Decrescita
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Serge Latouche, la Decrescita, i limiti dello sviluppo
La crisi economica
Un intervento di Mauro Bonaiuti e relativa Discussione
Venezia 2012 - Convegno internazionale sulla Decrescita
Si è tenuto a Venezia dal 19 al 23 settembre 2012. Il sito relativo al convegno offre tutta la documentazione aggiornata sulla Decrescita.
La terza conferenza internazionale della Decrescita si è chiusa a Venezia dopo quattro giorni di incontri e laboratori fondati su: diritto alla felicità, rispetto dell’ambiente, lotta contro lo spreco e lo "usa-e-getta" . Lasciano testimonianze, esempi, un "Giardino delle idee" contenente proposte concrete di transizione verso una nuova società ed una nuova cultura.
La proposta di MDF - Movimento per la Decrescita Felice
E' la decrescita di Pallante, collegato in qualche modo al Mov5*, ma indipendente. Si muovono sul pratico, dando la priorità all'aspetto economico-culturale, oltre che a quello politico. Sul piano politico propongono una alleanza trasversale dai piccoli produttori alla Fiom, dal Mov5* alle varie liste nazionali. Il Mov5* è così definito:
"Accanto ad alcune di queste esperienze locali è anche in corso di realizzazione un progetto di aggregazione politica nazionale che sta ricevendo una quantità di consensi superiore a ogni altro partito storico, sebbene la sua fisionomia sia ancora caratterizzata prevalentemente dalla contrapposizione al sistema di potere incarnato da quei partiti più che da un progetto di futuro."
Vedi il paragrafo finale: Avviare un confronto tra i potenziali sostenitori di un progetto politico finalizzato a superare la crisi mediante una decrescita selettiva della produzione di merci. Si muovono nella direzione giusta, ma sono ancora quantitativi e non qualitativi. Non sono abbastanza auto-riflessivi. Gli manca
- la metodologia Agile (il fuoco in grado di sciogliere e amalgamare i vari gruppi dispersi che tentano di associarsi),
- OSE tout cour, e
- soprattutto la consapevolezza che tutto questo è intrecciato (+ come SVILUPPO culturale/ecologico/economico che come decrescita).
Una introduzione di Luigi
Ciao Alessandra, è un piacere leggerti cara compagna di strada! Da ciò che scrivi deduco che hai colto l'essenza del concetto di Decrescita. Credo che ormai sia giunto il momento di riconsiderare la modalità di formazione del PIL, che non può essere la mera somma della capacità di uno stato di produrre beni e consumare servizi, perchè è ormai chiaro che i costi in termini di qualità della vita, per produrre e consumare quei beni e servizi sono assai elevati e se, come sarebbe giusto fare, si conteggiassero anche quei costi si scoprirebbe che saremmo molto più poveri. Da troppo tempo ormai si viola il principio di precauzione in nome di un'effimera ricchezza e un finto ben-essere che non giova nemmeno ai ricchi. Dici bene, diventa fondamentale rimodulare il modo di produzione e mirare all'essenziale, il più localmente possibile, quanto basta per le esigenze primarie. Questo consentirebbe a tutti di arricchirsi in termini di beni relazionali, e culturali che poi sono la vera ricchezza che allontana dallo stress e dalle patologie di carattere psicosomatico,per curare le quali si usano risorse e che a volte non si riescono a curare e sempre più spesso sfociano poi in tragedie. Non guardare al federalismo come a qualcosa che divide, ovviamente non mi riferisco al federaismo che propone la lega, ma ad un sistema di governo che non può prescindere dalla concreta partecipazione popolare, che si può esprimere al meglio in piccole comunità che vivono simbioticamente il territorio e quindi lo amministrano meglio. Dopo tutto la centralizzazione del potere che ormai si autoreferenzia, ha portato solo a disastri annunciati, per non parlare della globalizzazione.....che sciagura!!!! Non c'è dubbio che il potere tende a garantire se stesso, e gli oligarchi o stegocrati, come si usa chiamarli adesso, tenderanno sempre ad osteggiare il cambiamento. Le fonti di energia rinnovabili, sono per loro natura "federali" e "glocalizzate", nel senso che sono dovunque e servono lì dove sfruttandole si produce energia, esse anno anche la caratteristica di di essere libere da vincoli di proprietà, ecco perchè iil potere le teme, perchè non controllare le fonti energetiche significa perdere il potere. 5 o 6 anni orsono, un satellite lanciato in orbita nel 1958 ha cessato di funzionare perchè si sono esaurite le cellule fotovoltaiche che lo alimentavano, l'evoluzione tecnologica senza freni, con tutta probabilità dal '58 ad oggi, avrebbe consentito risultati inimmaginabili. Certo che il progresso tecnologico usato correttamente consente comunque di interloquire in tempo reale accorciando distanze altrimenti incolmabili, ed hai perfettamente ragione nel dire che per fortuna le idee non possono avere confini, e sono certo che dall'altra parte del mondo qualcono si sta dicendo le stesse cose con la stessa sensibilità e magari incontrandoci virtualmente grazie ad internet, ci doniamo spunti per adattare ai nostri rispettivi territori una buona idea per migliorare l'esistenza.
