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Indice

Anarchismo pratico: mutualismo paritario, potere di mercato e stato fallace∗

di Yochai Benkler, Harvard University, Cambridge, MA, USA.
∗Questo articolo è parte di un numero speciale del Giugno 2013 di "Politics & Society" intitolato "Utopie Reali". I lavori furono originariamente presentati al convegno annuale del 2012 della American Sociological Association tenutasi a Denver, Colorado. Il tema della conferenza era "Utopie reali: progetti di emancipazione, disegni di istituzioni, futuri possibili." Per favore, guardate l'introduzione a questo numero per ulteriori dettagli.

Glossario (a cura di Ortosociale)

Necessario per definire il significato delle traduzioni di vari termini chiave fatte da Ortosociale.

  • Anarchia Funzionante: vedi qui sotto Working Anarchy.
  • Anarchismo pratico: un lavoro produttivo di beni, di servizi e di beni comuni, che non si basa sul potere statale, non viene eseguito attraverso una regolazione diretta o gerarchica, non ha pretese di proprietà appoggiate dallo stato.
  • CBPP (Commons Based Peer Production): Produzione Paritaria (Peer Production), vedi sotto, basata sui beni comuni. Useremo l'acronimo CBPP al posto di Produzione Paritaria Basata su Beni Comuni. Ecco la definizione di beni comuni da "La ricchezza della rete" di Yochai Benkler, pag.76-77:"L’espressione «beni comuni» si riferisce a una particolare forma istituzionale di strutturare i diritti ad accedere, usare e controllare le risorse. È il contrario di «proprietà» in questo senso: nel caso della proprietà, la legge dà a una persona particolare l’autorità di decidere come saranno usate le risorse. Questa persona può venderle o regalarle più o meno a suo piacimento... Ci sono molte altre cose che non possiamo fare con la proprietà, come per esempio edificare su una palude. Tuttavia la caratteristica cruciale della proprietà come fondamento istituzionale del mercato resta la drastica e sistematica asimmetria nell’allocazione di potere che decide sull’utilizzo di una risorsa. Questa asimmetria crea un «proprietario» che può decidere cosa fare e con chi. Sappiamo che bisogna effettuare delle transazioni – affitto, acquisto e così via – se vogliamo destinare la risorsa a un altro uso. Al contrario, la caratteristica saliente dei beni comuni è che nessuna singola persona ha il controllo esclusivo sull’uso della risorsa in questione. I beni comuni sono a disposizione di tutti coloro che (in modo più o meno definito) rientrano in un dato gruppo di persone, in base a regole che possono andare dal «tutto è permesso» a chiare e articolate norme formali.""
  • FOSS Free Open Source Software: è il Software (programmi per computer) di cui è disponibile la versione scritta del codice sorgente (in pratica il lavoro leggibile del programmatore che ha scrittoto il software). Questo software inoltre è free cioè gratuito.
  • Mutualismo Paritario: cooperazione volta al reciproco vantaggio eseguita in condizioni di uguaglianza e parità. Equivale a "Anarchismo Pratico".
  • Paritario: relazione tra pari, non gerarchica. (nell'articolo in inglese "peer")
  • Potere di mercato: la capacità delle imprese che agiscono nel mercato con l'obiettivo del profitto di determinare le condizioni di lavoro e di vita di enormi masse di cittadini.
  • "Power" si può tradurre sia come potere che come potenza. Normalmente come potere si intende il potere coercitivo, o distributivo, per cui il potere che uno acquisisce va a scapito di chi subisce questo potere. Esempio: il potere di un esercito su una popolazione conquistata. Ma si può anche intendere come potere collettivo, nel senso di un potere che giova a tutti coloro che contribuiscono a crearlo. Esempio: il potere di un gruppo famigliare che organizza una festa collettiva. In questo secondo senso sarebbe più esatto il termine "potenza" che ha generalmente una accezione più positiva di "potere". Nel testo l'oscillazione tra i due significati è spesso ambigua.
  • Produzione Paritaria: produzione di beni e servizi basata e realizzata su relazioni paritarie, fondata sul consenso e la condivisione degli obiettivi. (nell'articolo in inglese "Peer Production"). Tradotta ne "La ricchezza della rete" di Yochai Benkler, cui si rimanda, come "produzione orizzontale" o "produzione sociale". Ecco la definizione di Yochai Benkler, pag.79-80, "Il termine "peer production" o produzione orizzontale [Ortosociale l'ha tradotto come "produzione paritaria"] si riferisce a un sottoinsieme delle pratiche di produzione basate sui beni comuni. Si riferisce ai sistemi di produzione che dipendono dall’azione individuale autodeterminata e decentrata, piuttosto che gerarchicamente assegnata. La «centralizzazione» è una particolare risposta al problema di come fare in modo che i comportamenti di molti agenti individuali prendano coerenza secondo un preciso schema oppure conseguano un risultato efficace. La sua prerogativa principale è la separazione dei luoghi di attività da quelli in cui si concentra l’autorità decisionale. Le autorità governative, i dirigenti aziendali, gli insegnanti in una classe occupano tutti un contesto in cui si scontrano molteplici volontà di azione, e di conseguenza selezionano e riducono il numero di persone alla cui volontà è concesso di condizionare le azioni di altri. La parola «decentralizzazione» descrive invece le condizioni alle quali le azioni di molti individui diventano coerenti ed efficaci, malgrado il fatto che non dipendono dalla riduzione del numero di persone la cui volontà conta nel dirigere l’azione effettiva. Negli ultimi vent’anni una vasta letteratura, esemplificata dal lavoro di Charles Sabel, si è concentrata sui tentativi di superare la rigida struttura piramidale delle aziende decentralizzando formazione, progettazione ed esecuzione delle funzioni aziendali, per metterle nelle mani di singoli dipendenti o di team. Comunque la forma più pervasiva di «decentralizzazione» è il mercato ideale della concorrenza perfetta, in cui ogni agente individuale agisce in accordo con la sua volontà. Coerenza ed efficacia emergono perché gli individui segnalano i propri desideri e pianificano il proprio comportamento, non in cooperazione con gli altri, ma coordinandosi con gli altri attraverso il sistema dei prezzi. Oggi vediamo emergere pratiche di azione collettiva più efficaci, che sono decentrate, ma che non sono fondate sul sistema dei prezzi né tanto meno su una struttura gerarchica di coordinamento... Questo tipo di produzione di informazione, fatta da agenti che operano secondo modelli non proprietari e decentrati, non è del tutto nuova. La scienza è costruita da molte persone che collaborano in modo incrementale – che non operano sulla base di segnali di mercato e che non ricevono ordini militari da un capo – decidendo in indipendenza l’oggetto delle loro ricerche e condividendo il frutto delle loro collaborazioni. È così che la scienza viene creata. Quello che osserviamo è che nell’economia in rete aumenta vertiginosamente l’importanza dell’informazione prodotta in questo modo cooperativo. [Nota di Ortosociale: l'enfasi è nostra]"
  • "rough consensus and running code" è la definizione dei processi decisionali all'interno dei gruppi di lavoro di IETF. E' un modello di governance molto diffuso e di successo nella CBPP. La traduzione "consenso non completo e programmi funzionanti" non rende lo spirito dei processi decisionali dei working group di IETF (Internet Engineering Task Force). Il "consenso incompleto" è molto di più di una maggioranza del 51% e sicuramente di meno di un consenso al 99%. Va inteso come "lo spirito prevalente e consapevole dell'opinione del gruppo". Il "rough consensus" (consenso imperfetto) va sempre appaiato con il "running code" (programmi funzionanti), nel senso che a volte è il "rough consensus" che genera il "running code", a volte viceversa.
  • Stato fallace: l'incapacità dello stato di realizzare i suoi obiettivi proclamati di: sicurezza per i cittadini, lavoro, salute, istruzione, rappresentanza politica.
  • Working Anarchy: appare spesso nel testo inglese per indicare le attività (alcune delle quali sono grandi successi come Linux o GNU o Wikipedia o IETF, alcune altre sono tentativi non completamente riusciti, altre ancora hanno difficoltà ad affermarsi). Ortosociale ha tradotto il termine come "Anarchia Funzionante". Funzionante ha un doppio significato, esprimendo sia il fatto che si tratta di principi generali ("anarchici") operativi nella concreta realtà sociale produttiva; sia il fatto che molti di essi hanno successo.
Sintesi

L'articolo considera diverse anarchie funzionanti in ambiente di rete, e valuta se esse offrano un modello per migliorare le persistenti imperfezioni dei mercati e degli Stati. Esploro se questi sforzi di mutualismo paritario offrono realmente una gamma di capacità sufficiente per presentare un significativo grado di libertà a coloro che si affidano alle funzionalità che offre e se queste pratiche, nella realtà, rimangono sufficientemente non gerarchiche da offrire uno spazio significativo di interazioni non coercitive. Le utopie reali che osservo qui non sono perfette in entrambe le dimensioni. Internamente, gerarchia e potere riappaiono, in qualche misura e in alcuni progetti, anche se sono completamente diversi dalla gerarchia del governo o delle organizzazioni aziendali. Esternamente, ci sono alcuni spettacolari successi, alcuni fallimenti nel crescere con successo, e molti successi ambigui. Nel complesso l'esperienza attuale non supporta né trionfalismo né disfattismo nel progetto utopico. I modelli paritari funzionano e forniscono un grado di libertà grazie alle capacità che forniscono. Ma non c'è alcun percorso inesorabile in direzione di una maggiore libertà attraverso la collaborazione volontaria aperta. C'è una buon dose di incertezza e di improvvisazione. L'ultima parte dell'articolo suggerisce una teoria della libertà che sostiene l'importanza di anche questi sistemi paritari, ovviamente imperfetti e ancora con una copertura incompleta delle necessarie possibilità umane, e spiega perché l'espansione del dominio del mutualismo migliora la libertà e il benessere in condizioni di persistente imperfezione del mercato e di uno stato inevitabilmente fallace. Il mutualismo paritario non deve essere perfetto; ha bisogno semplicemente di offrire una nuova dimensione o una sufficiente diversità in come esso crea nuove istanze di funzionalità e trasmette potenza per offrire a noi, che abitiamo i sistemi che questi sistemi paritari perturbano, un grado di libertà.

Parole chiave

Tecnologia dell'informazione, produzione paritaria, open source, mutualismo "La differenza più significativa tra il pensiero politico all'interno dei digirati (la comunità in rete, derivato da "digital" e "literati") e di fuori di esso è che nella società in rete, l'anarchismo (o più correttamente, l'individualismo anti-possessivo) è una filosofia politica praticabile." Eben Moglen, "Anarchismo trionfante: Software libero e la morte del diritto d'autore," First Monday (agosto 1999).

Introduzione

La CBPP ha giocato un grande ruolo nella costruzione dell'ambiente di rete, della cultura di rete e dell'ordine sociale in rete. Pratiche non proprietarie, volontaristiche, auto-organizzate spiegano la definizione degli standard di Internet stessa, lo sviluppo di alcune delle utility software fondamentali per far funzionare il Web, così come, sempre più, i sistemi operativi di server, smartphone e embedded computing; software di impresa; sistemi di gestione dei contenuti e anche software statistico si basano su software libero e open source. L'infrastruttura di base per il nostro "stato delle conoscenze" sinteticamente trasmesso, l'enciclopedia della nostra era, è qualche combinazione di Wikipedia e della ricerca su Google, essa stessa un amalgama di informazione prodotta da entrambi i modelli tradizionali e da modelli nuovi, distribuiti, non proprietari, di cooperazione. Nel corso del primo decennio del XXI secolo, la CBPP è passata dall'essere ignorata, attraverso l'essere deriso, temuto e considerato come un'eccezione o un capriccio intellettuale, per diventare finalmente una parte normale e indispensabile della vita. L'esperienza degli ultimi due decenni con modelli paritari in rete modera un dubbio e solleva due questioni principali. Il dubbio alleviato riguarda la fattibilità di una cooperazione su vasta scala, sostenuta in assenza di proprietà o di gerarchia. L'esperienza dell'ultimo decennio offre una notevole prova di esistenza che la cooperazione non proprietaria volontaristica può creare beni la cui produzione si pensava richiedesse uno stato gerarchico o una tradizionale organizzazione aziendale, ancorata nel controllo proprietario delle risorse necessarie alla, e dei prodotti della, azione umana. Invece, ora abbiamo una vasta esperienza di mutualismo paritario di successo: una collaborazione volontaria, quella tra i cooperatori, che non dipende da un controllo proprietario esclusivo o da relazioni di comando e in molti casi nemmeno come difesa comune dei cooperatori contro coloro che non vi partecipano. L'effettiva realizzabilità osservata e la sostenibilità di tali pratiche, a sua volta, generano due domande fondamentali. In primo luogo, c'è la domanda interna se questi modelli possano sostenere il loro modello non gerarchico, non coercitivo una volta cresciuti e maturati o se riemergono in queste associazioni i rapporti di potere in generale e in particolare se riemerge un potere sistematicamente istituzionalizzato: gerarchia, proprietà o entrambi. La seconda domanda è se quelle pratiche che vediamo prevedono un percorso di sostanziale espansione dei domini di vita che si possono vivere in associazione volontaristica, piuttosto che all'interno delle strettoie dello stato e dei sistemi gerarchici. In altre parole, le associazioni mutualistiche offrono abbastanza spazio di soluzione per una gamma sufficiente delle funzionalità che si richiedono per la crescita umana, per fornire un significativo modello alternativo allo stato e al mercato coprendo una gamma significativa di bisogni umani e di attività? La proposta di "reale utopia" delineata da queste domande è che noi provvederemo per noi stessi una notevole gamma delle funzionalità richieste come esseri umani attraverso la produzione paritaria o le associazioni mutualistiche volontarie e così facendo allenteremo il potere che gli Stati e le imprese corporate esercitano nella società attraverso il loro potere su queste funzionalità di base. Che si tratti di piattaforme tecnologiche — come reti Wi-Fi o reti cloud create dall'utente o reti di protezione della privacy; che riguardi il rispetto degli obiettivi di sviluppo, come libri di testo aperti o lo sviluppo di semi open source; oppure che si tratti di trasparenza e controllo del governo stesso, come i tentativi distribuiti di monitoraggio da parte dei cittadini. Queste pratiche idealmente produrrebbe quattro effetti. In primo luogo, offrono ai loro partecipanti un pezzo di vita vissuto realmente in cooperazione volontaria con gli altri. In secondo luogo, possono fornire a tutti un grado di libertà in un sistema altrimenti occupato da funzionalità basate sullo stato e sulla proprietà; i modelli paritari normalmente non forniscono questi altri sistemi, ma offrono una dimensione lungo la quale, almeno per queste funzionalità e le loro dipendenze, non siamo completamente soggetti al potere trasmesso tramite controllo diretto dello stato o del sistema di proprietà. In terzo luogo, essi forniscono un contesto per lo sviluppo della virtù; o lo sviluppo di una pratica cooperativa umana, per noi stessi e con gli altri. E quarto, forniscono un modo nuovo di immaginare chi siamo, e chi possiamo essere; un cluster di pratiche che ci permettono di sperimentare e osservare noi stessi come esseri cooperativi, capaci di aiuto reciproco, amicizia e generosità, piuttosto che come le creature che cercano il loro utile, interessate a sè stesse, che hanno occupato gran parte del nostro immaginario da Hobbes ai modelli neoclassici la cui visione angusta governa gran parte della nostra vita. La teoria della libertà umana, che sta sotto questa proposta di fondo è che siamo tutti situati in sistemi imperfetti di vincoli e di possibilità — sistemi che ci permettono di esercitare il nostro potere sugli altri — ma per la maggior parte delle persone, la maggior parte del tempo, sistemi che trasmettono il potere degli altri in modo da vincolare la nostra libertà. Non non c'è nessuna perfetta istituzionalizzazione ottimale della libertà. Né libero mercati né perfetto stato liberale, nessuna situazione ideale di dialogo né un perfetto spirito di comunità può promettere un livello ottimale di libertà per gli esseri che esistono e che possono solo agire ed essere, come noi agiamo e siamo, all'interno di sistemi multipli che vincolano la nostra libertà,anche se essi ci permettono di definire e perseguire il nostro progetto di vita. Per gli esseri come noi siamo, non è un sistema ottimo di libertà, ma piuttosto la ridondanza di molteplici vie per percepire il mondo, sviluppare principi, preferenze, politiche, perseguire azioni e ottenere risultati che ci forniscano più o meno gradi di libertà. Perché le pratiche di produzione paritaria e le associazioni mutualistiche funzionanti operano in modi che sono ortogonali sia ai sistemi basati sul capitale sia a quelli basati sullo stato, essi offrono una nuova dimensione di sistemi disponibili. Non è necessariamente il vantaggio intrinseco di questi sistemi di essere istanze di libere associazioni che è critico; è la discontinuità tra questi sistemi e quelli che hanno tipizzato l'economia industriale — lo stato, le aziende e il sociale tradizionale. Il contributo decisivo di questi sistemi cooperativi è il fatto che offrono un grado di libertà, nel senso ingegneristico, nella progettazione di sistemi umani. La prima parte prenderà in considerazione diverse anarchie funzionanti o in via di sviluppo. Per ognuna di queste, esploro le due questioni: l'interno — sta riemergendo la gerarchia? e l'esterno — è il dominio coperto da questa pratica abbastanza significativo per offrire un grado di libertà a coloro che si affidano alle funzionalità offerte? Le utopie reali che osservo qui non sono perfette in alcuna delle due dimensioni. Internamente, la gerarchia e il potere riappaiono, in qualche misura e in alcuni progetti, anche se sono abbastanza diversi dalla gerarchia del governo o della organizzazione aziendale. Esternamente, ci sono alcuni successi spettacolari, alcuni fallimenti nel crescere e molti successi ambigui. Nel complesso l'esperienza presente non supporta né trionfalismo né disfattismo nel progetto utopico. Modelli di lavoro paritario funzionano e forniscono un grado di libertà nelle capacità che forniscono. Ma non c'è alcun percorso inesorabile in direzione di una maggiore libertà attraverso la collaborazione volontaria aperta. C'è una buon dose di incertezza e di improvvisazione. L'ultima parte dell'articolo suggerisce una teoria della libertà che sostiene l'importanza di anche questi sistemi paritari, ovviamente imperfetti e ancora con una copertura incompleta delle necessarie possibilità umane, e spiega perché vale la pena di continuare a costruire un maggior numero di successi spettacolari o moderati e tentare di colonizzare quanto più possibile il nostro mondo con le modalità mutualistiche della organizzazione sociale. Il mutualismo paritario non deve essere perfetto; ha bisogno semplicemente di offrire una nuova dimensione o una sufficiente diversità in come esso crea nuove istanze di funzionalità e trasmette potenza per offrire a noi, che abitiamo i sistemi che questi sistemi paritari perturbano, un grado di libertà.

