CapoSpartivento: differenze tra le versioni

Da wikiort.

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File:ACapoS24.jpg|Trasparenze
 
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File:ACapoS27.jpg|Verso le rocce di Capo Spartivento
 
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Versione delle 16:08, 24 set 2016

Le emozioni

Sabato 24 settembre 2016 ho camminato per 4 ore partendo da Cala Cipolla, sotto Capo Spartivento in Sardegna e ritornando al punto di partenza. A Capo Spartivento c'è ancora il Faro, traformato in un albergo di lusso, ma in modo rispettoso dell'ambiente (sembra il vecchio faro rimesso a nuovo). Da lì mi sono portato su una collina con casa diroccata da cui si vede "tutto". Ho scattato alcune foto verso Chia e verso le montagne interne. Poi sono sceso nella macchia mediterranea ricca di ginepri fino a Cala Pinnetta, vicino a Tuerredda che è un'isola davanti alla omonima cala, prima di Capo Malfatano. Capo Malfatano si riconosce nelle foto dalla classica torre spagnola che assomiglia a quella di Chia e a quella di Nora. Dopo Cala Pinnetta, molto bella, ho visto almeno una decina di cale e calette di una incredibile bellezza. Troppo belle per essere descritte. Andrebbero vissute in tutte le stagioni, nei vari momenti della giornata e nelle varie disposizioni del meteo. All'inizio, subito dopo Cala Pinnetta, le calette erano basse, quindi sabbiose, dolci. Poi verso Capo Spartivento sempre più aspre, rocciose, impervie, severe. Comunque bellissime. Tutto questo nell'arco di sole 4 ore. Due o tre impressioni forti:

  • una coppia di rapaci (non erano aquile, forse gheppi) volavano nel loro modo (a giri concentrici) sopra la valle che adesso ospita la strada litoranea. Devono avermi visto, dal momento che era l'unico umano, ed aver spostato il volo. Al ritorno sono passato nello stesso punto ed ho sentito come un abbiare di volpe. Era la coppia di rapaci che quando mi sono avvicinato seguendo il sentiero si è levata in volo da dietro una roccia. Forse avevano il loro nido proprio lì e temevano che potessi avvicinarmi troppo. Li ho disturbati.
  • un gruppo di ragazzi credo tedeschi (tre ragazzi e tre ragazze) camminavano diligentemente a piedi nudi sulla strada sterrata, fino al parcheggio, con aria sofferta ma senza esitazioni. Ad un certo punto, all'entrata del parcheggio, l'ultima ragazza del gruppo ha dovuto affronatre una passaggio di sassolini grigi aguzzi. Io l'ho guardata con empatia, lei ha tirato diritto come Giovanna D'Arco. Deutchland uber alles!
  • ogni volta che cammino lungo la costa noto una barca a vela che fa il mio stesso tragitto, ma via mare. Anche oggi.
  • i cespugli di cisto sembrano fosforescenti perchè con le ultime piogge hanno buttato germogli nuovi verdissimi.

Le foto