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Versione del 3 nov 2016 alle 13:11 di Regainfo (Discussione | contributi) (La governance del progetto)

La Casa Campidanese

"La Casa Campidanese" è un progetto di Cohousing intergenerazionale nato a partire da esperienze del 2012 sull'invecchiamento attivo promosso dalla UE. L'obiettivo è utilizzare gli anziani come risorse attive a favore dei giovani e di sè stessi rivedendo i modelli dell'abitare nelle metropoli, nelle periferie, in campagna, o in villaggi turistici. Ognuno di questi ambienti consente varie modifiche allo stile di vita che possono consentire una vita più sana e attiva oltre l'età pensionabile. Nello stile di vita hanno un ruolo fondamentale le attività motorie, ma rivolte ad un fine pratico o culturale, l'esercizio fisico, che non sia una interazione con le macchine, una dieta scientificamente provata e contestuale alle tradizioni locali, le attività culturali, cognitive, artistiche tipiche della nostra specie, le relazioni sociali tipicamente intergenerazionali, spezzate oggi dal rapido evolversi della situazione storica che ha visto il passaggio da un'economia agricola, ad una industriale, ad una post-industriale finanziaria dai contorni indefiniti. Per disporre di questi pre-requisiti il progetto "La Casa Campidanese" si basa su alcune tessere di un complesso mosaico che sono:

  • studi sulla longevità,
  • la nutraceutica sperimentata in Sardegna,
  • test di scienze motorie socializzanti,
  • proposte di parchi urbani o di città come parchi urbani esse stesse,
  • orti condivisi,
  • agricoltura multifunzionale,
  • rivisitazione del modello storico di famiglia a partire dall'esistente,
  • "social engineering" dei tessuti relazionali di città, periferie, campagne, villaggi turistici,
  • proposte cultural-popolari diffuse e auto-organizzate basate su web.

Tutto questo è possibile e strettamente necessario.

Il primo Focus Group

Questa la sintesi di uno dei primi Focus Group relativi al



La governance del progetto

Lo spirito del progetto è "ottenere di più con meno" (More with Less). Si tratta di ragionare e progettare con una logica biologica (dal basso all'alto) anzichè burocratica (dall'alto al basso). Anzichè investire a pioggia e investire su costose infrastrutture in previsione di una diffusione del modello, si può procedere così: costruire uno o pochi prototipi, inseriti in contesti favorevoli e quindi poco costosi, testarli in corso d'opera implementandoli, diffondere il DNA così costruito in contesti favorevoli dove può essere ereditato, trascritto, modificato, realizzato per nuove linee di sviluppo. In questa strategia ogni prototipo deve avere sin dall'inizio i mezzi per camminare sulle proprie gambe. E' la stessa strategia utilizzata dal sistema operativo Linux e dal FOSS (Free Open Source Software), basata su un un risparmio rigoroso nell'input, nell'output, nel processo di elaborazione (efficacia/efficienza). Basata su sviluppi locali che, in caso di successo, si possono espandere a macchia d'olio come le zone cinesi Da un lato riattivare tutte le risorse non utilizzate come gli anziani, i territori in corso di spopolamento ricchi di aria, acqua, terra pultite, paesaggio, storia, cultura, i quartieri urbani e metropolitani.