Anarchie funzionanti

La caratteristica che definisce i sistemi paritari è il loro volontarismo; in particolare, l'assenza di potere coercitivo fondato in una relazione di delega dallo stato e sostenuto dall'idea socialmente condivisa di proprietà esclusiva. Sistemi basati sulla proprietà spesso si mostrano come un comportamento sostanzialmente volontario, ma sono in realtà basati su una delega del monopolio statale dell'uso della violenza asserito come legittimo e ampiamente rinforzato dalle opinioni socialmente diffuse di adeguate relazioni circa tale delega e autorizzazione (all'uso considerato legittimo della violenza). Dove il controllo di una risorsa dipende unicamente sul proprio potere di mantenerne il possesso, o dalla buona volontà e dalla cooperazione dei vicini, si tratta di possesso (controllo di una risorsa), non di proprietà. La caratteristica che definisce la proprietà è che essa sfrutta il potere dello stato di sostenere le decisioni del "proprietario" per quanto riguarda le risorse, anche quando in pratica la proprietà è rispettata grazie ad una convenzione sociale che solo raramente richiede interventi delegati al potere dello stato. Come "stato", intendo con Max Weber il monopolio dell'uso legittimo della forza, dove "legittimo" ha lo stesso significato che avrebbe nel positivismo giuridico: un fatto sociologico sul mondo, che stabilisce che osservatori competenti vedono questa violenza come "legittima", piuttosto che basato su una pretesa sostanziale di legittimità fondata su una moralità di concetto piuttosto che di fatto sociale. Osservatori pertinenti includerebbe un set di base di élite importanti (il cui giudizio collettivo è abitualmente persuasiva alla maggioranza significativa della popolazione) e una maggioranza di coloro che vivono sotto il potere dello stato. Per "anarchia funzionante" allora, o mutualismo, intendo le associazioni volontaristiche che non dipendono dalla potenza diretta o delegata dello stato e in particolare non dipendono dalla delega della forza legittima che assume una forma proprietaria ed è sostenuta da opinioni sociali condivise su come uno rispetta o si conforma alle pretese di proprietà di un altro.

I casi esemplari: Architettura di Internet, FOSS e Wikipedia

Per rendere l'esame meno astratto, descriverò la versione ideale della possibilità di reti paritarie ben funzionanti che siano volontaristiche, non coercitive, non gerarchiche e altresì produttive in domini che prima si pensava richiedessero, per funzionare, i governi e le imprese che operano con un chiaro (a) controllo proprietario, sostenuto dalla (b) forza coercitiva dello stato che (c) afferma la sua propria legittimità.

Internet Governance: Internet Engineering Task Force

I primi oggetti del termine "anarchia" come modello di lavoro in riferimento a Internet furono le sue proprie strutture di governance. Nel 1990 Dan Lynch ha descritto la Internet Activities Board per il la rivista dal nome fascinoso The Local Area Network Magazine:

  • "Il sistema è progettato in modo non non c'è nessun nodo di livello superiore. É una anarchia di progetto. Che ti dà alcuni problemi a livello operativo. Noi non siamo organizzati come una corporation. Siamo soli 12 ragazzi. Nessuno ci ha eletto. Noi ci siamo eletti. Nessuno ci deve obbedire. È pulito. Non siamo investiti di alcuna autorità formale. In questo sta una grande forza, veramente. Noi ci riusciamo, davvero." (Nota 1)

"Anarchia" come viene qui utilizzato include diversi componenti. In primo luogo, una mancanza di base all'accreditamento formale. In secondo luogo, la mancanza di potere formale sostenuto da alcun tipo di sanzione. Terzo, come effetto il successo nel mondo a guidare il comportamento degli altri e fissare standard e norme d'azione. E infine, che la mancanza di formalità — e la dipendenza dalla cooperazione volontaria e continua di tutti coloro che seguono lo standard — è la fonte della forza di questo tipo di approccio. Due anni più tardi, Carl Malamud raccolse il tema in un pezzo di opinione in Internetworking. Malamud apre con la dichiarazione, "La Internet Engineering Task Force ha una gloriosa storia di anarchia". Osservando la rapida crescita dell'IETF fino, all'epoca, a 600 membri, Malamud si chiede "Come preservare ancora l'anarchia positiva e l'impulso creativo dello IETF mantenendo il gruppo aperto a tutti? " (Nota 2). In quella stessa estate, David Clark notoriamente fornì l'ormai iconica autodescrizione dell'IETF: "respingiamo:re, presidenti e voto. Noi crediamo in: duro consenso e in programmi che girano" (Nota 3). Dal 1995, Wired aveva già una storia dettagliata sotto il titolo "Come l'Anarchia Funziona: le riprese con i Maestri del Metaverso, lo Internet Engineering Task Force." (Nota 4). Alcune caratteristiche dell'IETF contribuiscono a far capire come una anarchia possa funzionare. Non aveva alcuna autorità formale; le sue decisioni non erano sostenute da qualsiasi forza, legittimo o non; e non potevano essere applicate se non mediante l'adeguamento volontario di qualsiasi operatore di rete che voleva connettersi con qualunque altro che analogamente si adeguava volontariamente. Chiunque poteva entrare in IETF . I partecipanti non dovevano fornire credenziali di stato né rivendicazioni di diritti proprietari; né c'era alcun meccanismo che permettesse di convertire queste forme di accreditamento in una richiesta di, o in una influenza sopra, le decisioni collettive. È moderatamente interessante che 600 persone possano autogovernarsi senza alcuna fonte di potere formale, burocratico o proprietario. È molto più interessante che questo modello abbia governato un pubblico bene, Internet, che è la più important nuova infrastruttura globale sviluppata in mezzo secolo. A partire dal 2012, il sito Web dell'IETF dichiara:

  • Partecipare all'impegno dello IETF
    • IETF non è un'organizzazione di appartenenza (senza carte, senza debiti, strette di mano segrete :)
    • IETF è una grande comunità aperta internazionale di progettisti di rete, operatori, venditori e ricercatori interessati con l'evoluzione dell'architettura Internet e il buon funzionamento di Internet. È aperto a qualsiasi individuo interessato.
    • Il lavoro tecnico effettivo dello IETF è fatto nei suoi gruppi di lavoro. Per diventare un partecipante in IETF, basta diventare attivo in uno o più gruppi di lavoro chiedendo di essere aggiunto alla mailing list dei WG (Working Group).

Ci sono stati alcuni rari studi su IETF come processo sociale di organizzazione. (Nota 5) Durante la sua esistenza, sembra che lo IETF abbia in gran parte conservato la sua forma volontaristica, non gerarchica. In questo fornisce l'istanza originale e iniziale della Produzione Paritaria basata su Beni Comuni, CBPP. É facile immaginare tuttavia che non tutte le organizzazioni che definiscono gli standard che governano il modo in cui Internet è strutturato vadano come lo IETF. Il World Wide Web Consortium (W3C) è un'organizzazione formale. In linea di principio, il W3C è ancora "anarchico" nel senso che tecnicamente non è strutturato in un corpo unitario (incorporated come una corporazione del business), ma funziona sotto un accordo operativo tra tre istituti di ricerca negli Stati Uniti, in Europa, e in Giappone. L'iscrizione è aperta a qualsiasi organizzazione o individuo, con costo di iscrizione proporzionale alla dimensione dell'organizzazione. I gruppi di lavoro tecnico, dove le norme sono effettivamente sviluppate e inpostate, funzionano ancora sul modello IETF. La appartenenza o la quota di contribuzione non si traducono in questi gruppi in ulteriore potere sopra gli standard. Essi offrono comunque un posto a tavola. In confronto ad un corpo di impostazione di standard, nazionale o internazionale, il W3C non è certo un'impresa basata sullo stato. In confronto alla produzione di standard industriali, o alla produzione di standard de facto di mercato, il W3C non trasmette potere proprietario o organizzativo tramite standard largamente adottati che definiscono lo spazio di progettazione delle applicazioni che devono interagire con lo standard. Comunque, perché l'adesione è costosa e fornisce un posto a tavola, il W3C offre alcune opportunità di tradurre la proprietà in potere sullo standard e in questo senso è ulteriormente spostato verso il mercato lungo l'asse "non proprietario/mercato" rispetto a IETF. La principale caratteristica interna che lo distingue da IETF e dalle organizzazioni di costruzione di standard più basate sul mercato è che è costruito su una leadership carismatica: esso deriva la sua autorità iniziale e la sua funzione di coordinamento, come pure la sua resistenza alle influenze esterne, in larga misura dalla leadership carismatica del suo fondatore, Tim Berners Lee, che afferma la sua autorità sia come iniziatore del Web sia dalla sua insistenza, a differenza di altri, nel non incassare il suo investimento, ma piuttosto nel tradurre il suo ruolo nella storia delle origini in autorità morale e nella leadership derivante dal ruolo di amministrazione nel W3C. Lo Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN) è un terzo modello, distinto, di governance di Internet. La sua origine non è né anarchica, come lo IETF, né carismatica, come il W3C. La sua origine è uno sforzo per iniettare il potere sia del mercato che dello stato nella governance di Internet. ICANN è stato introdotto nel 1998 dall'amministrazione Clinton come soluzione a tre desideri distinti: primo, conformità alla ideologia della privatizzazione; secondo, preservare il controllo su Internet nelle mani degli Stati Uniti in mezzo a crescenti richieste di rendere internazionale la sua governance; e terzo, estendere la proprietà privata, in particolare assicurando che i nomi di dominio fossero più suscettibili al controllo dai proprietari di un marchio commerciale. L'amministrazione ha cercato di ottenere tutti e tre gli obiettivi trasferendo la gestione del DNS (Domain Name System) ad una società senza scopo di lucro di California. Questo ha "privatizzato" Internet in un senso molto particolare. In precedenza, la gestione dei nomi di dominio era basata su un modello accademico e professionalmente indipendente di ingegneria, con Jon Postel che faceva girare il DNS (Domain Name System) nell'ambito di contratti da parte del governo, ma senza alcun input reale e con una tradizione di libertà accademica (o, più probabilmente, di benigna negligenza). ICANN, dopo la morte di Postel, ha preso la gestione di questo sistema e lo ha dato ad una organizzazione senza fini di lucro, finanziata dalle quote di iscrizione e originariamente guidato dall'uomo di fiducia dell'amministrazione Clinton, Ira Magaziner. Io uso il termine "privatizzare" tra virgolette perché il sistema non era prima né (a) nelle mani di una burocrazia gestita dal governo, ma gestito da una struttura accademica di governance indipendente; né era dopo (b) nelle mani di un'organizzazione che rispondesse direttamente al mercato. L'amministrazione statunitense ha usato comunque la parola "privatizzazione" come un marchio per quello che in effetti era un tentativo di affermare un certo controllo del governo degli Stati Uniti su ciò che era stato totalmente indipendente prima; e come un modo di inquadrare il tentativo per escludere che altri governi ne riaffermassero il controllo cioè come tentativo di mantenere tutti gli altri governi fuori dalla attività di regolazione di Internet. Infine, l'insieme dei membri del board e il set iniziale di attività di ICANN suggeriscono che lo scopo fondamentale dell'organizzazione era quello di sviluppare un controllo dei domini (nomi di dominio) internet e un sistema di arbitrato tali da assicurare i proprietari di marchi commerciali che erano stati troppo lenti a capire l'importanza di Internet e che quindi non avevano registrato i loro domini nella forma www.lamiaimpresa.com, garantendo loro una procedura tramite la quale riprendersi il nome di dominio strappandolo a chiunque lo avesse registrato. La giustizia o la saggezza di questa misura è stata dibattuta ampiamente nella letteratura giuridica; non è questo il punto ora. Piuttosto, il punto è che ICANN è venuto al mondo come un intervento del governo, sia per proteggere il ruolo del governo degli Stati Uniti e a tutelare gli interessi proprietari dei possessori di marchi famosi. Al fine di mantenere il controllo, mantenendo allo stesso tempo una sorta di legittimità in un contesto sociale che aveva già sperimentato e valorizzato modelli mutualistici, l'amministrazione ha strutturato il suo intervento come un'organizzazione della società civile. Nonostante le sue origini come tentativo di esercitare un controllo, questa impostazione era così opposta sia all'idea di un controllo governativo sulla fornitura di un bene pubblico fondamentale — l'indirizzamento dei siti Internet — sia all'idea che ciò che dovrebbe sostituire il governo debba essere una società a scopo di lucro, anche se il suo compito era quello di consentire a società for-profit di prosperare nel commercio delle registrazioni di nomi di dominio. Nella decade e mezzo sinora, ICANN è stato un concentrato di molti elementi, lotta di potere, ambizioni di governance democratica globale di Internet e molte critiche per la mancanza di trasparenza e di rappresentanza - sia per gli utenti Internet piuttosto che per il governo degli Stati Uniti o gli interessi delle corporation; e per gli interessi governativi non degli Stati Uniti. Ora sta al centro di un rinnovato e rinvigorito dibattito sulla questione se l'organizzazione delle Nazioni Unite, l'International Telecommunication Union (ITU), dovrebbe assumere le sue funzioni. Il punto non è che la governance di Internet sia una felice cyber-utopia. Quando gli utenti cinesi tentano di raggiungere siti vietati dal loro governo, è il loro governo, non lo IETF, che esercita il potere. Quando gli utenti di Facebook o Google trovano i loro termini di servizio cambiati, e non possono dire nulla in proposito, sono governati da attori di mercato che implementano la loro potenza proprietaria. Ma tutti questi attori, statali o imprese private, sono a loro volta vincolati dall'infrastruttura sottostante della rete; e questa infrastruttura sottostante è relativamente aperta e relativamente più difficile da rendere prigioniera rispetto alle reti che le emittenti o le aziende telefoniche hanno costruito, perché è stata costruita e continua ad essere guidata da una rete a maglie larghe, auto oranizzata, di smanettoni esperti, i cui valori, interessi e preoccupazioni sono ortogonali a quelli dei governi o delle società che desiderano controllare l'azione e l'esperienza in rete. Queste sono le due dimensioni lungo le quali questi standard Internet e queste strutture di governance forniscono istanze di anarchie pratiche. Internamente, questi modelli di governance, progressivamente dall'IETF fino al W3C e per non essere da meno ICANN, operano come associazioni volontarie non mediate da un potere burocratico accreditato dallo stato, né da pretese proprietarie supportate dallo stato. Esternamente, esse costruiscono i blocchi principali di infrastruttura pubblica o di fornitura di beni pubblici o altrimenti compiono le funzioni che nell'economia industriale sarebbero state fornite in termini che prevedono o un potere burocratico o un potere di proprietà privata; ma sono forniti invece con termini che spostano qualche potere verso gli attori di queste associazioni non statali, non proprietarie e che, forse, in realtà diffondono potenza alle azioni e relazioni che si basano sulle loro possibilità e vincoli.

Software Libero e Open Source (FOSS)

