ed impiegati si può attivare un piano di investimenti dieci volte maggiore a zero interessi per artigiani e piccole imprese (da 900 miliardi se ne possono attivare 9000 e dai 300 miliardi della casa depositi e prestiti attivarne 3000) ed avviando una
moneta parallela si possono avere nel contempo anche i capitali per un piano di
ristrutturazione del debito pubblico all'interno di un programma di gestione del commercio del made in Italy all'estero (non pagando più gli interessi per 10 15 anni sul debito pubblico) abbassare drasticamente le tasse su imprese e cittadini.
Stefano Sylos Labini
I soldi ci sono pure ma non stanno dove dovrebbero stare
Oronzo Turi
I soldi sono tanti e stanno nelle banche, se come cittadini organizzati garantiamo che gli investimenti nella produzione locale non andranno persi si può facilente riattivare lo sviluppo. Tale obiettivo si potrebbe raggiungere attraverso un patto di reciproco aiuto tra Banche cooperative del territorio e Cittadini (consumatori+Lavoratori +Commercianti + imprenditori e produttori in genere), per un programma appunto di reciproco aiuto basato su vantaggi per tutti, da un simile programma potrebbe scaturire la possibilità di garantire i costi fissi alle banche (sicurezza nel ritorno dei crediti e interessi) fidelizzazione dei consumatori ai commercianti locali con aumento di giro d'affari e di introiti e con piccoli risparmi sulle tasse per i commercianti, sconti sui prezzi per i consumatori aumento del consumo di prodotti locali aumento degli introiti per i consumatori locali e più persone troverebbero lavoro incremento dei redditi e dei consumi riattivando in tal modo un processo produttivo e espansione dei consumi e la ripresa di tutta l'attività economica.
Remo Ronchitelli
Quanto propone Oronzo Turi è un ciclo economico basato sul territorio che reinveste sul territorio. Questa è veramente una proposta innovativa che parte da un modello economico innovativo che modifica l'assetto politico istituzionale. Questo tipo di ciclo economico richiede una struttura politico istituzionale basata sul territorio quale potrebbe essere una regione autonoma che serva a questo tipo di sviluppo. La svolta "nazionalista" di Salvini va esattamente nella direzione contraria. Le elezioni hanno sancito una spaccatura netta tra Sud e Nord con il Sud ai 5S ed il Nord alla destra affarista. Metterli assieme è impossibile. Serve una terza via come quella proposta da Oronzo Turi.
Oronzo Turi
Ti ringrazio Remo, basterebbe che si inizi una campagna di informazione che da questo sistema e da questa crisi si esce attraverso il LOCALE, BASANDOSI SOLO SULLE PROPRIE FORZE DI CITTADINI ORGANIZZATI e attraverso l'emissione della moneta legale e della moneta locale direttamente da parte dei cittadini organizzati SE SI INIZIASSE UN TALE BATTAGGE PUBLICITARIO IL SISTEMA ATTUALE CROLLEREBBE E VERREBBE SOSTITUITO.
Su Messenger
Oronzo
Grazie dell'amicizia Remo Non so se conosci il nostro progetto di moneta Locale sovrana con il quale sistema si può ricostruire il tessuto produttivo partendo dalla periferia.
Remo
Grazie lo studierò. Questo invece è il mio post sullo sviluppo locale in Sardegna: https://www.ortosociale.org/wiki/index.php?title=SistemaSardegna
Oronzo
Interessante anche se non viene affrotnate il nodo della redditività a livelo micro dell'rtigiano agricoltore e piccola impresa che è appunto ciò che vogliamo realizzare con il nsotro progetto; ecco un filmato che ciarisce alcuni pasaggi per realizzare ciò
Una volta ce si risolve queto problema allora si può affrontare senza problemi la reindustrializzazione di tipo piccole imprese e artigianato il rilancio dell'agricoltura e di tutti gli altri settori.
Remo
Esatto. Il nodo della redditività a livello micro dell'artigiano agricoltore e piccola impresa è il motore del processo. Questo manca nel mio progetto ed è invece presente nel tuo. Perciò sono complementari. Ci sentiamo.
Oronzo
Certo. si potrebbe partire dal "salvare" le banche cooperative dal tentativo di venderle facendole divenire banche dei cittadini e dei territori a cui abbinare società di mutuo soccorso che gestiscano la seconda moneta locale che potrebbe essere sempre Euro emessa da una IMEL E CHE NON POSSA CIRCOLARE FUORI DEL TERRITORIO
Remo
Interessante, agisci politicamente sul nesso precedente tra territorio e sistema bancario In Veneto erano diffuse le Casse Peota che facevano prestiti sulla fiducia ai soci
Oronzo
TRA L'ALTRO C'è L'ARTICOLO 117 DELA COSTITUZIONE che stabilisce che sulle banche cooperative e banche piccole regionali l'organo competente a legifereare è la regione e non il parlamento nazionale, si potrebbe presentare unaproposta di legge in regione
per sanare la situazione di carenza normativa.
Remo
Perfetto. Art.117 della Costituzione e forte Autonomia Regionale.
Oronzo
ma senza andare in angolo per l'accusa di aiuti di stato ma promuovere accordo tra cittadini riuniti e banca cooperativa che con una serie di contratti o convenzioni abbassano i costi ed insieme garantiscono e i crediti e la redditività della banca mentre vincolano gli investimenti al territorio ecc. Abbiamo già preparato con un ex direttore di banca d'Itlaia regionale, un bussiness plan su come rendere appunto sicura una banca cooperativa La cosa migliare sarebbe affrontare la reindustrializzazione artigiana e di piccole imprese attraverso un discorso di Economia Circolare. Allegato: Un Manifesto per l'Economia Circolare
Remo
Ok siamo sulla stessa linea di pensiero. Un sociologo del Veneto ha fatto inchieste su artigiani piccole imprese e caseifici nel Veneto che confermano. 😀
Oronzo
Il problema è che non si riesce a divulgare queste idee e formare un raggruppamento di produttori commercianti e lavoratori consumatori che avvii il sistema di aiuto reciproco.
Remo
Esatto. L'ho notato anch'io. Per divulgare questo tipo di idee serve un esempio, un prototipo. Gli esempi sono tutti regionali come Alto Adige, Trentino, Marche, Toscana, Val D'Aosta. Sono tutti diversi. Bisognerebbe costruire un prototipo, nel Veneto o in Sardegna. Comunico questa chat con i link che mi hai mandato ai miei amici Oreste Magni e Luigi Dell'Arena dello Ecoistituto della Valle del Ticino. Sostengono l'economia circolare.
Oronzo
A me va bene coinvolgere sia il veneto che la sardegna, vi passo i progetti di prototipi mano a mano che riusciamo a metterli in piedi. Per quanto riguarda il Veneto esistono ancora delle casse Peota o Mutuo soccorso?
Remo
Poche
Oronzo
Vediamo se riusciamo a lanciare queste idee.
Remo
Va fatto perchè le altre proposte sono soluzioni già fallite. Le soluzioni proposte in varie salse sono inasprimento della burocrazia e del controllo centralizzato o meccanismo di mercato a livello metafisico.
Oronzo
Non so se te l'ho già detto, Ora stiamo anche lavorando ad un prototipo tarato su mille abitanti per rendere autosufficieni le citta per verdura ed ortaggi.
Remo Ottimo. A Padova dal 2015 è stato approvato in Comune il progetto di Parco Agropaesaggistico Metropolitano per dare anche autonomia alimentare. Ma è fermo come attuazione. La nuova giunta sta tentando di rilasciarlo. Vedi sul mio sito ortosociale.org