La Decrescita secondo Serge Latouche
I principi della Decrescita di Serge Latouche, che d'ora in avanti chiameremo Transizione, sono:
- Ri-Valutare (rielaborare creativamente i Valori vecchi e nuovi)
- Ri-Durre (sobrietà dello stile di vita)
- Ri-Localizzare (vivere la propria vita sociale ed economica con la massima apertura culturale ma profondamente radicati nel proprio territorio. Vedi anche Federalismo Integrale)
Secondo SL gli obiettivi fondamentali sono due:
- Raggiungere una tendenziale autonomia alimentare. Vedi Orti Sociali
- Raggiungere una tendenziale autonomia energetica. Vedi Energia
Entrambi sono possibili.
L'attuale economia (neo-liberista o consumista o sviluppista) si basa su tre pilastri:
- la pubblicità (che costituisce una quota rilevante del costo di beni e servizi)
- il credito (carte di credito, finanziamenti, mutui come quelli che hanno portato alla crisi 2008)
- obsolescenza programmata e accelerata dei beni che ne rinnova la necessità (anche tramite la pubblicità)
CONCETTI IMPORTANTI DELLA DECRESCITA ( "transition towns" )
- RIVALUTARE= l'altruismo prevalga sull'egoismo, la cura della vita sociale sul consumo illimitato, il locale sul globale, il bello sull' efficiente (che parafrasato è far trionfare la bellezza sulla mera utilità), la cooperazione sulla concorrenza, rivalutare il "tempo libero", riuscire andare aldilà dell'immaginario in cui viviamo.
- RICONCETTUALIZZARE=cambiare il punto di vista, sopratutto i concetti di Ricchezza e Povertà, riconcettualizzare un sistema che trasmorma l' ABBONDANZA della Natura in SCARSITA' e che impone i suoi concetti di cos'è essere ricco e cos'è essere povero, riconcettualizzare il nostro immaginario secondo i valori della solidarietà e della pace.
- RISTRUTTURARE=i modelli di consumo e gli stili di vita (possiamo comprare cose con coscienza di far crescere chi le ha prodotte, un pò il significato sociale degli acquisti quotidiani) se compriamo cose prodotte da multinazionali facciamo crescere le multinazionali se invece compriamo da un contadino facciamo crescere lui ma anche la sua famiglia.
- RIORIENTARE=la ricerca tecnico-scientifica per consumare meno.
- RILOCALIZZARE=iniziative a Km 0, con aquisti di prodotti locali Latouche a tal proposito aggiunge "soltanto le idee devono superar le frontiere, non abbiamo bisogno di trasportare l'acqua San pellegrino in Francia e l'acqua Perrier in Italia" (si veda intervista)
- RIDISTRIBUIRE=ad ogni Paese la sua propria Ricchezza
- RIDURRE= l'impatto dei nostri modi di produrre e consumare sulla Biosfera (termine usato "l'impronta ecologica"). ridurre anche gli orari di lavoro . Smith dicieva che "un paese è Ricco se può permettersi di lavorare 6 ore al giorno"!Rimanda a Riconcettualizzare...la ricchezza... al 2°pnto del programma delle 8"R"
- RIUTILIZZARE= imparare a riaggiustarsi le cose o a farsele aggiunstare in modo da comprendere cos'è l'obsolescenza programmata , uno dei tre pilastri su cui è costruito il ns. sistema di mercato (insieme alla Pubblicita' e al Prestito bancario).
...poi delle 8"R" iniziali sui cui è stato costruito il programma ne aggiunge altre due : le trovate nel "Breve Trattato Sulla Decresita Serena". Vedi anche la locandina:
La conferenza Exit Strategy di SL alla Università di Padova.
Energie Rinnovabili
La fine prevista delle energie fossili (carbone e petrolio) è vicina. Si aspetta il picco del petrolio tra non molto, qualche lustro. Intanto i governi, tra cui quello italiano, ripropongono la via nefasta del nucleare, dopo le esperienze devastanti di Cernobil (ex URSS), di Three Miles Island (USA), ed altre più recenti in Francia e Slovenia oggetto di un accurato cover-up. La ricerca scientifica e tecnologica permetterebbe lo sviluppo di energie pulite e rinnovabili. Si tratta di investire socialmente in questa direzione, garantendo al tempo stesso ai cittadini il controllo di questa decisione vitale sull'energia, il controllo della sua attuazione e gestione, il controllo della sua distribuzione e produzione. Anche qui vedi Federalismo Integrale