Programmi di software libero e open source rappresentano circa i tre quarti dei server web, il software in esecuzione su un server che risponde alle richieste dei client (Apache; nginx); oltre il 70 per cento dei web browser (Firefox, Chrome); linguaggi di programmazione lato server (PHP da solo è supera la quota del 75 per cento); sistemi di gestione dei contenuti (Wordpress, Joomla e Drupal sono leggermente più del 70 per cento dei server); fino alla gestione di magazzino delle imprese o software statistico come R. La vastità della dipendenza della nostra economia di informazioni in rete dal software libero è sconcertante. Inoltre, FOSS è diventato una parte fondamentale della strategia delle imprese; poco meno del 40 per cento delle imprese impegnate nello sviluppo software riferiscono di dedicare tempo allo sviluppo e ai contributi al software FOSS. (Nota 6) La caratteristica fondamentale che definisce FOSS è l'abiura del controllo proprietario esclusivo del software di cui uno ha il copyright. (Nota 7) Di base, con la presente legge sul copyright qualsiasi cosa sia scritta entra nel mondo della proprietà. Negli Stati Uniti il copyright viene applicato ad ogni scrittura, non prodotta da un dipendente del governo degli Stati Uniti, purché dotato di una scintilla di creatività. Una lista della spesa avrà il suo copyright. (Anche se un elenco in ordine alfabetico di tutti gli abbonati telefonici e dei loro numeri di telefono è troppo funzionalmente determinato per qualificarsi come copyright). Il software è nato come proprietà secondo la legge esistente nella maggior parte dei paesi, compresi tutti i principali centri economici globali. Quello che fa FOSS è allegare una licenza per il software che permette a chiunque riceva il software di utilizzare il software, ridistribuirlo agli altri, studiare il "codice sorgente" (la forma più prontamente utile ai programmatori umani che vogliono capire e lavorare con il programma) e di fare e distribuire modifiche ai programmi. Ci sono varianti importanti, soprattutto una gamma di disposizioni "copyleft" volti ad assicurare che coloro che prendono dai beni comuni possano modificare, ridistribuire le loro modifiche e condividere le proprie aggiunte alle stesse condizioni in cui hanno ricevuto l'originale. I dettagli di questi accordi sono importanti. Ci sono state sia guerre di religione sia controversie pratiche all'interno della comunità FOSS sopra i copyleft, la sua giustificabilità in generale e le forme specifiche che dovrebbe prendere; e ci sono stati estesi dibattiti pratici intorno all'introduzione della General Public License (GPL) 3.0, che cerca di sfruttare l' approccio copyleft più ambiziosamente di quanto avesse fatto GPL 2.0 (GPL, originariamente scritta da Richard Stallman è la licenza più ampiamente usata e l'antenato intellettuale del software libero.) Ci sono importanti ragioni funzionali per adottare il copyleft, ma il fondamento della gestione delle licenze del software libero open source non dipende dall'adottare una disposizione di copyleft. Anche i più devoti aderenti della saggezza, importanza e giustizia di includere disposizioni copyleft in licenze FOSS accettano la licenza Berkeley Software Development (BSD), che non include disposizioni copyleft, come il software libero. La caratteristica che definisce il FOSS non è il requisito della condivisione all'indietro delle modifiche fatte; consiste nell'abiura dell'esclusività che la legge sul copyright, che domina lo sfondo, concede all'autore del software dal momento in cui che il software è scritto. Perché FOSS è un comportamento non statale, e poiché la caratteristica che lo definisce comporta il rifiuto del controllo esclusivo che fornisce il diritto di proprietà del contesto ufficiale, lo sviluppo di software FOSS è una perfetta istanza di mutualismo paritario. È organizzato in un modello che non dipende dall'autorità dello stato, che sia direttamente burocratica o delegata tramite proprietà. I Copyleft in particolare dipendono dal potere statale, perché sono un'asserzione di copyright contro terze parti che modificano e distribuiscono il software, ma utilizzano i diritti di proprietà delegati dallo stato per mantenere il copyright delegato dallo stato nelle mani di altri che sono utilizzati come produttori congiunti nel progetto di sviluppo FOSS. Se serve semplicemente come difesa del perimetro del progetto contro chi vorrebbe appropriarsene dei suoi prodotti escludendone gli altri, o come un principio organizzativo interno dipende se uno vede il ruolo di copyleft come assicurazione che i contributori al progetto non sgarrano in manacnza di copyleft, o se semplicemente c'è da assicurarsi che gli estranei al progetto non lo fanno fallire prendendone i prodotti, estendendoli e appropriandosi del suo valore minando la continuazione del progetto aperto convogliando utenti e risorse verso lo sviluppo di una versione chiusa. Entrambe le interpretazioni sono plausibili. Un'altra dimensione di molti, ma non della maggior parte, dei progetti FOSS è che essi comportano la collaborazione tra un numero significativo di individui, a volte (raramente) migliaia, ancora senza la presenza del potere dello stato o della proprietà privata. Questo è ampiamente riconosciuto nella Comunità di sviluppo del kernel Linux, migliaia di sviluppatori che lavorano sul nucleo del sistema operativo FOSS, ma è anche altamente visibile nelle comunità che lavorano su distribuzioni come Debian, server quali Apache, o progetti specifici, come il pacchetto statistico R. Discussioni sopra FOSS, particolarmente nei progetti più grandi, tendono a concentrarsi sulla questione se sono davvero non gerarchici, o davvero non orientati al mercato. In particolare, il ruolo importante di leadership carismatica dei fondatori, come Linus Torvalds per la Comunità di sviluppo del kernel Linux, o la creazione di fondazioni, come Apache o Mozilla, che sostengono le Comunità di sviluppo, sono offerti come l'evidenza che quando questi progetti si sviluppano in scala richiedono una maggiore formalizzazione e più chiare linee di leadership. Nel cercare di capire davvero quanto diffuso sia il potere in queste imprese, queste critiche sono importanti. Per cercare di capire se FOSS rappresenta davvero una forma anarchica — una che non si basa sul potere statale, attraverso una regolazione diretta o con pretese di proprietà sostenute dallo stato — oppure no. Che le associazioni di volontariato di sviluppatori siano in grado di risolvere i loro problemi di azione collettiva senza ricadere sul potere basato sullo stato è la caratteristica critica di definizione. Se questo fa una differenza morale secondo una prospettiva che valuta le relazioni umane in base al fatto che il potere sia meno concentrato, asimmetrico, o pervasivo, dipende d'altra parte dalle dinamiche di potere interne in queste organizzazioni, dalla relativa facilità di spostamento dentro e fuori di loro, e dal loro effetto sui vincoli creati dal software le cui funzionalità vanno a sostituire. Esternamente, il software libero fornisce chiaramente uscite che offrono un grado di libertà per gli utenti che non vogliono i vincoli che i produttori di software proprietario desiderano incorporare nei loro prodotti. Si tratti di plugin per Firefox o meccanismi per aggirare la crittografia intesa a limitare ciò che gli utenti possono fare con il loro software o i materiali digitali; o che si tratti della maggiore flessibilità di Android, FOSS ha fornito piattaforme per gli utenti che non accettano le forme prestabilite, o non scelgono di adottare il modello Apple di avere tutto bello e lavorare bene all'interno di un universo definito, ma solo nei termini di quella corporation. Se la proprietà è infatti necessaria per la difesa del bene comune dipende se uno dà risalto all'importanza di copyleft o no. Copyleft sfrutta il copyright e i brevetti che gli sviluppatori hanno nel software che scrivono per fornire una difesa comune contro free rider (chi se ne approfitta). Infatti, GPL 3.0 ha cercato di estendere tale difesa comune e inizia a offrire meccanismi per moderare l'effetto negativo dei brevetti sul software di sviluppo. D'altra parte, software di importanza strategica, come Apache e PHP, non sono distribuiti sotto una qualsiasi versione della GPL, ma piuttosto sotto licenze che non prevedono disposizioni copyleft (anche se ci sono alcune versioni miste). Quei progetti sono infatti indipendenti del potere statale, anche per quanto riguarda la difesa comune. Progetti come GNU, Linux, ecc., che utilizzano la licenza GPL, come minimo dipendono dal controllo proprietario per tale funzione di difesa del bene comune contro gli attori esterni che stanno tentando di utilizzare diritti di proprietà per escludere gli altri dai prodotti che incorporano le modifiche del software GPL originale. Più preoccupante è la questione se questi progetti, che incorporano i contributi degli ingegneri il cui lavoro quotidiano è di contribuire a questi progetti, dipendono da copyleft per gestire i contributi interni ed evitare comportamenti anomali dei contributori. GPL 3.0, più chiaramente, contiene una disposizione di brevetto che ritira le licenze di brevetto a qualsiasi parte che entri in un accordo di licenza esclusiva per brevetti di qualcun altro. Tale disposizione risponde chiaramente ad un accordo separato di brevetto che Novell, come distributore di SUSE Linux, aveva realizzato con Microsoft, dando a chi usa la sua distribuzione (SUSE Linux) la immunità dai brevetti Microsoft. Qui abbiamo un"insider", una società che contribuisce a Linux e offre una distribuzione, entrando comunque in un affare che dà un vantaggio proprietario sulle distribuzioni concorrenti, almeno nel mercato business. In risposta, il GPL 3.0 include una clausola che dà efficacemente a qualsiasi tale licenziatario una scelta tra (a) insistere sul fatto che qualsiasi licenza che ottiene è disponibile a tutti gli utenti del software libero per il quale sta acquisendo la licenza; (b) astenersi dalla licenza; o (c) cessare la distribuzione del suo software. Se la politica interna di collaborazione, in particolare come le imprese commerciali partecipano maggiormente nello sviluppo di FOSS, sta infatti emergendo come una funzione importante del GPL, allora la necessità della proprietà riemerge e si allontana la possibilità di un puro volontariato anche all'interno del progetto. Il successo di Apache, PHP, che includono anche i contributi di aziende e dei loro dipendenti, e Firefox suggerisce che il GPL funzioni infatti innanzitutto come difesa perimetrale comune. Tuttavia, GPL 3.0 suggerisce che, almeno in parte, essa funziona anche nel modello di gestione per i più grandi progetti che includono contributi combinati da volontari estranei al mercato e da organizzazioni di mercato. Internamente, la maturazione di progetti FOSS solleva alcune domande per quanto riguarda il limite a cui la gerarchia e il potere riemergono nella comunità di sviluppo di FOSS, in modo tale che in pratica il modello cambia semplicemente chi ha il potere, utilizzando vettori istituzionali o organizzativi, piuttosto che la diffusione del potere. Un rischio evidente è che, come aumenta la proporzione del codice scritto dagli sviluppatori che lavorano su FOSS projects a tempo pieno e quotidianamente, la gerarchia dell'organizzazione standard soppianterà il modello distribuito di sviluppo originale di FOSS. Questo può essere il caso di progetti sotto una licenza FOSS, ma che sono radicati in un progetto aziendale e in larga misura funzionano come progetti di sviluppo interno, come Google Chrome. La maggior parte della ricerca sulle imprese che contribuiscono ai progetti FOSS, tuttavia, suggerisce che c'è una netta separazione tra il pagare chi lavora quotidianamente al progetto e l'autorità per dirigere il lavoro di contributo al progetto. Il lavoro di Karim Lakhani, Siobahn O'Mahoney, o Evangelina Berdou hanno tutti descritto che quando un'azienda assume un software engineer per lavorare in modo specifico su un progetto di software libero, l'azienda non controlla realmente cosa farà l'ingegnere nel progetto, e certamente non come il progetto utilizzerà il lavoro dei suoi dipendenti. Come Berdou riporta nei suoi studi sul progetto GNOME, i suoi intervistati tutti notarono quanto fosse difficile a volte per le imprese di adeguarsi alle consuetudini della Comunità, ma come questo fosse necessario. Doc Searls, da Linux Journal, cita una spiegazione da uno degli sviluppatori leader del kernel Linux, Andrew Morton. Morton descrive un ipotetico dinamica in cui IBM, ad esempio, andrebbe da uno dei suoi impiegati per dirgli "abbiamo bisogno di questo nel kernel". L'ingegnere non dirà "gli sviluppatori del kernel non lo accetteranno", ma dirà "questo non lo accetteremo; dev'essere buono per il kernel" In altre parole, aziende che pagano i loro dipendenti per partecipare a progetti di software libero e open source hanno da rinunciare ad un significativo grado di controllo sulle azioni e i contributi dei loro dipendenti al progetto. In caso contrario, i dipendenti perdono interesse, ma forse più importante, perdere il loro posto sociale nel processo di sviluppo. Questo è ancora più pronunciato per gli ingegneri che sono stati assunti in una ditta proprio perché avevano stretti legami con la Comunità di sviluppo, al fine di servire da collegamento di sorta. L'autenticità della partecipazione degli ingegneri al progetto è necessaria perchè valga la pena allacciare il rapporto di lavoro che il datore di lavoro paga, e tale autenticità, a sua volta, richiede che la ditta rilasci il controllo sopra il dipendente a livelli normalmente impensabili nelle relazioni di lavoro più comuni. Il pagamento di un salario è significativamente almeno separato dall'autorità che controlla il lavoro. Un'altra minaccia non proviene dalla incursione delle corporation, ma dalla dinamica interna delle Comunità che iniziano in modo non gerarchico, una minaccia che deriva dalla cosiddetta legge di ferro della oligarchia (di Robert Michels). (Nota 8) Lavori di Chris Kelty sul kernel di Linux e su Apache; (Nota 9) e le analisi dettagliate della comunità Debian di Gabriella Coleman (Nota 10) e Siobhan O'Mahoney e Fabrizio Ferraro (Nota 11) delineano sia la plausibilità del rischio e come esso è mediato attraverso più modalità, che si sovrappongono, di autogoverno collettivo; un impegno per il dibattito e la discussione; una pratica di quadri normativi condivisi; e di resistenza, sovversione ironica e collaborazione. Coleman si basa sulla jurisgenesis di Cover per parlare di autocreazione di spazio normativo attraverso la pratica [Nota di ortosociale: l'enfasi nel testo è di ortosociale, per sottolineare che questo principio di autoproduzione di norme attraverso la pratica di relazione sociale smentisce i fondamenti della sociologia mainstream, secondo cui le norme sono sempre e comunque imposte dall'alto o da una astratta società preesistente all'individuo considerato come atomo privo di autonomia], mentre Kelty si riferisce a "pubblici ricorsivi"; entrambi delineano un processo che ha al suo centro un'etica del "consenso rude e programmi che girano" [rough consensus and running code] che abbiamo già visto in IETF e che vedremo di nuovo guardando la governance di Wikipedia. O'Mahoney e Ferraro si basano su un inquadramento più tradizionale di burocrazia e democrazia. Al di là di questi, diversi elementi diventano molto chiari. In primo luogo, contro la logica dell'attuale momento postmoderno in cui si sviluppano queste pratiche, c'è un senso condiviso di merito, o qualità, o un obiettivo condiviso tra i partecipanti e suscettibile di ragionamento, dimostrazione, test e consenso. Ciò diventa più difficile in Wikipédia intorno il punto di vista neutrale (NPOV, Neutral Point Of View) rispetto alla non affidabilità o al definitivo fallimento del codice; ma fondamentalmente riflette il senso condiviso dell'esistenza di una possibilità di accettazione condivisa nonostante profondi disaccordi e un impegno a dibattere per tutto il tempo necessario per raggiungere qualcosa di simile al consenso [Nota di ortosociale: è il rough consensus di IETF. La differenza con processi decisionali meccanici come una votazione a maggioranza sta nel processo costruttivo di nuove relazioni sociali e di sviluppo cognitivo condiviso che portano alla fine al consenso, che è sì un punto di arrivo ma anche una solida base di partenza per ulteriori progressi sociali, sia pratici che cognitivi]. Questo è alla base sia del ruolo che lo sforzo individuale meritocratico fornisce agli individui alimentando il loro potere nei loro angoli particolari dei progetti condivisi sia i mezzi per sfidare questa meritocrazia — non semplicemente con il voto, ma con un lungo dibattito basato su argomenti e prove [Nota di ortosociale: si tratta di un processo sociale di relazione tra individui sia teorico, nella trattazione degli argomenti a favore o contro, sia eminentemente pratico grazie alle prove contestuali che sostanziano la costruzione del consenso]. Meritocrazia, quindi e la capacità di guadagnare una autorità parziale, locale, sopra gli aspetti dello sforzo collettivo su cui uno ha dedicato uno sforzo ampio ed efficace è il secondo componente di creazione e di diffusione di potere [Nota di ortosociale: o di "potenza"]. La forma più visibile di gerarchia è il ruolo relativo che i fondatori carismatici di alcuni di questi progetti hanno in queste comunità — come Linus Torvalds nella comunità di sviluppo del kernel; e proprio la sua visibilità chiarisce anche che la possibilità di sfidare questa autorità, con storie ripetute in "Rebel Code" sia da Kelty sia da Glynn Moody, che descrive casi in cui le sfide all'autorità di Torvalds hanno provocato una più ampia distribuzione della capacità di definire il codice e di integrarlo nel kernel. In Debian, Coleman descrive come la continua evocazione di TINC (non c'è nessuna cabala, There Is No Cabala)) e l'umorismo nero circa la presenza di una cabala sono utilizzati come tecnica culturale continua per rendere visibile l'esistenza di una élite meritocratica, sottolineare il rischio che esso pone alla Comunità e riaffermare l'impegno congiunto che a quella elite non può essere permesso di governare in modo incontrollato senza continue critiche da parte della Comunità. O'Mahoney e Ferraro, al contrario, enfatizzano la natura formale della costituzione di Debian e le elezioni per i suoi ruoli. Debian è abbastanza chiaramente la comunità FOSS con il set più evidente e più formale di regole, di elezioni per ruoli organizzativi,ecc. Qui, la regola maggioritaria può offrire una via d'uscita dalle situazioni di stallo dove non emerga alcun consenso; ma è visto con scetticismo e usato con parsimonia eccetto nel contesto di eleggere la leadership, che a sua volta si impegna nel coordinamento, non nell'esercizio dell'autorità. L'enfasi sul consenso quando si vota su questioni tecniche sono al palo, come pure i cambiamenti organizzativi di base, sottolinea che votare è fondamentalmente un metodo per tagliar fuori la discussione; è un'ammissione di fallimento nel raggiungere un rude consenso (rough consensus), fallimento della persuasione. A questo proposito, un rude consenso è una piattaforma forte per la discussione perché diffonde il potere, dove l'unanimità e la regola rigorosa della maggioranza minano la costruzione di una discussione ragionata basata sulla condivisione di modelli, osservazioni e ipotesi. Una recensione completa di tutta la gamma delle strutture di governance dei progetti FOSS è ben oltre la portata di questo articolo. La gamma è ampia, da progetti più o meno privi di struttura come KDE (una delle due interfacce grafiche principali per Linux), attraverso tutta la gamma di progetti che hanno un "benevolo dittatore a vita" come Drupal, Ubuntu o il kernel Linux stesso, seppure essi stessi con una gamma di potere variabile, da quello relativamente raro e minimale (Drupal) a quello abbastanza sostanziale (kernel Linux) o a quello abbastanza legalistico di Debian. Tecnicamente, il potere della Comunità sopra qualsiasi cabala è stato aumentato significativamente tramite il passaggio a Git come il sistema di controllo di versione dominante [Nota di ortosociale: Git è uno dei sistemi di controllo delle versioni, il software attraverso il quale si controllano tutti gli sviluppi e le modifiche del progetto]. GitHub ora ospita oltre la metà di tutti i progetti che utilizzano solo Git; SourceForge supporta anche Git, anche se non esclusivamente. Questo cambiamento tecnico ha reso enormemente più facili il "forking" [Nota di ortosociale: la biforcazione di un progetto in due progetti paralleli che procedono separatamente] e la "versione" [Nota di ortosociale: l'uso indipendente di una versione precedente del progetto], i due limiti estremi della potenza di qualsiasi cabala. Vecchi sistemi, come CVS o Subversion, avevano depositi del software centralizzati, che, a loro volta, potevano essere utilizzati da un'autorità centralizzata per esercitare un qualche potere in una comunità. Usare Git, vuol dire che ogni sviluppatore ospita la propria copia, ed è il sistema quindi che integra e traccia nel tempo le varie versioni e spedizioni al deposito centrale. In pratica, questo ha notevolmente abbassato la soglia che consente a chi contribisce di prendere decisioni autonome e di implementarle, in modo che l'emergere di approcci divergenti diventi più facile. Di conseguenza, l'infrastruttura tecnica come si sviluppa supporta modelli più distribuiti e fornisce percorsi più facili per sfidare l'oligarchia dove essa emerge, in modo particolare l'oligarchia che si appropria del potere piuttosto che continuare a impegnarsi nel servizio alla comunità e nel dibattito. In definitiva, FOSS, il set più maturo e complesso delle Comunità di produzione paritaria, sembra avere sviluppato una gamma di soluzioni per evitare l'ossificazione interna del potere. Queste implicano un impegno forte, diffuso, al dibattito ed al ragionamento, piuttosto che l'uso di una pura autorità carismatica o organizzativa, da un lato, o dell'uso del voto, dall'altro. Inoltre, meritocrazia e impegno, quantità e qualità dei contributi — sia come lavoro tecnico o organizzativo di manutenzione della comunità — forniscono fonti significative di relativo potere nella Comunità, consentendo in tal modo alcune localizzazioni di governance all'interno di vari settori di attività dei progetti. Alcune comunità hanno ancora fondatori con forte ruolo carismatico; altri no e, anzi, con Debian, esplicitamente riciclano le leadership. Mentre i dettagli istituzionali sono diversi, l'osservazione di base sembra costante — le prime preoccupazioni che FOSS sarebbe stato cooptato nel controllo delle corporazioni nel momento in cui le imprese cominciarono ad assumere degli sviluppatori per partecipare ai progetti FOSS non si sono materializzate, e nemmeno si sono concretizzate le previsioni che i progetti FOSS, quanto fossero cresciuti e maturati, avrebbero replicato le strutture burocratiche delle aziende o degli enti governativi. Una forte etica condivisa e una narrativa di individualismo e di autonomia, di partecipazione egualitaria, e di sospetto sul potere, si sono combinate con diffuse pratiche culturali/sociali e con piattaforme di collaborazione tecnica creando istanze di progetti che hanno reso le comunità di produzione paritaria stabili sistemi mutualistici di autogoverno con potere relativamente diffuso e sostanziali percorsi per resistere al potere e sfidare l'autorità qualora questi si affermassero all'interno di una comunità, sostituendo il dibattito e le diffuse pratiche culturali e sociali di persuasione e di volontariato. Il punto per i nostri scopi qui è che FOSS fornisce un esempio preciso di produzione su larga scala, a livello globale di società e di economia, che si basa su un modello nè proprietario nè statale, e che molti, anche se non tutti, i progetti FOSS presentano anche caratteristiche di potere relativamente diffuso e non gerarchico delle relazioni all'interno delle associazioni volontarie che compongono i progetti. Inoltre, è l'esempio di un dominio in cui questo modello di produzione ha sfidato con successo, ha gareggiato con, battuto o almeno eguagliato un modello proprietario di produzione. [Nota di ortosociale: l'enfasi è nostra per l'eccezionale importanza pratica, alla prova dei fatti, di questo commento di Yochai Benkler sulla efficienza/efficacia del software libero open source] In tal modo, questi prodotti hanno, a loro volta, fornito maggiori gradi di libertà per gli altri che volevano aggirare i vincoli che le piattaforme avevano introdotto. Firefox [Nota di ortosociale: un browser FOSS analogo nelle funzioni al browser proprietario Explorer di Windows], un progetto della Comunità di sviluppo di Mozilla e Mozilla Foundation, fornisce una maggiore flessibilità per sviluppare ulteriori estensioni rispetto ai browser proprietari. Gli utenti hanno sviluppato una gamma di estensioni che a loro volta hanno utilizzato l'apertura di questa piattaforma per perseguire i propri obiettivi, come bloccare le pubblicità indesiderate, permettendo agli utenti di tenere traccia di chi li traccia quando sono online al fine pubblicitario di studiarne il comportamento, o salvare lo streaming di media da utilizzare quando non siete online. Mentre alcune di queste funzionalità sono state successivamente copiate nei browser proprietari, non tutti lo hanno fatto. Inoltre, i provider proprietari spesso integrano i loro prodotti per renderre l'uno dipendente dall'altro; Apple è famosa per questo, ma anche Microsoft ha costruito molte versioni di Internet Explorer che sono state ottimizzate per la versione più recente del suo sistema operativo, e Firefox è stato spesso la migliore opzione per gli utenti che volevano un browser più recente, ma non volevano comprare un sistema operativo più recente o installare un nuovo elemento che Microsoft aveva sviluppato. Il punto è che Firefox è costruito da e per una comunità di utenti che cercano un maggiore controllo sulla propria esperienza di navigazione Web . Nel processo, essi creano una pratica alternativa ai modelli proprietari e una forza per spingere i fornitori proprietari ad offrire funzionalità simili per mantenere i loro utenti [Nota di ortosociale: quindi il grado di libertà del FOSS si propaga dai produttori paritari FOSS agli utenti].

