Filmologia: differenze tra le versioni
Da wikiort.
m (→Bibliografia: Bot: +controllo di autorità) |
m (una versione importata) |
(Nessuna differenza)
|
Versione attuale delle 15:29, 14 gen 2016
La filmologia è una disciplina accademica dedicata allo studio della settima arte attraverso l'ausilio di diversi ambiti di studio, in particolare la sociologia e la psicoanalisi, ma anche la semiologia e la storia del cinema. La materia è basata sulla fondamentale divisione tra fatto filmico (il film inteso come prodotto estetico) e fatto cinematografico (il film inteso come fenomeno percettivo e sociale).
La filmologia nasce nel 1947 in Francia per opera di Gilbert Cohen-Séat. A partire dagli anni cinquanta diventa uno dei più importanti studi interdisciplinari in ambito cinematografico.
Bibliografia
- Thomas Elsaesser e Malte Hagener, Teoria del film. Un'introduzione, Einaudi, Torino 2009
- Roberto Nepoti, L'illusione filmica. Manuale di filmologia, UTET, Torino 2007
- Gianni Rondolino e Dario Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2007
- Anne Goliot Lete e Francis Vanoye, Introduzione all'analisi del film, Lindau, Torino 2006
- Raymond Bellour, L'analisi del film, Kaplan, Torino 2005
- Lucilla Albano, Lo schermo dei sogni. Chiavi psicoanalitiche del cinema, Marsilio, Venezia 2004
- Paolo Bertetto (a cura di), L'interpretazione dei film, Marsilio, Venezia 2003
- Robert Stam, Robert Bourgoyne e Sandy Flittermann-Lewis, Semiologia del cinema e dell'audiovisivo, Bompiani, Milano 1999
- Christian Metz, Cinema e psicanalisi. Il significante immaginario, Marsilio, Venezia 1997
- Jacques Aumont, Alain Bergala, Michel Marie, Marc Vernet, Estetica del film, Lindau, Torino 1995
- Francesco Casetti e Federico di Chio, Analisi del film, Bompiani, Milano 1994
- Antonio Costa, Saper vedere il cinema, Bompiani, Milano 1991
Template:Teorie del cinema {{#invoke:Controllo_di_autorità|authorityControl}}