Wikipedia

L'altro grande successo della produzione paritaria è stato Wikipedia. Quando nel 2001 Jimmy Wales mise insieme 900 mozziconi di computer su una piattaforma, permettendo a chiunque di scrivere o modificare il testo, ma senza aver pagato nessuno per farlo, chiunque avesse predetto che questa sarebbe diventato la raccolta di conoscenza più importante del mondo avrebbe fatto scappare la gente per ridere di nascosto. E wikipedia ancora si muove. Studi comparativi nel corso degli anni hanno trovato Wikipedia fondamentalmente di qualità ragionevole: imperfetta, ma non più di altre enciclopedie, tra cui la misura degli standard, la Ecyclopedia Britannica. Nel corso del tempo, studi orientati in particolare verso le voci scientifiche trovano Wikipedia affidabile. Lo studio del National Cancer Institute (NCI) nel 2010 è stato un esempio particolarmente potente, che dimostra che le voci di Wikipedia su vari tumori comuni sono state trovate di precisione equivalente, anche se meno facili e leggibili, delle spiegazioni per i pazienti prodotte professionalmente da NCI stesso. L'influenza culturale di wikipedia è enorme. È uno dei siti più visitati in rete; e continua ad essere modificato da migliaia di volontari che gestiscono i loro affari internamente senza contratti, proprietà o fiat (così deve essere) di stato. Wikipedia è l'istanza di autogoverno più complessa e di maggior successo che si abbia in rete e molto probabilmente ovunque. [Nota di Ortosociale: l'enfasi è nostra]. Per la metà decade passata all'incirca, al momento, il numero di editori che hanno contribuito a più di cinque modifiche al mese a Wikipedia in tutte le lingue ha oscillatoato tra 75.000 e 85.000 e il numero di editori che hanno contribuito più di 100 modifiche al mese ha galleggiato tra 10,5 e 11,5 mila; Wikipedia inglese ha circa da un terzo al 40 per cento di quei numeri, rispettivamente. Ad ogni modo, questo è un gran numero di contributori attivi che sono gestiti in un sistema complesso, non ben definito di elementi in sovrapposizione tra loro, nessuno dei quali rientra in un preciso ben definito modello di governance. Come dice Jimmy Wales, "Wikipedia non è un'anarchia, anche se ha caratteristiche anarchiche. Wikipedia non è una democrazia, anche se ha caratteristiche democratiche. Wikipedia non è un'aristocrazia, anche se ha caratteristiche aristocratiche. Wikipedia non è una monarchia, anche se ha caratteristiche monarchiche. (Nota 13). Un'analisi particolarmente penetrante di questo insieme di caratteristiche sovrapposte è sviluppata in tre capitoli di Joseph Reagle,Good Faith Collaboration (collaborazione in buona fede), e i pochi paragrafi successivi si basano sul suo lavoro, (Nota 14), anche se il lavoro sulla governance di Wikipedia è ampio, e una parte notevole di esso è più critica di uno o molti aspetti dei processi e delle pratiche di governance della Comunità. (Nota 15). Affrontare la critica dettagliata richiederà un lavoro successivo; per ora, assumo l'obiettivo di delineare un progetto outopico reale qui come licenza per riconoscere come una sfida per il futuro la critica significativa e dettagliata che determini l'aspetto "reale" del progetto "utopia reale", per seguire qui comunque nel frattempo la caratterizzazione più utopistica. [Nota di Ortosociale: vuol dire che la "utopia reale" verrà vista meglio in futuro nel suo aspetto "reale" e che per ora prevale l'analisi della "utopia" in quanto tale]. A causa della sua complessità, visibilità pubblica e grande vastità, Wikipedia offre la più completa visuale delle possibilità e dei limiti del mutualismo, o anarchia pratica, come forma organizzativa. Mentre chiaramente non è una tecnologia perfetta di autogoverno, è in grado di offrire un notevola prova di possibilità di esistenza della fattibilità di arrivare a notevoli dimensioni e ad una influenza globale senza perdere le caratteristiche essenziali di una comunità collaborativa in cui il potere è diffuso e dipende dalla interazione umana e sociale piuttosto che da forme istituzionalizzate di potere — siano esse ancorate nella coercizione diretta dello stato o delegate tramite la proprietà. Fondamentale per ogni processo sociale o azione collettiva che non disponga di un ben definito modello di governance è il rischio che emerga qualche forma di oligarchia che afferri ed eserciti il potere. [Nota di Ortosociale: l'enfasi è nostra]. Che si tratti del sorgere dei signori feudali in risposta al declino dell'impero nel Medio Evo o dei signori della guerra Somali oggi; che si tratti della legge di ferro della oligarchia di Robert Michel (Nota 16) o della situazione delineata da Mitch Kapor: "All'interno di ogni anarchia funzionante, c'è una rete di "vecchi amici che si aiutano tra loro" [Nota di Ortosociale: nell'originale "old-boy network" che sta per "Un informale, esclusivo sistema di assistenza reciproca e di amicizia attraverso il quale gli uomini appartenenti ad un determinato gruppo, come ad esempio gli alunni di una scuola, si scambiano favori e connessioni, in politica o negli affari", oppure "Una rete attraverso la quale gli uomini di una stessa professione, classe sociale, scuola, affiliazione, o simili aiutano l'un l'altro nel mondo degli affari, della politica, ecc".], (Nota 17),la struttura ordina il potere e la mancanza di struttura invita ad afferrare il potere. La soluzione di wikipedia è il modello base dell'idea di gradi di libertà. Evita qualsiasi singolo modello ottimizzato e crea percorsi alternativi per risolvere le controversie, nessuno dei quali è necessariamente determinativo e tutti scorrono l'uno dentro e attraverso l'altro. E funziona. La base fondamentalmente anarchica su cui è costruita Wikipedia è la sua apertura: chiunque può modificare, che sia registrato o no; e chiunque, in qualsiasi forma, può seguire la regola di "Ignorare tutte le regole" per poi usare la discussionee e il ragionamento con gli altri per cercare di giustificare la sua azione. Gli elementi di questo aspetto sono:

Apertura, via adozione di beni comuni e licenze open source

La Comunità rifugge dal diritto proprietario legale di controllare il testo adottando in primo luogo la GNU FDL e quindi la licenza Creative Commons. Questo disarmo legale unilaterale imposta la fondazione di una autorganizzazione anarchica: non c'è nessuna persona o organizzazione che sostiene o asserisce di avere il controllo legale. Infatti l'adozione di un modello basato sui beni comuni imposta un verifica definitiva su possibili eccessi di controllo, in quanto qualsiasi gruppo di contributori esclusi può sempre creare un fork [Nota di Ortosociale: un ramo paralalleo del progetto, in questo caso wikipedia], prendere l'intero progetto aggiornato e creare il proprio clone che poi possono continuare a sviluppare secondo le proprie decisioni. Questo permette ad entrambi sia l'autonomia personale nell'agire sui testi condivisi sia l'indipendenza collettiva di allontanarsi da un progetto la cui governance è ossificata.

Trasparenza

Decisioni, processi, regole e ragioni sono tutti pubblici e disponibili per lettura, critica e revisione.

Non discriminazione

Non non c'è nessun status privilegiato o di outsider che possa surclassare i meriti di un argomento o di un processo.

Discorso e consenso

Una serie di pratiche enfatizza la discussione, persuasione e consenso su altre forme di chiusura; norme del discorso come "presumere la buona fede" e le norme di civiltà guidano il dibattito più di regole formali. J.Reagle giustamente dedica un intero capitolo al consenso [Nota di Ortosociale: nel suo Good Faith Collaboration]: è centrale per la definizione Wikipedia come una anarchia funzionante, perché sottolinea il limite che la Comunità raggiungerà per assicurare la prevalenza della collaborazione volontaria sul potere: che sia il potere del voto o di un sistema di leadership. Il consenso è "modello di fondamentale di Wikipedia per prendere decisioni editoriali". Per la maggior parte del tempo i disaccordi vengono risolti attraverso il dibattito, ancorati nello scambio di riferimenti, esplicita evocazione delle norme comunitarie e, occasionalmente, interventi di terze parti che cercano di parlare con ragione alle parti in disaccordo. Ma il consenso come si è sviluppato nelle impostazioni online non dà ad ogni membro potere di veto sopra il risultato. "Rough consensus" [Nota di Ortosociale: un consenso non perfetto, incompleto] alla David Clark, è la misura. Questo, a sua volta, dà luogo a disaccordi sul fatto che questo tipo di consenso sia stato o no raggiunto. Una prima linea di determinazione è un terzo, spesso un utente esperto o un amministratore, che ammonisce una parte o l'altra; a volte gli utenti ricorrono ad un quasi voto, dove essi emetteranno un sondaggio di paglia per vedere se c'è una opposizione significativa o solo la persistenza di un utente singolo; e anche dove il consenso è raggiunto, le questioni possono essere riaperte se si cambia parere. Raggiungere il consenso è un processo fuzzy, non un preciso conteggio di voti. È un meccanismo di risoluzione che resiste e modera un pò i giochi di potere, anche se può eliminarli completamente.

Leadership e facilitazione

Una forza motrice centrale dello sviluppo di Wikipedia è stato lo stile di leadership di Jimmy Wales. Al cuore, è una leadership autenticamente riluttante, che incarna l'umiltà, un impegno fondamentale per il progetto — piuttosto che di autoesaltazione — e la capacità di cedere, ascoltare le critiche e scusarsi se necessario. Ostentazioni di queste caratteristiche sono legioni nelle impostazioni di politica e di leadership; ma la loro pratica reale, rara. Eppure nell'ultimo decennio è fermamente confermata la proposizione che Wales, infatti, incarna queste caratteristiche e come tale è stato in grado di mantenere uno status di "monarca di ultima istanza" che provvede la possibilità, nella Comunità, di intervenire personalmente in casi estremi dove nessuno degli altri modelli può funzionare abbastanza bene o abbastanza rapidamente per rispondere a una sfida importante. Questo è l'aspetto di "monarchia costituzionale" di Wikipedia. Data la complessità delle emergenti relazioni di governance che necessariamente emergono dalle diverse interazioni, grandi ea perte che compongono da Wikipedia, l'esistenza di una spada, che è nota per essere in grado di tagliare eventuali nodi gordiani emergenti, è una preziosa misura di sicurezza; sua disponibilità come una caratteristica generale del sistema anarchico è, tuttavia, limitata dalla personalità delle persone che hanno fondato e che conducono un progetto. L'uso eccessivo o l'incertezza riguardo la benevolenza o l'autodisciplina del leader può minare la pratica reale degli altri elementi che compongono il sistema di autogoverno cha ha finora operato con successo.

Ridondanza dei meccanismi di governance

I disaccordi possono essere risolti e rivisitati in molteplici vie: dal dibattito diretto sulla pagina di discussione di una voce, attraverso sondaggi o votazioni informali, a consigli di amministratori vari, alla Commissione di Arbitrato oppure agli interventi (molto rari) di Jimmy Wales; in molti casi, i dibattiti possono essere rivisitati in più di un'istanza; è relativamente rara la chiusura completa che sopprime il disaccordo continuo e persistente, al contrario di una chiusura consensuale e accettata. Gli assistenti (steward) che hanno il potere tecnico di cambiare lo status degli altri utenti (ad esempio, se sono amministratori, o burocrati), hanno un codice interno di condotta che non gli permetterà mai di decidere mai quale deve essere lo stato sottostante; piuttosto, essi attueranno una decisione valida di qualche altro organismo; gli amministratori (admins) sono molti e i loro poteri paralleli e ridondanti; uno può proteggere un articolo e un altro sproteggerlo, uno può bloccare un utente e un altro sbloccarlo. Non esiste alcuna gerarchia tra gli utenti (users), gli amministratori (admins), i burocrati (bureaucrats), i quali forniscono percorsi alternativi, dove, a loro volta, devono risolvere le proprie differenze in una conversazione che è di per sé soggetta alle norme che regolano dibattito e consenso. È importante notare, tuttavia,che questa stessa indeterminatezza e molteplicità può portare a modelli significativi di dominazione interna da parte di coloro che hanno esperienza di questo modello rispetto a quelli che sono nuovi o outsiders. (Nota 19)

Irriverenza e resistenza

La critica del potere in Wikipedia è moltitudine e persistente. Denunce di burocratizzazione, eccesso di pratiche legali dentro wikipedia (Wikilawyering) ed eccesso di procedure sono parte integrante del processo. A causa della complessità del compito di gestire un gran numero di collaboratori che contribuiscono a un sempre crescente corpus di testi, le procedure e le regole proliferano. La loro proliferazione mina l'apertura e la libertà anarchica della attività pratica. Una critica persistente all'interno, umorismo e aspra sbeffeggiatura giocano un ruolo continuo nel mantenere il sistema onesto e più strettamente legato ai suoi valori fondamentali. Non è una soluzione perfetta — poiché infatti la complessità e la forma aumentano, ma serve come una significativa funzione di moderazione, così come valvola di sfogo che corregga una superburocratizzazione.

Wikipedia come ideal-tipo

Come tipo ideale, Wikipedia ci offre un esempio di anarchia funzionante nel senso di essere un'associazione produttiva, volontaria, ben funzionante di individui che non si basa sul controllo o su regolamenti dello stato, o su attestazioni e forme organizzative basate sulla proprietà. Inoltre, la sua dimensione e influenza nel mondo dimostrano che questo modello può produrre, in modo sostenibile ed efficace, un componente critico del nostro ambiente informativo e può farlo in un modo che eviti il collasso su ben note forme organizzative [Nota di Ortosociale: si riferisce alle forme organizzative burocratiche standard]. La soluzione che presenta Wikipedia è tutt'altro che pulita. Il sistema comunitario di governance è abbastanza complesso e abbastanza vago da aver favorito un vero e proprio campo di studio; è troppo presto per dire se la sua forma attuale sia definitiva, piuttosto che un processo da cui alla fine emergerà la forma definitiva. Detto questo, si può dire che Wikipedia per come è attualmente sta è la più vasta implementazione di un modello fuzzy di governance che dipende fondamentalmente dalla interazione umana, dal dibattito e dalla socialità; incorpora diversi percorsi per arrivare alla azione e decisione; lascia spazi enormi per l'autonomia individuale e la collaborazione di sottogruppo; e dipende dalla diversità di limiti e possibilità, tecniche e organizzative, piuttosto che dall'emergere di una gerarchia ben definita, da una forma di potere istituzionalizzato o da una coerente struttura di autorità.

Uno spazio emergente di soluzioni alternative

I casi paradigma — Standard Internet (IETF), FOSS e Wikipedia — offrono i modelli più maturi e più studiati. Essi hanno favorito una comprensione più ampia e generale del fatto che una produzione paritaria basata su beni comuni (Commons Based Peer Production), cioè una azione distribuita, volontaristica, non basata sullo stato o sul mercato, fornisce uno spazio di soluzioni contenente modelli alternativi per affrontare una vasta gamma di attività sociali. [Nota di Ortosociale: l'enfasi è nostra]. Diversi anni fa, ho scritto su questa ampia e crescente gamma di pratiche, dalla Comunità Wi-Fi, al calcolo distribuito, alla memorizzazione distribuita, come nelle reti peer-to-peer, attraverso siti collaborativi di informazione, scienza gestita direttamente dai cittadini (citizen science), o car pooling, e ad approcci CBPP a sviluppi di produzioni agronomiche o medicinali. (Nota 20) Gli esempi continuano a svilupparsi, l'ampio riconoscimento della fattibilità di questi approcci continua ad aumentare, e gli sforzi per attuare soluzioni CBPP a problemi difficili stanno diventando sempre più diversificati. Molti falliscono. Le comunità Wi-Fi, per esempio, non sono state il successo che molti, me compreso, avevano sperato e predetto. [Nota di ortosociale. In Italia Ninux continua nel progetta di una comunità Wi-Fi]. Gli sforzi per creare un'alternativa a Facebook di rete sociale, che fosse di proprietà dell'utente, come Diaspora in primo luogo, hanno fallito anche loro. Altri sono riusciti in modi più drammatici e sofferti di quanto i critici avrebbero potuto creduto o i fautori prevedere. Kickstarter, una piattaforma paritaria per ottenere finanziamenti, ora fornisce più finanziamenti alle arti rispetto alla National Endowement for the Arts (Nota 21);Yelp e TripAdvisor hanno eclissato i siti proprietarie precedenti dedicati ai consigli sui ristorante o sui viaggi. Le agenzie di stampa che forniscono stoc di fotografie sono state eclissate, come industria, da siti creati dall'utente come Flickr o Photobucket; YouTube e Vimeo hanno ridefinito chi può fare video e distribuirlo al pubblico nazionale e globale; uno studio del luglio 2012 di Pew ha trovato che circa il 40 per cento dei video più visti su YouTube è stato prodotto da cittadini che agiscono come giornalisti piuttosto che come notizie tradizionali prodotte a scopo commerciale, e che queste notizie hanno influenzato i media più riconosciuti in modo costante e significativo (Nota 22); Twitter e Reddit e Tumblr rappresentano nuovi modi in cui grandi numeri di persone lavorano in collaborazione tra loro per definire quello che leggono e come lo interpretano. Nel dominio reale, Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR) ora incorpora letture di immagine satellitare fare dalla "Standby Task Force", centinaia di volontari che aiutano a tagliare il tempo necessario per identificare la posizione dei rifugiati che hanno bisogno di aiuto, di settimane, se non di mesi; Più recentemente, l'agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale(USAID) ha sviluppato modi per utilizzare volontari che aiutino a comporre la mappa dei dati sullo sviluppo per renderli, a sua volta, disponibili al pubblico come parte dei suoi intenti di trasparenza (Nota 23). L'esempio USAID suggerisce potenziali vie ai governi per incorporare una azione distribuita nelle loro proprie operazioni, ma suggerisce anche che non ogni cosa che sembra buona e collaborativa rappresenta davvero una diffusione del potere o una anarchia funzionante, come una semplice alternativa ad un economico outsourcing di lavoro che non offre agli operatori nessun significativo grado di libertà. Gli esempi seguenti non sono rappresentativi in alcun senso, ma offrono un modo di esplorare le potenzialità e le limitazioni, di generalizzare le istanze fondamentali di mutualismo che abbiamo osservato nell'ultimo decennio.

Servizi bancari e finanziari mutualistici

Almeno dai tempi della banca di Proudhon, approcci mutualistici all'accesso al capitale finanziario e l'evitare la schiavitù imposta dal banchiere sono stati perseguiti come fondamenti della libertà da quel potere che le risorse finanziarie danno a coloro che le possiedono su coloro che ne hanno bisogno. Nel mondo reale, cooperative di credito e sistemi di microcredito sono i duei movimenti più signifitivi di banche cooperative. Nei paesi sviluppati le cooperative di credito di proprietà dei proprietari dei depositi costituiscono una parte notevole del sistema bancario. Negli Stati Uniti, alla fine del 2012 circa 92 milioni di americani usavano come banche coperative di credito di proprietà dei clienti (Nota 24). Nei paesi in via disviluppo, l'innovazione equivalente era l'adozione e la diffusione del microcredito, sul modello della Grameen Bank in Bangladesh. Grameen Bank è, al presente, al 95 per cento di proprietà dei mutuatari, di cui il 96 per cento sono donne (Nota 25). Non richiede nessuna garanzia, ma si basa sul capitale sociale, in quanto i mutuatari devono essere membri di gruppi di almeno cinque persone, anche se il gruppo non si assume la responsabilità collettiva per il prestito; ogni mutuatario è responsabile dei debiti di lui o (principalmente) di lei. Fatta eccezione per i membri che sono mendicanti, che prendono prestiti privi di interesse, Grameen Bank riscuote un interesse sostanzioso, che va dal 5 per cento per i prestiti agli studenti al 20 per cento per prestiti che producono reddito (ad esempio, acquisto di attrezzature o di seme). Le cooperative di credito generalmente praticano tariffe che sono inferiori a quelle disponibili presso le banche commerciali, e offrono ritorni superiori sui depositi, ma la necessità di essere autosufficienti richiede che entrambi i modelli siano diversi dall'ideale di Proudhon di prestiti senza interessi. Comunque i microprestiti come sono stati adottati nelle strategie di sviluppo, e più in generale le cooperative di credito, rappresentano la più visibile ed efficace finanza mutualistica che osserviamo. Ha correttamente reso disponibile il credito a persone che non avrebbero avuto accesso al credito in un sistema bancario tradizionale o, nei paesi sviluppati, a migliori condizioni; e lo ha fatto in modo sostenibile, dimostrando tassi di insolvenza relativamente bassi. Gli sforzi per importare questo approccio ai paesi sviluppati utilizzando sistemi online hanno avuto un successo variabile. In particolare, i modelli basati sul profitto sono state traballanti, mentre i modelli basati su motivazioni miste sembrano aver avuto maggior successo. A cominciare dal 2005-2006, aziende come Prosper.com e più tardi LendingClub.com, hanno cominciato a sviluppare piattaforme per prestiti peer-to-peer. L'idea era che la gente avrebbe potuto farsi dei prestiti a vicenda senza ricorrere necessariamente alle banche. Prosper, in particolare, ha incontrato alti tassi di default (insolvenza) e non è riuscito a risolvere, per i fornitori del prestito (mutuanti), problemi di selezione sbagliata (dei mutuatari) e una selezione non sofisticata (dei mutuatari). Ad oggi, questi approcci non si sono sviluppati in una parte significativa del sistema bancario. I modelli online di maggior successo sono stati di meno una pura replica delle banche mutualistiche e di più un modello di finanziamento con motivazioni miste, dove i finanziatori e i destinatari del finanziamento non appartengono allo stesso gruppo. Questi includono in particolare Kiva e Kickstarter. Kiva è un sito che consente a finanziatori dei paesi più ricchi di prestare ai mutuatari in modo peer-to-peer, dove i mutuatari in genere necessitano di soldi per comprare una mucca o i semi per una stagione e poi rimborsno senza interessi o a interesse nominale. Dal novembre 2010,quando Kiva ha raggiunto un livello di prestito di 100 milioni $, a inizio 2012, quando raggiunse il livello di 300 milioni di dollari, Kiva ha facilitato prestiti per un totale di circa $ 100 milioni/anno, con una dimensione del prestito medio di poco meno di 400 dollari. Se questo è molto o poco dipende dagli standard di riferimento di chi giudica. Grameen Bank, che opera solo in Bangladesh, ha raggiunto un po meno di 1,5 miliardi $ l'anno nello stesso periodo. Su questa base, mentre Kiva è un esperimento affascinante nel contributo globale allo sviluppo, all'interno di un modello di prestiti a motivazione mista, la sua misura è molto piccola in confronto alle esigenze dei poveri globali. Se, invece, si vuole capire l'importanza relativa della produzione paritaria o del mutualismo rispetto alle attuali prestazioni di un paese sviluppato, un comparatore più rilevante sarebbe USAID. Qui, i 100 milioni $ all'anno infatti sono approssimativamente equivalenti all'esborso di USAID per microfinanziamenti (Nota 26). Kickstarter è un modello per finanziamenti paritari di progetti creativi. Il suo inizio è stato quando le case di registrazione crearono di capitale di rischio per consentire ad un musicista di pagare per la registrazione di un album; o nel finanziamento da parte del National Endowment for the Arts di un artista che lavora nel campo dell'arte non convenzionale. I sostenitori ricevono una gamma di accesso privilegiato agli spettacoli, di tshirt ecc, ma non partecipano ai vantaggi economici di un registrazione di successo. Essi sono finanziamenti nel quadro di un modello a motivazioni miste, investendo in artisti il cui lavoro trovano attraente. Fondata nel 2010, il livello di finanziamento è cresciuta notevolmente. Nel 2010, Kickstarter aveva finanziato con successo 27 milioni $. Nel 2011 il finanziamento complessivo aveva raggiunto 99 milioni $. Dal giugno del 2012, Kickstarter aveva raggiunto 215 milioni $ e dalfebbraio del 2013, 418 milioni $ nel corso della sua durata, un tasso corrente di sostanzialmente più di 200 milioni $ all'anno e in crescita. In confronto, il bilancio di NEA (National Endowment for the Arts) per il 2011 è stato 155 milioni $ per il 2011 e 146 milioni $ per 2012 (Nota 27). L'esistenza di Kickstarter offre un contesto utile in cui considerare come la capacità di produzione paritaria può alterare il sistema di vincoli e di potenzialità all'interno dei quali una classe di persone opera per pianificare e perseguire gli scopi di una vita. Si consideri un musicista che cerca di fare un album pop o rock nel 1975. La registrazione di un album di alta qualità è costosa. Punti vendita per la distribuzione sono limitati alla radio, ai nastri e ai dischi in vinile. Sia il finanziamento che la distribuzione nei punti vendita sono bloccati in una struttura industriale che rende le case discografiche i giardiani del finanziamento, della distribuzione e del sondaggio dei gusti del mercato che potrebbero contribuire a rendere l'album popolare. Il risultato è un rapporto di potere tra l'artista e le case discografiche che favorisce fortemente le case e rende difficile per gli artisti mantenere la libertà artistica o prendere una porzione significativa del denaro che la loro popolarità, eventualmente, genera. Contratti di vero e proprio sfruttamento in questa industria erano la norma, piuttosto che l'eccezione. Nel 2012, il musicista ha un insieme di opzioni molto diverse. Tecnologicamente, il costo della registrazione è inferiore. Kickstarter fornisce una via per ottenere finanziamenti a costi molto bassi per vivere e registrare durante la preparazione. Nella primavera del 2012, la musicista Amanda Palmer, che aveva rotto il suo contratto con una importante casa discografica quattro anni prima, era pronta a rilasciare il suo primo album principali senza una etichetta ufficiale. In questi anni, aveva costruito e sviluppato un modello indipendente. Lei gestiva un sito Web per distribuire la propria musica; gestiva i versamenti volontari tramite Bandcamp e siti similari, che permettevano agli utenti di pagare quello che volevano; inoltre Amanda non citava in giudizio o minacciava chi condivideva o remixava il suo lavoro. Ha sviluppato relazioni di continuità con i fan e commercializzato se stessa attraverso il suo feed twitter e il suo blog. nel complesso questo le ha permesso di produrre le canzoni che voleva, senza esser evincolato ai gusti di una casa discografica; e ciò le ha permesso di collegarsi direttamente con i suoi fan. [Nota di Ortosociale: l'enfasi è nostra] Ma per produrre un album di qualità, con materiale grafico, una grande band, ecc., è stato più costoso. Per questo, si rivolse a Kickstarter. Il denaro promesso al suo progetto era senza interesse. Si è "comprata" i fans con varie chicche, come l'ingresso ad un evento dal vivo, o copie di vinile dell'album (non ancora prodotto), o una particolare qualità di stampa della copertina. Dalla fine della campagna, lei aveva raccolto quasia 1,2 milioni $, più che sufficienti a coprire la produzione e la distribuzione di album e il tour. La storia di Palmer è un successo insolito, ma è tutt'altro che unico. Un gran numero di artisti sta utilizzando piattaforme come Kickstarter e Bandcamp per liberarsi dal controllo delle case discografiche e impostarsi come artisti indipendenti facendo direttamente affidamento sui loro fan, ma facendo appello alla generosità e agli scambi con questi fan, piuttosto che alla legge, in particolare al copyright, per forzare il pagamento. Il risultato è stato quello che viene spesso descritto come una crescente classe media di musicisti che sta facendo una vita senza particolari pretese componendo musica in modo indipendente. Dal 2004 al 2011, il Bureau of Labor Statistics ha registrato un aumento di tre volte nella categoria dei cantautori e musicisti che si dichiaravano indipendenti e loro reddito medio è aumentato del 55 per cento nello stesso periodo che include la grande recessione. (Nota 28) L'inchiesta "The Future of Music Coalition" su 2000 artisti similmente identifica musicisti che lavorano con uno stipendio medio di 55.000$, o leggermente sopra il reddito famigliare medio per il 2011. (Nota 29) Una esame del reddito utilizzando cinque anni di dati dei contributi da tre siti che sostenevano artisti meno noti di Palmer ha confermato che i livelli di contributo erano abbastanza stabili, e che i fan volontariamente pagavano gli artisti leggermente di più (per esempio 1,25$ per traccia in un'industria dove 99 centesimi era la norma) di quanto l'industria fosse in grado di imporre loro utilizzando le piattaforme commerciali. (Nota 30) Se si pensa che "anarchia funzionante" necessariamente escluda il denaro, allora parlare di sistema bancario sembra controintuitivo. Ma la ragione che Grameen Bank rappresenta tale modello, e che Proudhon ne ha cercato uno, è che il credito è necessario alla vita degli esseri umani nelle società di mercato. La domanda è su quali termini e chi li definisce. Ciò che caratterizza i microprestiti e in particolare le -banche di proprietà di prestatori/depositanti, è che si tratta di un sistema di mutualismo bancario, dove i creditori e debitori sono la stessa popolazione, agendo con e per il beneficio reciproco senza affidarsi alla coercizione della legge o del sistema della proprietà. Lo stesso vale per le cooperative di credito, nonostante le dimensioni dell'organizzazione in quelle più grandi, così come il fatto che molte sono organizzate dai datori di lavoro come cooperative di credito dei dipendenti, possono far sì che molte cooperative di credito funzionino non diversamente da una banca commerciale standard. Kickstarter è, in ogni caso, in modo po' meno evidente, un'istanza del stessa principio. Si tratta, dopo tutto, non di prestito mutualistico, ma di una classe di persone, gli artisti, che estraggono soldi da un'altra classe di persone, i fan, in cambio del loro lavoro. Ma penso che questo punto di vista mancherebbe di cogliere la relazione fondamentale che Kickstarter e i sistemi di dipagamento volontario rappresentano. Ciò che fanno questi sistemi è permettere ad artisti, che vogliono fare arte come loro vocazione, e ai fan, la cui vita è arricchita dalla capacità di supportaregli artisti che si dedicano alla loro arte, di incontrarsi per collaborare. Lo fanno in diretta opposizione, e aggirando, i meccanismi basati sulla proprietà che si sono sviluppati nel corso del XX secolo in sostituzione di un'epoca precedente in cui le arti era gestite via patrocinio. Con il patrocinio, il patrono o mecenate era quello con il potere e l'artista doveva, almeno in una certa misura, conformarsi. Con il mercato, le case o gli studios sono venuti ad occupare quella posizione di potere sui gusti del pubblico, su cosa può avere successo e su cosa non può. Ora, siamo in un'epoca di patronato (mecenatismo) resuscitata, ma un patrocinio non può concentrare il potere di decidere quali siano i gusti del pubblico. Come minimo, è un miglioramento significativo nella misura in cui gli artisti sono liberi dal potere di patroni o case discografiche. Ma una visione più ottimistica è che anche i tifosi ora possono unirsi in comunità di "fandom" (il "regno dei fan", tutti i fan che seguono un artista o una particolare star) per sostenere una cultura molto più varia e diversificata. Un eroe della tecnologia come Jonathan Coulton può improvvisamente diventare un musicista professionista di successo; uno stato che né lui, né i fanatici delal tecnologia che amano la sua musica, ritenevano probabile raggiungere sette o dieci anni fa. E possono farlo perché sono in grado di costruire un sistema di collaborazione intorno la musica ed al suo finanziamento che aggira il potere omogeneizzante del sistema delle case discografica. (Nota 31) Questa storia motiva il punto teorico più ampio: dove gli individui hanno vie alternative aperte davanti a sè per fare e perseguire un progetto di vita, hanno una maggiore libertà di fare così, di fronte al potere degli altri su di loro. Nel caso di musicisti indipendenti, questosi traduce in una maggiore libertà artistica e, eventualmente, un numero maggiore di artisti, avendola possibilità di commerciare fuori una piccola probabilità di favolose ricchezze in una concentrato,etichetta controllato dell'industria per una maggiore probabilità di reddito moderato senza esserevincolato a un'etichetta. Come vedremo nella parte II, questo ruolo di base che piattaforme diversein offerta è la funzione principale che la diversificazione ha permesso di lavorare anarchie giocanella valorizzazione di libertà. Non è la superiorità intrinseca di tali sistemi negli Stati e mercati, mala diversità del vincolo essi permettono, che a turno permessi individui maggiore gratisdom a fare lapropria strada.

Mutualismo paritario nella produzione di funzioni pubbliche: tipi ideali

Un importante percorso diintervento dei sistemi decentralizzati, volontaristica è un insieme di sforzi per utilizzare approccibasati su peer per aggirare nonfunctioning o imperfetto stato istituzioni. Questi modelli sono imutualisti equivalenti del movimento "privatizzazione" che ha cercato e continua a cercare, arimuovere le azioni pubbliche dalla responsabilità dei governi e localizzarli invece nelle mani del proprietario, lucro organizations sulla teoria che hanno questi tipi di organizzazioni "incentivi" perfornire questi servizi meglio e più efficacemente rispetto ai funzionari di governo. Non misoffermerò qui enorme letteratura sui costi e i benefici della privatizzazione; piuttosto, constato quisemplicemente per identificare i parallelismi tra quel movimento, che ha diagnosticato il guasto sullato pubblico e mercati prescritti come cura, e la mossa a soppiantare le funzioni di governo conmodelli anarchiche, volontaristica. Il bambino del manifesto per il modello distribuito delle funzionigovernative altrimenti appagante è Ushahidi. Ushahidi è stato creare nel 2008, quando un bloggerkeniota, Ory Okolloh, pubblicato un post sul blog in mezzo alla violenza elettorale ci: "qualsiasitechies là fuori disposto a fare un mashup di dove la violenza e la distruzione si verifica utilizzandoGoogle Maps? Forse possiamo cominciare a raccogliere informazioni da organizzazioni e individuia terra per esempio croce rossa, ospedali, ecc. e iniziare a costruire un riscontro online." Un altroblogger segue la situazione da Stati Uniti, che aveva volontariamente in Kenya, ha scritto: "ilprincipale mezzo di comunicazione durante l'emergenza in Kenya è via SMS". Entro una settimana,due espatriati kenioti lavorando negli Stati Uniti, David Kobiah e Juliana Rotich, ha sviluppato unapiattaforma di open source, sé costruito utilizzando diversi componenti FOSS, che permette achiunque, ovunque, di inviare nel telefono cellulare o computer aggiornamenti circa le loroosservazioni e poi schiacciarle con una mappa. La piattaforma che ha cominciato come unasoluzione per violenze elettorali c'è diventato il sistema usato per mappare le posizioni di rilievo habisogno come una vasta gamma di località come Haiti dopo il terremoto, incendi russi o neve di Washington, DC le emergenze. Nelle elezioni egiziane che hanno preceduto la primavera araba2011, Ushahidi è stato usato per cittadino base elettorale monitoraggio, utilizzando un sistema che èstato adattato dagli hacker egiziano per quello scopo e più tardi fu esteso e utilizzato in Tunisiaper le prime elezioni libere del paese. Mentre Ushahidi è emerso come una chiara risposta al vuotodi governo di funzionamento di una sorta di "mondo in via di sviluppo", mutualismo è statoutilizzato anche per lavorare intorno a governare corpi mentali che sono reticenti ad assolvere il lororuolo a causa di fallimenti standard del governo nella società democratica — incompetenza, gliinteressi politici, clientelismo. Forse l'esempio più evidente di questo ad oggi è Safecast, unarisposta ai fallimenti del governo giapponese e della società elettrica per produrre informazioniaffidabili sulla livelli di radiazioni in Giappone dopo l'incidente di Fukushima. Nei giorni delterremoto su 11 marzo 2011 in Giappone, scambio di email tra tre persone — Sean Bonner (LosAngeles), Joi Ito (Boston/Dubai/Tokyo) e Pieter Franken (Tokyo) — che ha cominciato comecheckin tra amici e famiglia, spostata verso la considerazione di dati di radiazione e come ottenerlo.Forniture di commercialmente disponibile Geiger contatori prosciugato quasi subito ed entro ilprimo mese tre avevano riunito una rete di sviluppatori e designer da Maui (Medcom internazionale ci prodotto contatori Geiger di alta qualità), Hackerspace di Tokyo, Singapore, Boston, Seattle,Carolina del Nord e Portland, Oregon, per sviluppare unità mobili e fisse contatore Geiger sia unsistema per comunicare e schiacciare le loro scoperte in mappe sotto un license.3 di apr accesso datidinamicamente Seme di finanziamento è stato ottenuto attraverso Kickstarter, successivamentecompilato da una sovvenzione della Fondazione Knight. Il risultato è stata una significativacollaborazione internazionale, offrendo prodotti fisici e distribuirementi, così come infrastrutturadell'informazione, basato sull'impegno volontario e finanziamenti. SafeCast è croccante come unesempio di come abbiamo per come mutualismo può servire come una soluzione di successo perfallimento (sia per mancanza di capacità o, più probabilmente, per mancanza di volontà di political)di un ente pubblico.

Un ammonimento di trasparenza: Open Data e Wikileaks

Queste storie forniscono immagini ispiratrici del possibile. Tuttavia, gli sforzi per integratadistribuiti azione nel lavoro che disciplinano le strutture, destinati a superare i limiti di tali processi molto, suggeriscono che rendendo il progetto utopico "reale" è tutt'altro che semplice. L'abbracciopiù coerenza e pubblico di riorientare i processi di governo per renderli più suscettibili allaproduzione sociale distribuita è stato abbraccio molto pubblico dell'amministrazione Obama di"Open Data", o Gov 2.0, oggetto di primissimo ordine di esecutivo del Presidente. La realtà degliultimi quattro anni suggerisce come la retorica di apertura e volontarismo interagisce con la retoricadell'innovazione, l'imprenditorialità e mercati, e come entrambi può portare a oscurare, anzichésolvzione, i fallimenti pubblici che ha portato al movimento in primo luogo. Nella sua forma piùsemplice, "open data" significa che i governi dovrebbero mettere i dati che possiedono o potrebberaccogliere nel normale corso degli eventi in forma grezza, sotto licenza termini che li rendonoutilizzabili da chiunque voglia farlo. Il mercato e non mercato basato su "utile" conseguenza saràche dati sono un bene pubblico, e la sua uscita gratis uso renderà possibile per entrambi mercatoorganizzazioni e civica hackers per integrare i dati in applicazioni utili di nuove. Dati meteo sonol'esempio più evidente. Il governo raccoglie i dati; aziende bundle in modi che permettono allepersone di pianificare la propria vita. Apps sviluppato dai volontari per fornire dati via autobusconsentendo al maggior uso di mezzi di trasporto pubblico sono il bambino del manifesto per laversione civica hackers. Un'alternativa, aspetto della "governance democratica" del movimentostesso sottolinea la trasparenza. Qui, la pretesa è che attraverso l'uso di dati grezzi, un combinazionedi giornalisti civiche di hacker e dati sarà in grado di elaborare i dati ora trasparente e identificaregli abusi che in precedenza erano più difficili da individuare senza giornalismo investigativo alungo termine o denuncia. La fondazione del sole è il organizzazione cui sforzi sia tecnici chepolitici, incarnano questo filone. Tom Slee ha proposto un'utile 2x2 mappa del terreno dati aperti lungo le dimensioni di non commerciale/commerciale e "consegna di servizio" / "trasparenza", checattura i tipi di organizzazioni coinvolte e le tensioni tra loro concorrenti requirements.33 ci è attori che cercano di trasparenza, entrambi non commerciale civile diritti hacker e giornalisti di daticommerciali, e ci sono giocatori che cercano di utilità, servizio consegna orientato commerciali e non commerciali. Punto di slee, a cui torno di sotto, che è il commerciale, che cercano di utilitàapplicazioni stanno cavalcando il morale alto di "open government" e "connessione dati" le promesse dei giocatori che cercano parzialrenza, ma in realtà questi ultimi sono facili per i governievitare, mentre l'ex forniscono l'accesso agevolato ai preziosi dati pubblici incombente, grande, com commerciale organizzazioni. Cattura, piuttosto che di responsabilità, e la distrazione di gadget eservizi, piuttosto che trasparenza, è il risultato. Qui, mi concentrerò sulle lezioni del movimento dati aperti appositamente per le promesse e le potenziali limitazioni dei modelli di peer per consegnarela responsabilità pubblica. Nell'ambito dell'economia industriale informazioni, il problema di potenziali abusi del potere di governo aveva tre classi di soluzione. Il primo fu istituzionalizzataoltre la vista, all'interno dello stato, di rami indipendenti. Questo potrebbe assumere la forma di una svista legislativa sopra un dirigente, o svista giudiziaria sopra entrambi. Esso potrebbe assumere laforma di un mediatore ufficiale o ispettore generale, con misure di indipendenza, come un possesso sicuro e stipendio. In alcuni casi, soprattutto per i paesi più poveri e politicamente più deboli, essopotrebbe assumere la forma di osservatori internazionali, con l'appoggio di interorganizzazioni non governative, come ad esempio nel monitoraggio elettorale. Il secondo era "la stampa" comeistituzione. Negli Stati Uniti, libertà di stampa necessaria una base indipendente nel mercato; anchese, come Paul Starr ha sottolineato e documentato nella creazione dei Media, supportato in modocritico da politiche e sussidi governativi. Questo modello di mercato base dei media, a sua volta, erala base di decenni di critica dei media, di una vasta gamma di studiosi come Robert McChesney,Ben Bagdikian e studioso di diritto Ed Baker. Il conflitto di base tra i valori professionali diindipendente, durocolpire segnalazione necessarie per preservare la funzione di sorveglianza di unastampa indipendente e la preoccupazione del business per offendere clienti e inserzionisti era unabase diecision nel modello. Nel Regno Unito, il modello BBC evitato quella tensione affidandosi afondi governativi e l'indipendenza, come tanto la Costituzione britannica, dipendeva dall'eticaprofessionale e le norme d'elite di prestazioni e govluzione. Ai gradi di maggiore e minore, BBCfornito un modello per altri paesi del Commonwealth, ma nel Regno Unito, relazioneng private,basate sul mercato, e in misura minore report basati sul fondamento come quella di The Guardianha svolto il ruolo di cane da guardia. Il terzo modello principale coinvolti organizations nongovernative (ONG), come l'American Civil Liberties Union (ACLU) o Amnesty International,impegnata nella propria ricerca, che utilizzano entrambi Freedom of Information Act (FOIA) tipoleggi e ricerca sul terreno. Grande promessa del movimento dati aperti è quello di sfruttare l'agilità,la diversità e il dinamismo della produzione peer e mutualismo come quarta modalità diraggiungimento di capacitàconto attraverso la trasparenza. Come produzione peer è stato in grado dieludere l'extension del monopolio Microsoft dal desktop al Web server e browser; proprio comeWikipedia ha fornito una prodotto peer alternativa al mondo di Encarta, così troppo potrebbe apriredati portano a una soluzione alternativa per la responsabilità. Libero delle influenze corruttrice deimass media fa pubblicità sostenuto; gratuitamente le pressioni politiche delle misure diresponsabilità istituzionalized con le loro imperfezioni; Se sono stati raccolti i dati relativi algoverno e reso disponibili online, queste comunità di pratica cooperativa potrebbero applicare lorostessi osservando il nostro governo e esposizione del comportamento inappropriato. La realtà è statamolto diversa. L'entusiasmo di impegnarsi programmatori utilizzando dati ha trovato suosbocco primario nel hackathons civico. Queste sono generalmente finalizzate a produrre utile, coolapps da dati funzionali — aiutare le persone a ottenere il loro autobus, ottenere il loro governolocale per riparare le buche più rapidamente, ecc. Questi sforzi sono stati successful perché sono immensamente soddisfacente per loro sviluppatori, veramente utile per la popolazione efondamentalmente innocuo al potere politico incombente. Dal punto di vista degli sviluppatori, chemostrano il successo immediato a rendere il mondo migliore per i cittadini (sia pure, i cittadini nellaloro posizione come consumatori di servizi pubblici). Dal punto di vista i politici, permette diguardare avanti, innovativo alla ricerca e "partecipativo" o "democratico", senza in realtà renderedisponibile qualsiasi informazione circa il funzionamento interno del governo, conflitti di interesseo altrimenti azioni che potrebbero dar luogo a responsabilità. Come analisi di Jennifer Shkabatur haillustrato in dettaglio, l'iniziativa grande governo aperta dell'amministrazione Obama, conRecovery.gov e altri siti aperti al grande fanfara come implementazione di primo ordine esecutivodel Presidente ha una forma simile. Un'enorme quantità di dati è reso disponibile, ma i dati sono perla maggior parte delle transazioni orientata o utilizzabili in un certo senso come cittadinoconsumatore, piuttosto che migliorare le responsabilità. Alcune delle più consistenda ed efficacisostenitori di open data, chiamati a difendere il valore di open data per responsabilità, sottolineanol'importanza storica della trasparenza attraverso permal, meccanismi istituzionalizzati come FOIA,piuttosto che emergono nuovi modelli di rendicontazione basato sull'uso di peer di datigeneralizzata dumps.35 mentre questa importanza è corretto e vero, FOIA è fondamentalmente unaparte del vecchio modello. Dipende dalla trasparenza istituzionalizzata giudizialmente forzata, se costretto, come in FOIA, o organizationally istanziato nel governo, come l'ufficio di responsabilitàdi governo e i vari ispettori generali; richiede relativamente sofisticati partecipantaloni, chelavorano principalmente sui modelli della ONG o giornalisti basati sul mercato. L'importanzafondamentale di tale modello non è minata da preoccupazioni circa dati aperti; che cosa èpotenzialmente minacciata è la plausibilità dell'indicazione che c'è un modello nuovo, più fluido evolontaristica di assorbire trasparenza e conversione in responsabilità utilizzando i dati grezzidisponibili in rete in forma calcolabile, la cui efficacia può dipendere collaborazione basata sul peerutilizzando i dati aperti, piuttosto che il lavoro organizzativo istanziato, edificio istituzionalmenteapplicati meccanismi conto capacità come FOIA. La dinamica del movimento dati aperto dovrebbefar riflettere a qualsiasi progetto utopico costruito su generalizzando l'esperienza della produzionepeer in rete per una più ampia gamma di attività pubbliche. La forte presenza di organizzazioniorientate al mercato, utilizzando dati di governo libero per produrre servizi per i consumatori, suuna mano e la scarsità di istanze di effettive responsabilità producendo divulgazioniidentificati utilizzando questo modulo suggerisce che le strategie di dati aperti sono suscettibili diresistenza e di manipolazione in modi che sono distinti dai modelli di peer — e indipendente —governo o collaborazione d'affari incumbent bisogno non affrontare. Gli sviluppatori di FOSS ocondizionata contributori di Wikipedia non generalmente dipendono la collaborazione di un'istituzione cui potere minacciano per uno qualsiasi dei loro ingressi critici. Dove lo fanno,come nel caso di standard aperti e interfacce per FOSS che devono interagire con gli standard disettore, significant lotta è necessario — come quando gli sviluppatori FOSS combatterono controsoftware brevetti nell'Unione europea, o la pressione continua su organizzazioni standard perassicurare che le pertinenti norme sono disponibile e aperto. Ma queste sono, in effetti, le battagliepolitiche necessarie per assicurare la libertà di operare per la comunità FOSS. Ushahidi o SafecastAnalogamente sono indipendente del governo per le funzioni pubbliche che forniscono. In tuttiquesti casi, il modello collaborativo potrebbe aggirare e sostituire o gerarchia di mercato o lo statoperché non era dipendente da questi organiproduttori incombente. Con dati aperti, fintanto che ilgoverno agenzie arrivare a scegliere quali dati fanno — e quali dati non — messo fuori, che esistedipendenza. Le dinamiche di open data data flussi dati ineguale e irregolare, tendono a sfruttaresforzo verso l'apparecchiocationi che rendere più efficaci i servizi di governo, o almeno sembra piùefficace, per i cittadini, come consumatori e allo stesso tempo essere meno minaccioso per ifunzionari stessi. Al contrario per l'inefficacia relativa di modelli collaborativi dati aperto, ilmodello più conflittuale di colatura online ha svolto un ruolo più grande e più significativonell'imporre la trasparenza sui governi. Più famoso in questo senso è Wikileaks. A differenza deimodelli di produzione peer, Wikileaks è un'organizzazione abbastanza piccola. È comunque in retee globale nella sua missione, personale e finanziamenti; e ha fornito la via per alcune delle piùimportanti attività di denuncia in decenni. La resilienza del sito ha mostrato a fronte dell'attaccomultisistemica che subito dopo il rilascio dei cavi dipartimento di stato USA a fine 2010 è unaclassica istanza di mobilitazione distribuiti resistendo stato e potere aziendale. Una serie di commenti da alti funzionari degli Stati Uniti, dal Vice presidente Joe Biden e il Segretario di StatoHillary Clinton, nonché suo ufficio del consulente legale, al Presidente della Commissione del Senato Homeland Security, il senatore Joseph Lieberman, ha dato una Spinta difficile alle impresefornendo infrastrutture critiche a Wikileaks per ritirare il servizio. Il risultato è stato un attacco multisistemico, che, a sua volta, è stata accolta da uno sforzo volontario internazionale, sistemamultiplo a reballo che ha mantenuto i cavi disponibili nonostante l'attacco. (Vedi tabella 1). Mentre la maggior parte dei blocchi erano suscettibile di essere resistito, il blocco di sistemi di pagamentoera in gran parte Impossibile aggirare correttamente. Inoltre, l'attacco legale rimane una grave minaccia per questo modello. Questo vale per entrambe Private Bradley Manning, la presuntaleaker che fu tenuta in isolamento sotto umilianti e degradanti condizioni per un anno eancora attende il processo, più di due anni dopo il suo arresto iniziale; e su Julian Assange, cherimane in un limbo giuridico a causa di un'azione legale, non collegato alla pubblicazione, ma sottouna continua minaccia di estradizione a e il perseguimento di, Stati Uniti. Rispostadell'amministrazione Obama per il caso Wikileaks è tipico degli sforzi straordinariamenteaggressivo di questa amministrazione reprimere informatori in generale, avendo perseguito piùazioni penali anti-talpe-informative rispetto a tutte le amministrazioni precedenti combinate.

  • Tabella 1.
    • Data
    • 12/01/10 12/02/10
    • 12/35/10
    • 12/04-07/10 12/20/10
    • Attacco

Stoccaggio: Amazon rimuove Wikileaks materiali dal suo stabilimento di storage cloud. DNS: EveryDNS, il cancelliere DNS che serve il dominio Wikileaks.org, fermato indicando il nome del dominio al server di Wikileaks. Stoccaggio: Ministro francese dell'industria, Eric Besson, chiamatesu una società francese che ha fornito l'archiviazione per i cavi dopo Amazon rimosso il 3 dicembre; dal 5 dicembre OVH rimuove il contenuto di Wikileaks. PayPal, Mastercard, Visa, interrompere il trattamento donazioni per Wikileaks, tagliando i finanziamenti. Deposito di app. Apple rimuove un app di terze parti creato per consentire agli utenti iPhone di accedere e cercare cavi ambasciata Wikileaks. Contromisura Wikileaks sposta immagazzinaggio principale OVH in Francia. Wikileaks utilizza indirizzi IP numerici aggiornati tramite Twitter; in definitiva si risolve in Wikileaks.ch. Wikileaks si sposta nuovamente, questa volta in Svezia — inizialmente i server del Partito Pirata, un partito politico svedese e più tardi a un provider di archiviazione svedese. OVH resiste e, infine, ripristina i dati. Risposte marginali utilizzando percorsi alternativi; per lo più nessuna risposta Apps jailbreaking/violato ancora eseguito su iPhone; Applicazioni Android ancora eseguire; la maggior parte

    • accesso fatto sopra i browser e gli standard aperti piuttosto che app e standard proprietario.

In combinazione, i dati aperti e Wikileaks storie suggeriscono un grado di attenzione sullepotenzialità e limiti delle soluzioni anarchiche, mutualistiche a limitazioni nucleo aziendale o poteredi governo. Stati e aziende, sempre più lavorare insieme in un partenariato pubblicoprivato permantenere il predominio, entrambi possono sovvertire apertura agendas e Monte molto efficacecombinato assalti anarchica che modelli gravemente condizionata ceppo l'efficacia di questi ultimi.A volte, dove i poteri non sono allineati perfettamente, potrebbero fallire questi assalti. QuandoViacom attaccato YouTube utilizzando la legge sul copyright, YouTube era già di proprietà diGoogle e a causa di uno scontro di giganti economici, il sito che offre tale occasio cravatte tremendasovversione culturale e politica è stato sostenuto. Ma dove gli interessi sono gravemente squilibrati,o lo stato è stato coptarono per l'agenda azienda o viceversa, la potenza combinata può essere permidable, anzi. Wikileaks, il destinatario dei nuovi media Amnesty International 2009 premio, non èstato portato, ma è stato gravemente ostacolato da questo sostenuti, assalto multisistemica che StatiUniti orchestrato.

Libertà imperfetta: mutualismo paritario, potere di mercato e stato fallibile

All'interno, in senso lato, discorso democratico/liberale, una rivendicazione progressiva di nucleo èche lo stato è necessario per contrastare il potere basato sul mercato e fornire beni pubblici che mercati, sistematicamente, non riescono a fornire. Dalla rottura della Standard Oil e l'emergere delladroga e dell'alimento regolamento, Tarbell seguente e Sinclair, per la rottura di AT & T, il caso Microsoft e gli attuali sforzi deboli di reregulating financiale settore, maggiori opposizionenell'economia industriale informazioni è stata tra il libero mercato "conservatori" e progressisti. L'attestazione di base di quest'ultimo è che, senza intervento da parte dello stato, organizzazionibasate sul mercato hanno potere superiore, che possono usare per sfruttare le masse dei consumatori e dei lavoratori e, all'interno di tali organizzazioni in caso di pagamento esecutivo, anche contro ladiffusa azionistiers. Analogamente, gli individui che iniziano e passare attraverso la vita con dotazioni disparità di ricchezza e privilegio sociale sistematicamente catturare una quota maggioredi fiera della torta sociale (secondo una gamma di teorie della giustizia), che richiedono un'agenda di redistributive correttamente delineato per moderare o compensare tali svantaggi che riflettonosemplicemente sfortuna o distorta struttura. Lo stato, in questa storia, è la difesa primaria contro le concentrazioni di potere di mercato e autoriproducenti strutture di disuguaglianza. Inoltre e in modoindipendente, ogni società richiede un flusso costante di beni pubblici. Difesa e polizia, educazionee scienza di base, infrastrutture di base e un sistema giuridico ben funzionante sono tutti i benipubblici che ogni società ha bisogno, e che anche l'ordine sociale più orientata al mercato richiede qualche forma di provisioning pubblica di beni pubblici se non è di queste underproduce epertanto implicano le potenzialità anche come una società basata sul mercato. Lo sforzo di metà anni novanta al rinnovamento dell'agenda progressiva è stato definito dalla sintesi di meccanismibasati sul mercato governo Clinton Blair nuova carbossimetilazione/New Labor. Questo approccio ha accettato la critica di nucleo che il diritto livellato al progressivo stato — che la burocrazia eraaltamente imperfetto, che la politica potrebbe essere e spesso è stata catturata, e che il modello di governo innovativo necessaria adozione di ulteriori soluzioni basate sul mercato. Invece diassegnazione dello spettro di regolatori, abbiamo ottenuto le aste dello spettro; invece di regolamentazione bancaria strutturali, abbiamo ottenuto deregolamentazione finalizzata a favorirel'autoregolamentazione e regolamento cooperativa. Tutti questi venivano bollati non come sconfitte per il modello progressivo, ma come sua modernizzazione. Nel 1999, il duo di Clinton Blair nuovidemocratici/New Labor aveva correttamente normalizzata e generalizzata della rivoluzione di Reagan/Thatcher, sapientemente cooptazione la retorica del diritto ad ottenere il potere, pur essendocooptato da essa nel processo di distribuzione del potere hanno vinto. Era sotto l'amministrazione Clinton che i pilastri fondamentali dell'industria finanziaria deregulazione che ha portato al crollodel 2008 sono state introdotte, più visibile l'abrogazione di GlassSteagall Act nel 1999, e durante il quale divenne il consenso di Washington dominante. In Europa, i presunti meriti di tecnocratica,basata sull'economia delle politiche ha permesso alla Commissione europea di acquisire livelli crescenti di influenza, tecnocrazia è venuto a determinare porzioni sempre più grandi di quello cheuna volta era il dominio della politica e di impianto tecnocratico con un'agenda di attuazione sempre più consiered forma divenne una base indipendente per legittimità alla pari con responsabilitàdemocratica come fonte di determinazione pratica delle politiche con significato reale politico per la vita quotidiana dei cittadini europei. La grande recessione del 2008 scoppiare la bollaideologica di mercati efficienti e i benefici della deregolamentazione, anche se molti dei suoi seguaci continuano a declamare i suoi insegnamenti; l'apprendimento è difficile e ideologia sembrareggere nel modo più affidabile rispetto l'economia stessa. Come noi le principali banche e operatori finanziari richiesti centinaia di miliardi di dollari di fondi governativi per sopravvivere; comeGeneral Motors e Chrysler divenne imprese statali e lavoratore per un breve periodo a (con successo) Salva le aziende, seguite da rapida riprivatizzazione, ideologi e autointeressati hacontinuato a vomitare la retorica del libero mercato. I principali paesi europei stanno minando la propria stabilità politica cercando di imporre austerità e spese limitate nella speranza di prendere ingiro la fata di fiducia fuori dal suo sonno profondo, come se i mercati stessi erano ben funzionanti e il problema era solo il lato di governo minare la fiducia in questi mercati. Di fronte lo spettacolarefallimento dei mercati finanziari, l'impotenza di tanti i governi d'Europa e il macht politik di stato degli Stati Uniti, dove un presidente di alleggiudicato progressivo perseguire allegramente unasconfinata "guerra al terrore" afferma il potere imperiale indefinitamente a trattenere e persino assassinare i propri cittadini senza parvenza di processo dovuto, siamo partiti alla ricerca diun'alternativa a queste due fonti di alimentazione: lo stato e il mercato.Una teoria politica che risponde a questa situazione deve affrontare il problema di fondo è lainfeasibility di rimozione di potere anche ragionevolmente ben funzionante democratic stato eun'economia di mercato ragionevolmente ben funzionante. Potere e privilegio pervadono la corsa ela manipolazione del potere statale; non meno così il funzionamento delle organizzazioni dimercato. La differenza tra gli anarchici e i libertari è che quest'ultimo si rifiuta di vedere il potereesercitato attraverso la proprietà e contratto come illegittimo. Si rifiutano di vedere che laissez faireminimal stato si traduce in un'illegittima feudale plutofilante, proprio come lo stato monarchicominimal che ha preceduto la nascita dei primi moderni monarchies ha provocato l'aristocraziafeudale. Il moderno stato liberale poteva prima di rompere quest'ultimo e, nella sua versione delventesimo secolo, moderare le versioni dickensiana del precedente. La differenza tra gli anarchici,da un lato e una vasta gamma dei socialdemocratici e dei liberali (nel senso degli Stati Uniti) è che iprimi sottolineano nella misura in cui potere è esercitato attraverso lo stato illegittimamente, mentregli ultimi sottolineare in vari gradi di quel potere esercitato attraverso lo stato è (una) necessaria peril funzionamento di una società; (b) necessario per la diffusione delle concentrazioni di stato dipotenza, più importante ricchezza e potere maggioritario sopra le minoranze lungo una gamma di dimensioni della dominazione potenziali; e (c) uso meno incline a illegittimo di potenza rispetto adaltre forme di stabile e sostenibile, modelli di organizzazione su grande scala, come monarchies o aristocrazie, autocrazie o burocrazie. Mutualismo peer nell'ambiente di informazioni in rete offre unpotenziale percorso alternativo di resistenza che non dipende completamente la distribuzione di uno stato sempre più visto come sé, lungi dall'essere perfetta. Esso si presenta come una via alternativaper migliorare il funzionamento della vita pubblica; la consegna del sociale desiderata, a fronte della ripartizione nella convinzione in mercati perfetti o governo perfetto. Nel 1990, Microsoft erala Standard Oil dei personal computer. Stava progettando di espandere in server web, browser web e programmazione "attivo" che potrebbe eseguire piccole applicazioni nel browser web. Microsoft hacombattuto e perso le sue battaglie antitrust negli Stati Uniti e in Europa. In ogni caso lo stato è intensificato per contrastare il potere mercato. Formalmente, è riuscito; le autorità di concorrenzal'USA e la UE ha vinto loro casi. Ma né la vittoria è stata infatti determinante della struttura di mercato; reme stampi ottenuti nella legge erano meno significativi rispetto gli sviluppi nei"mercati". In particolare, Microsoft non è riuscito a vincere i suoi tre grandi sforzi per sfruttare il suo monopolio desktop ai nuovi mercati. Ha perso il suo sforzo di controllare il software del serverweb di Apache Software Foundation, un progetto FOSS; perse il predominio del browser Firefox e Mozilla Foundation, insieme a latecomer Google Chrome ( anche FOSS, sebbene con notevolecontrollo societario); e ha perso il suo linguaggio di programmazione attiva Java (FOSS dal 2006) e,soprattutto, l'aumento nello scripting lato server, che è completamente dominato da PHPe altri programmi FOSS. Allo stesso tempo, il crescente spostamento per dispositivi di piccola scala— primo telefoni, poi iPod e più recente smartphone e tablet — ha superato Microsoft di e trova laApple hyperproprietary in questi mercati più piccolo dispositivo in posizione dominante, anche senon abbastanza dominante come quello di Microsoft occupato sul desktop nel 1990. La pressioneconcorrenziale primaria c'è da Android, che, come Chrome, è un corporatesponsorizzato, ma ancorail modello produttivo FOSS. È semplicemente troppo presto per dire se il modello FOSS di Androidsarà correttamente eclissare il successo fenomenale di Apple con l'iPhone; e, se lo fa, se di Androidlicenze FOSS si tradurrà in realtà in una comunità di sviluppo sufficientemente robusto che essosarà non dominato da Google in modi che pregiudicherebbe la libertà molto il modello promette. Seentrambi si verificano, quindi la storia si semplicemente ripeterà con Apple, assumendo il ruolo diMicrosoft vs FOSS. Per ora, la storia di come Microsoft non è riuscito a sfruttare il suo monopolioiniziale dal 1990 in una posizione simile nella storia in rete ambiente presenta una mixture del"mercato si prende cura di tutto" con "il nonmarket si prende cura di tutto," molto di più che laclassica storia progressiva dell'intervento del governo riuscendo a conteso potere aziendale o il modello neoclassico della concorrenza basata sul mercato solo in questo modo. Un interventosociale, basato sulla produzione peer di molti e diversi gruppi di sviluppatori praticando mutualismoha svolto un ruolo critico che accomoda né approccio. La questione è come generalizzabile è quellasoluzione e come indipendente, se a tutti, dall'essere un hack particolare, utile solo in particolaricircostanze, sullo sfondo di uno stato liberale con un sistema ragionevolmente liberale, proprietà emercato. Per quanto riguarda la prima parte della questione, certamente abbiamo esempi difallimenti e di sucprocessi. Nella mia discussione su Kickstarter, ho suggerito come il modello delpeer finanziamento viene utilizzato da artisti che vogliono aggirare il potere delle etichette soprala vita di musicisti. Quando guardiamo al futuro del giornalismo, notizie peer-prodotto esegnalazione dei sono permettendo una gamma molto più ampia di persone di livelli sufficienti diimpegnarsimento di eludere i più tradizionale, operatori di mercato o finanziati dallo stato. Per lostesso motivo, noi vedere i fallimenti della Comunità Wi-Fi o aprire il networking sociale fontecome esempi delle limitazioni degli approcci distribuiti. Proprio come gli sforzi del governo percontenere il potere di mercato possono fallire perché le organizzazioni di mercato sono troppoadattabile e troppo ben organizzata in predano i inefficacies e le corruzioni che infettano lo stato,così troppo peer basate su sforzi per eludere il potere aziendale possono non riuscire perché essi nonraccogliere contributi sufficienti; o perché le grandi parti della popolazione accetta semplicementemercato modello come inevitabile, è scettico riguardo i modelli nonmarket provisioning dimerci. La questione della dipendenza o indipendenza di mutualismo peer o peer production, dallostato liberale e il mercato è più difficile. Al basale, che sarebbe causa sufficiente per celebrare ilmutualismo peer se ha offerto un percorso duraturo per miglioraremento della libertà, innovazione e partecipazione negli Stati liberali e mercato economies. In tale prospettiva, il dominio delmutualismo dipende ancora sullo sfondo di uno stato di più o meno ben funzionante, che utilizzano l'eccesso di capacità, tempo, energia, capitale umano — reso fattibile di partecipanti già bensviluppate capabilicravatte e sicurezza personale, tutto dipende lo stato. Non sono, tuttavia, convinto che il mutualismo è limitato al caso di un già consolidate stato o proprietà system.L'individuazione del nucleo dei decenni di lavoro nella scuola di scorta studies Ostrom è la persistenza e la diversità di stato, soluzioni di nonmarket alle risorse condivise. I quartieri spagnoliirrigazione Elinor Ostrom ha scritto di lungo ha preceduto la nascita dello stato moderno spagnolo, tanto meno il suo recente passaggio alla democrazia. Le bande di aragosta del Maine che Achesonha scritto di erano violenti e anarchico nella connotazione negative del termine, ma hannofunzionato per gestire la tragedia della commons che altrimenti sarebbe stato preveduto per la pescadi aragosta, nei denti di un sistema giuridico basato sullo stato concorrente che ha fatto non, infatti,regolano le pratiche . Servizi sociali la fratellanza musulmana in Egitto prima della primavera arabasono stati forniti nei denti di uno stato illiberale, corrotto e repressivo. Il punto è che, sebbene gliesempi che qui offro mirano ai modi in cui peer mutualismo può migliorare sulla base di uno statoliberale, con un'economia di mercato basata sulla proprietà, la presenza di tale stato non è unaprecondizione per tali soluzioni emergenti. Un mal funzionamento statali, corrotto e con portatalimitata potrebbe ancora vedere volontaristica, autogovernate pracnetiche emergono per riempire ivuoti lasciati dallo stato. Uno stato totalitario altamente efficace ben può sopprimere il mutualismo,per lo stesso motivo che potrebbe sopprimere la libera impresa, per assicurare il controllo e ladipendenza dal suo potere centralizzato; ma ancora una volta, in quel contesto mutualisticheautorganizzazione diventa uno dei pochi viali per resistenza efficace, ove possibile. In ogni caso, iltipo di mutualismo che mi concentro qui è offerto come un spazio di soluzione all'interno dellospazio politico-istituzionale del moderno, liberale, ragione stato abilmente ben funzionante, nonperché tale stato è una precondizione per il mutualismo, ma perché il mutualismo è di per séimperfetto e incompleto; e il punto principale di "gradi di libertà" è la necessità di multiplo,diversificato, sovrapposizione di sistemi di affordance e vincolo, stato e mercato tra loro, apermettere a persone a vivere bene e perseguire i loro obiettivi individuali e condivisi. Così, mentreuno stato ben funzionante non è una precondizione per il mutualismo; e un sistema di proprietà ben funzionante non è necessario per la produzione di peer, entrambi i sistemi sono necessari perconsentire alle persone di vivere bene. Introduzione di mutualismo e produzione peer quindi mira amigliorare e completare l'imperfezione di questi sistemi, piuttosto che la loro sostituzione. Laversione pura utopica delle possibilità politiche riflettuto di produzione peer cercherebbero nellaproduzione peer una soluzione completa per l'imperfezione dei mercati e degli Stati. Se laregolamentazione bancaria è debole e corruttibili, regolatori, mentre le banche loro stessi sono pienidi manipolazione e comportamento egoista che rende i mercati operano sistematicamenteinefficiente e sfruttamento ( vedere la Barclays Bank e lo scandalo di manipolazione LondonInterbank offerto tariffe (LIBOR)), allora la soluzione è il mutualismo. Qualche combinazione diGrameen Bank, Kickstarter e l'uso diffuso delle cooperative di credito può e dovrebbe risolvere ilproblema. Associazione reciproca tra individuals, che hanno bisogno di capacità di risparmio e dicredito è la soluzione di base, mentre gli Stati e mercati possono occupare ruoli di bordo persegmenti di mercato più elaborate. Se Internet service providers sono estrarre gli affitti, nonriuscendo a servire le popolazioni di reddito inferiore, o esercitando il potere sopra i loro clienti inmodo da beneficiare, per dire, i propri servizi video, quindi la risposta è qualche forma di Wi-Fialliance tra gli utenti che eluderà bottiglia ultimo miglio che possiedono le società via cavo etelefono, piuttosto che un appello per una Commissione federale di comunicazioni perennemente deludente.La pratica versione utopica abbraccerebbe uno sforzo sistematico per espandere i domini diapplicazione del mutualismo peer, pur riconoscendo che è una soluzione che non è né completo néperfetto. Esternamente, se guardiamo al sistema bancario di un particolare riuscito uso delleassociazioni mutualistiche di eludere le grandi banche, vediamo che le cooperative di credito,infatti, gioca un grande e, dopo il tracollo, rapidamente crescerezione, ruolo del sistema bancario.Negli Stati Uniti entro la fine del 2012, milioni di nuovi account spostato da banche commerciali acooperative di credito. La recente crescita riflette il fatto che queste cooperative di credito hannofornito un'alternativa alle banche più grandi, che hanno sollevato tariffe sui loro clienti in un semprepiù consoli datato mercato delle megabanche. Tuttavia, è difficile grumo cooperative di credito,molte delle quali sono ampiamente sperimentati dai loro membri in termini simili, più o meno comealtri clienti della banca, con il mutualismo; loro attributi mutualistiche sono importanti, ma spessolimitata. Inoltre, vediamo i fallimenti nel tentativo di generalizzare questi online. Prosper.com è ilpiù prominente di questi esempi. È troppo presto per dire se vari sforzi di prestito peer possono (a)creare ulteriori forme perfettamente mutualistiche di cooperative di credito e (b) generalizzare perl'intera popolazione. Più chiaramente ancora, sistemi quali la sanità o istruzione certamentepresentano problemi che mutualismo può intervenire attraverso miglioramenti discreti, comevolontari per migliorano la capacità delle scuole di offrire attenzione individuale o rafforzare leabilità di lettura per età più giovane; ma questi non sono sistemi per cui non c'è, attualmente, unpercorso chiaro per alternative mutualistiche. Internamente, abbiamo visto in molti degli studi che,mentre ci sono forti successi al ridimensionamento governance complessa che unisce il dibattito,carisma, votazioni e meritocratic influenza ai progetti abbastanza sostanziale, che non significa chetutti i progetti sono immuni all'acquisizione illegittima di una cabala o alla sovversione degli attoridel mercato o dello stato Chi tenta di sfruttare a loro per le proprie esigenze. Mentre l'assunzione disé dei critici — che processi peer anarchica saranno necessariamente devolvere al caos o subire unagerarchia reemergent — è chiaramente falsa, è certamente probabile che un numero significativo diprogetti che iniziano la loro vita come gli sforzi peer svilupperà le proprie dinamiche dialimentazione interna che li renderà infatti lontano da modelli utopici. L'implicazione di questa visione utopica pratica di mutualismo peer è accettare che nessun sistema singolo può essereperfezionato per evitare l'accumulo e l'applicazione del potere illegitimate; ma nessun sistema èanche una perfetta tecnologia di controllo; e con nessuno di questi sistemi è potere sempredistribuiti illegittimamente o abusivamente. Libertà e crescita umana esiste non nel raggiungimentodi un unico perfetto sistema di governance, con perfetta partecipazione o perfetta autonomia, socialeo di mercato. Piuttosto, libertà in un mondo come noi abitano consiste nella manipolazione continuadei diversi sistemi di alimentazione per creare spazi con relativamente più libertà e flussi di potenzacon legittimità relativamente più, di qualsiasi stato costante, generalizzata di questi sistemipotrebbe, da sola, di fornire. Imperfezione e incompletezza dei sistemi che ci abitano diventanoparte integrante della definizione degli spazi in cui possiamo essere liberi. Comprendere il mondosociale istituzionale che abitiamo in questi termini richiede che intraprendiamo individualmente ilperseguimento di una vita etica e autonomia e libertà e giustizia come membri delle società viviamocome un processo di continua progettazione e riprogettazione delle relazioni e contesti cheabitiamo. L'obiettivo del progetto è identificare i sistemi che sfruttano, anziché necessariamentecercano di eliminare, imperfezioni; che produce cediamo che annullino reciprocamente e ottenereuna serie di victories temporanea per conto di alcune classi di soggetti dominati come disponibilenelle circostanze. Questo, a sua volta, esporrà probabilmente qualche altra classe di dominazione, eil ciclo si ripete. Nel contesto di questa concezione altamente imperfetto dell'organizzazione sociale,production peer o mutualismo peer è meglio compreso come un grado di libertà nella progettazionedel contesto multisistemica che abitiamo. Sue fonti di legittimità e di efficacia, di umanità e diautonomia sono diversi da e ortogonale a, le fonti di questi desiderata nello stato o nel comportamento di mercato. Coloro che persegue soluzioni peer per problemi duri non bisogno dicercare una soluzione perfetta o completa. Non ci ne sono. Se sono in grado di costruire una singola istanza di ulteriori infrastrutture liberatoria o flusso di capacità; Se sono in grado di gestirloattraverso qualche miscela di leadership carismatica, impegno normativo alla ragione e dibattito,processo democratico o autocomprensione collettiva meritocratica, poi hanno costruito un grado dilibertà nel mondo che siamo tutti occupano; tutti noi hanno permesso un grado di libertà nel mondodei sistemi ad incastro che ci abitano, un percorso che possiamo usare per bob e intreccio tra ilflusso continuo degli sforzi degli altri, in particolare altri che occupano posizioni che permettonoloro di progetto potere su noi attraverso istituzioni di mercato o lo stato che la soluzione peer ci hapermesso di schivare. Per ora, che potrebbe essere il meglio che possiamo lavorare praticamenteverso; in una vasta gamma di dimensioni della vita, anche questo obiettivo limitato è un bel po'; e inmolti settori della vita può essere semplicemente abbastanza un po ' più di uno spettacolo di lato.La nostra esperienza con il mondo in rete sottolinea che ci sono almeno tre specie di pratica rispostaanarchica per la pervasività del potere degli Stati e mercato. Solo uno di questi — produzione peerbasate su commons — è anche plausibilmente utopica; gli altri due sono altamente imperfette emoralmente ambigue anarchiche risposte che comunque afferrare e a volte davvero facilitano, gradidi libertà. Il primo di questi ultimi due è pervasiva illegalità. Questa è la libertà molto incerta offertadall'immigrazione clandestina, Speakeasy o armadio nei denti di leggi sull'immigrazione, divieto osodomia. Il secondo è resistenza radicale, giuridica o legale marginalmente, simboleggiato da unagamma di pratiche, dalla Wikileaks chiaramente legale, attraverso i casi di giurisdizione edipendente dal contesto più ambigui, Anonymous e The Pirate Bay. Come parte della discussioneutopia reale, ho trascorso questo articolo sul ramo utopico; ma gli altri due, pervasiva illegalità dibasso livello e resistenza radicale sia legale che illegali, sono lì, vivi e vegeto in entrambi la forzareale mondo e, molto completamente, l'ambiente di rete. Decentralizzata, basata su terrenicomunali, sistemi di produzione peer offrono un grado di libertà, un insieme di affordances einterventi di progettazione che consentono di determinati beni pubblici effettuare il provisioning inmodi che consentono nuove forme di bobbing e tessitura tra i vincoli dello stato e del mercato,ma anche i vincoli delle più tradizionali forme di organizzazione sociale come la Chiesa, l'Unione oil quartiere associazione. Il punto non è che questi nuovi modelli di organizzazione sono l'apoteosi della libera associazione umana. Quasi certamente verremo a scoprire, se non già sappiamo, chequesti troppo sono, o diventerà, imperfetti; che questi troppo hanno il potenziale per creare,trasmettere, distribuire e abuso di potere. Il punto è che essi forniscono un nuovo grado di libertànella progettazione di sistemi umani e che grazie a questo nuovo grado di libertà, forniscono nuovimetodi di miglioramento della libertà umana e fiorente in quelle attività che dipendono o sonocostruite intorno, i beni pubblici o funzioni che essi possono con successo il provisioning su unmodello che, almeno per ora, nel contesto storico, è meno facilmente usati per la riproduzione delpotere di stato e più tradizionali sistemi basati sul mercato essi spostare, in tutto o in parte.

Note e dati sull'Autore

Riconoscimenti

Sono grato a Erik Olin Wright per avermi invitato a partecipare a una sessione del tema "Utopiereali" il meeting annuale della American Sociological Association 2012 a Denver e offrendo moltiutili commenti su diverse bozze e ai membri del comitato di redazione di questa rivista per i lorocommenti durante il processo di pubblicazione.

Dichiarazione di interessi in conflitto

L'autore ha dichiarato no potenziali conflitti di interesse per quanto riguarda la ricerca, paternità e/opubblicazione di questo articolo.

Finanziamenti

L'autore ha ricevuto alcun sostegno finanziario per la ricerca, paternità e/o pubblicazione di questoarticolo.

Biografia autore

Yochai Benkler (yochai_benkler@harvard.edu) è il professore Berkman imprenditoriale studigiuridici presso la Harvard Law School e facoltà codirettore del Berkman Center for Internet andSociety di Harvard. Dal 1990 ha giocato un ruolo nella caratterizzazione del ruolo di scortainforzione e decentralizzato di collaborazione per l'innovazione, la produzione di informazioni elibertà in economia in rete e della società. I suoi libri includono il pinguino e il Leviatano: comecooperazione trionfa sul tornaconto (corona 2011); e la ricchezza delle reti: come la produzionesociale trasforma il mercato e libertà (Yale University Press, 2006). Il suo lavoro è liberamente accessibile a:

Note

Notes

  1. . The Local Area Network Magazine 5, no. 10, 29.
  2. . Carl Malamud, “Is the Internet the Key to Growth for the IETF?” Internet Week (3 August 1992).
  3. . David Clark, “A Cloudy Crystal Ball—Visions of the Future” Proceedings of the TwentyFourth Internet Engineering Task Force, Massachusetts Institute of Technology, NEARnet, Cambridge, (13-17 July 1992). http://ietf.org/proceedings/prior29/IETF24.pdf.
  4. . Paulina Borsook, “How Anarchy Works,” Wired 3, no.10 (October 1995).
  5. . A. Michael Froomkin, “Habermas@discourse.net: Toward a Critical Theory of Cyberspace,” Harvard Law Review 116, no. 3 (January 2003); Natalie Nelson-Marsh, “Reconsidering the Conceptual Relationship between Organizations and Technology: a Study of the Internet Engineering Task Force as a virtual organization,” (University of Colorado at Boulder PhD dissertation, 2006); Craig Lyle Simon, “Launching the DNS Wars, Dot-com Privatization and The Rise of Global Internet Governance” (University of Miami PhD dissertation, 2006).
  6. . For an extensive review of the dynamics of adoption by firms, governments, and individuals. see Charles M. Schweik and Robert C. English, Successful Internet Collaboration: A Study of Open-Source Software Commons (Cambridge, MA: MIT Press, 2012). For industry adoption statistics, see Josh Lerner and Mark Schankerman, The Commingled Code: Open Source and Economic Development (Cambridge, MA: MIT Press, 2010).
  7. . FOSS is the subject of an extensive literature. Particularly valuable book-length treatments are Christopher M. Kelty, Two Bits: The Cultural Significance of Free Software (Durham, NC: Duke University Press, 2008); Glynn Moody, Rebel Code: Linux and the Open Source Revolution (New York: Basic Books, 2002); Steven Weber, The Success of Open Source (Cambridge, MA: Harvard University Press, 2004). Groundbreaking discussions of FOSS include Rishab Ayer Ghosh, “Cooking Pot Markets: An Economic Model for the Trade in Free Goods and Services on the Net,” First Monday 3, no. 3 (March 1998), http://firstmonday.org/htbin/cgiwrap/bin/ojs/index.php/fm/rt/printerFriendly/580/501; Eric Raymond, “The Cathedral and the Bazaar,” http://www.catb.org/esr/writings/homesteading/; Karim R. Lakhani and Eric von Hippel, “How Open Source Software Works: ‘Free’ User-to-User Assistance,” Research Policy 32, no. 6 (June 2003): 923-943. An important collection of early work on FOSS is Joseph Feller, Brian Fitzgerald, Scott A. Hissam, and Karim R. Lakhani, eds., Perspectives of Free and Open Source Software (Cambridge, MA: MIT Press, 2005), http://mitpress.mit.edu/books/chapters/0262562278.pdf. The critical source for an internal perspective is the work of Richard Stallman, founder of the Free Software Foundation, at http://www.gnu.org/.
  8. . Pamela S. Tolbert, “Robert Michels and the Iron Law of Oligarchy” [Electronic version], Retrieved from Cornell University, ILR School site: http://digitalcommons.ilr.cornell.edu/ articles/397/.
  9. . Kelty, Two Bits, ch. 10.
  10. . Gabriella Coleman, “Three Ethical Moments in Debian: The Making of an (Ethical) Hacker, Part III” (University of Chicago PhD thesis, 2006).
  11. . Siobhan O’Mahony, “The Emergence of Governance in an Open Source Community,” Academy of Management Journal 50, no. 5 (2007): 1079-1106.
  12. . Malolan S. Rajagopalan et al., “Accuracy of Cancer Information on the Internet: A Comparison of a Wiki with a Professionally Maintained Database,” Journal of Clinical Oncology 28, no. 7s (2010). 13. Jimmy Wales, “From Jimbo Wales’ user talk page,” quoted in Wikimedia, “Meta:Talk:Benevolent Dictator,” Wikimedia, 16 March 2007, http://meta.wikimedia. org/?oldid=544462
  13. . Joseph Michael Reagle Jr., Good Faith Collaboration: The Culture of Wikipedia (Cambridge, MA: MIT Press, 2010), ch. 4-6.
  14. . An excellent recent bibliography is found in Mayo Fuster Morell, “The Wikimedia Foundation and the Governance of Wikipedia's Infrastructure, Historical Trajectories and Its Hybrid Culture,” in G. Lovnik and N. Tkacz, eds., Critical Point of View (Amsterdam: Institute of Networked Cultures, 2011); the volume generally collects a substantial amount of recent work that develops a critique of the more optimistic interpretations of Wikipedia. Works on the governance of Wikipedia, both critical and supportive, include: Phoebe Ayers, Charles Matthews, and Ben Yates, How Wikipedia Works and How you Can Be a Part of It (San Francisco, CA: No Starch Press, 2008); Andrew Lih, The Wikipedia Revolution: How a Bunch of Nobodies Created the World’s Greatest Encyclopedia (New York: Hyperion, 2009); Piotr Konieczny, “Governance, Organization, and Democracy on the Internet: The Iron Law and the Evolution of Wikipedia,” Sociological Forum 24 (March 2009): 162-192; Shane Greenstein and Michelle Devereaux, “Wikipedia in the Spotlight,” Kellogg Case Number: 5-306-507 (Evanston, IL: Kellogg School of Management, 2009), http://www.kellogg.northwestern.edu/faculty/greenstein/images/htm/Research/Cases/Wikipedia_RVFinal_0709. pdf; Nathaniel Tkacz, “Power, Visibility, Wikipedia” Southern Review 40 (2007): 5-19; Travis Kriplean, Ivan Beschastnikh, David W. McDonald, and Scott A. Golder, “Community, Consensus, Coercion, Control: CS*W or How Policy Mediates Mass Participation,” GROUP’07, ACM Conference on Supporting Group Work (Sarubel Island, Florida, 2007); Max Loubser and Christian Pentzold, “Rule Dynamics and Rule Effects in Commons-Based Peer Production,” Fifth ECPR General Conference, Potsdam, Germany (10-12 September 2009); Fernanda B. Viégas, Martin Wattenberg, and Matthew Mckeon, “The Hidden Order of Wikipedia,” Online Communities and Social Computing (2007): 445-454; Andrea Forte and Amy Bruckman, “Scaling Consensus: Increasing Decentralization in Wikipedia Governance,” Proceedings of the 41st Annual Hawaii International Conference on System Sciences (Waikoloa, Big Island, HI: IEEE Computer Society, 2008): 157-167; Thomas Malone, The Future of Work: How the New Order of Business Will Shape Your Organization, Your Management Style and Your Life (Cambridge, MA: Harvard Business Press, 2004); Aniket Kittur, Ed Chi, Bryan Pendleton, Bongwon Suh, and Todd Mytkowicz, “Power of the Few vs. Wisdom of the Crowd: Wikipedia and the Rise of the Bourgeoisie,” Proceedings of the 25th Annual ACM Conference on Human Factors in Computing Systems (CHI 2007), ACM: San Jose, CA, 2007. Sorin Adam Matei and Caius Dobrescu, “Ambiguity and Conflict in the Wikipedian Knowledge Production system,” 56th Annual Conference of the International Communication (19-23 June 2006, Dresden), http://matei.org/ ithink/ambiguity-conflict-wikipedia/; Andrea Ciffolilli, “Phantom Authority, SelfSelective Recruitment and Retention of Members in Virtual Communities: The Case of Wikipedia,” First Monday (December 2003), http://firstmondayorg/htbin/cgiwrap/ bin/ojs/index.php/fm/article/view/1108; Mathieu O’Neil, Cyberchiefs: Autonomy and Authority in Online Tribes (London, UK: Pluto Press, 2009); Felix Stalder and Jesse Hirsh, “Open Source Intelligence,” First Monday 7 (June 2002), http://firstmonday. org/htbin/cgiwrap/bin/ojs/index.php/fm/article/view/961/882. Moira Burke and Robert Kraut, “Mopping up: Modeling Wikipedia Promotion Decisions” in B. Begole and D. W. McDonald, eds., Proceedings of the 2008 ACM Conference on Computer Supported Cooperative Work (San Diego, CA: ACM), 2008, 27-36.
  15. . Pamela S. Tolbert, “Robert Michels and the Iron Law of Oligarchy.”
  16. . Reagle, supra note 11, 74.
  17. . Reagle, supra, at page 98.
  18. . See Matheiu O’Neil, “Wikipedia and Authority,” in Lovnik and Tkacz, supra, at 309 (2011).
  19. . Yochai Benkler, “Coase’s Penguin, or Linux and the Nature of the Firm,” 112 Yale Law Journal 369 (2002); “’Sharing Nicely’: On Shareable Goods and the Emergence of Sharing as a Modality of Economic Production, 114 Yale Law Journal 273 (2004); “Peer Production of Survivable Critical Infrastructures,” in M. F. Grady and F. Parisi, eds., The Law and Economics of Cybersecurity, (Cambridge University Press, 2005): 73-114); Yochai Benkler, The Wealth of Networks: How Social Production Transforms Markets and Freedom (Cambridge, MA:Yale University Press, 2006).
  20. . A comparison identified by Steven Berlin Johnson.
  21. . Pew Research Center’s Project for Excellence in Journalism, “YouTube and News: A New Kind of Visual News,” http://www.journalism.org/node/30171.
  22. . USAID, “Crowdsourcing to Geocode Development Credit Authority Data: A Case Study,” http://transition.usaid.gov/our_work/economic_growth_and_trade/development_credit/ pdfs/2012/USAIDCrowdsourcingCaseStudy.pdf.
  23. . Blake Ellis, “Credit Unions Hit a Record Number of Members,” http://money.cnn. com/2012/02/29/pf/credit_unions_members/index.htm.
  24. . Grameen Bank website: http://www.grameen-info.org/index.php?option=com_content&ta sk=view&id=26&Itemid=175.
  25. . See: November 2009, 100 Million; http://www.techcrunch.com/2009/11/01/four-yearsafter-founding-kiva-hits-100-million-in-microloans/; April 2011, 200 million, http:// philanthropy.com/article/article-content/127126/, by August 2012, 343.6 million. http:// www.kiva.org/about/stats.
  26. . NEA website: http://www.nea.gov/about/budget/AppropriationsHistory.html
  27. . BLS category NAICS 711500, compare 2004 and 2011.
  28. . Kristin Thomson and Jean Cook, “Future of Music Coalition Study: Are Musicians Benefiting from Music Tech?” (13 February 2012), http://money.futureofmusic.org/ are-musicians-benefiting-from-music-tech-sf-musictech-presentation/.
  29. . Leah Belsky, Byron Kahr, Max Berkelhammer, and Yochai Benkler, “Everything in Its Right Place: Social Cooperation and Artist Compensation,” 17 Mich. Telecommunications and Tech L. Rev. 1 (2010).
  30. . See Belsky, et al, supra.
  31. . Safecast website: http://blog.safecast.org/history/; Ethan Zuckerman blog: http://www. ethanzuckerman.com/blog/2011/06/27/mohamed-nanabhay-and-joi-ito-at-center-for-civicmedia/.
  32. . “Open Data Movement Redux: Tribes and Contradictions,” http://whimsley.typepad.com/ whimsley/2012/05/open-data-movement-redux-tribes-and-contradictions.html.
  33. . Jennifer Shkabatur, “Transparency With(out) Accountability: Open Government in the United States,” Yale Law & Policy Review 31, no. 1 (2013).
  34. . See John Wonderlich, “Open Data Creates Accountability,” http://sunlightfoundation.com/ blog/2012/07/06/open-data-creates-accountability/; written in large measure in response to the doubts that Beth Noveck, who designed and led the Obama Administration’s open data drive, and seems now to be focused on institutionalized aspects rather than raw data dumps coupled with peer scrutiny. See “Open Data—The Democratic Imperative,” http:// crookedtimber.org/2012/07/05/open-data-the-democratic-imperative/.
  35. . Blake Ellis, “Credit Unions Hit a Record Number of Members.”
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