Antropos13
Da Ortosociale.
da un articolo de Le Scienze del 26 aprile 2012. Come cambiano i rapporti umani: lo rivelano sms e telefonate.
L'analisi delle telefonate e dei messaggi di testo di tre milioni di utenti europei suffraga la teoria che le relazioni femminili cambino con il cambiamento delle priorità biologiche, suggerendo che siano le donne a dirigere l'adattamento evolutivo degli esseri umani (di Daisy Yuhas). L'analisi di 1,95 miliardi di chiamate su telefoni cellulari e di 489 milioni di messaggi di testo rivelano che nel corso della vita uomini e donne seguono modelli di relazione diversi. I ricercatori sostengono in particolare che durante l'età fertile siano le donne a guidare il processo per la ricerca di un compagno e che poi orientino la loro attenzione verso la generazione femminile successiva.
I dati sembrano anche mettere in crisi alcune idee comuni su come si organizzano gli esseri umani. "Una diffusa ipotesi antropologica è che lo stato sociale ancestrale degli esseri umani sia stata una forma di patriarcato, ma non sono sicuro che sia così", dice Robin Dunbar, antropologo all'Università di Oxford e autore dello studio, pubblicato su “Nature Scientific Reports”.
Dopo i 50 anni, però, le cose cambiano. La preferenza per un partner romantico si esaurisce sia negli uomini che nelle donne, e nella frazione dei più anziani presenti nel data base, entrambi i sessi cercano prima di tutto compagnia. Nelle donne, il rapporto con uomo è sostituito da una forte relazione con un'altra donna, di solito di una generazione circa più giovane. Dunbar e colleghi interpretano questo modello come un rapporto madre-figlia.
Coniugando la forte preferenza delle donne prima per un uomo e in seguito per una figura filiale, i ricercatori concludono che sia la biologia a plasmare il comportamento femminile, che influisce a sua volta sugli uomini. Dunbar ipotizza che le donne avviino e diano priorità alla relazione con un partner romantico più precocemente degli uomini, un comportamento che a poco a poco porta gli uomini a ricambiare. Questa relazione continua a essere la massima priorità per tutta l'età fertile della donna media, che successivamente rivolge la propria attenzione alla prossima generazione di donne che si avvicinano al periodo fertile.
"Probabilmente abbiamo sottovalutato l'importanza di queste reti di sostegno familiare", dice Dunbar, secondo cui l’attuale diminuzione della dimensione della famiglia potrebbe riflettere la mobilità delle donne moderne, che le isola dalla propria rete di sostegno materno. Ritiene inoltre che i legami tra madre e figlia e la forza dell’influenza di una donna sull'accoppiamento siano così forti da essere alla base delle tendenze naturali della società umana: "Credo che, a parità di condizioni, il modello sociale normale degli esseri umani sia matrilineare".
L'importanza dell biologia è in armonia con la teoria del corpo pensante di Angela Giuffrida, che riceve conferme dalla biologia evoluzionistica. Robin Dunbar stesso dirige ad Oxford l'istituto di antropologia cognitiva ed evoluzionistica. Ma oltre alla teoria arriva la necessaria conferma pratica: la società dei Moso in Cina, descritta dai numerosi viaggi di Francesca Rosati Freeman, corrisponde nella realtà al tipo di società matrifocale ipotizzato da Dunbar. Tra i Moso abbiamo una ricerca del partner pilotata dalle donne con estrema libertà e quindi con la possibilità di una ampio spettro evolutivo. Tra i Moso abbiamo una struttura sociale matrilineare che vede al centro di tutte le relazioni sociali il rapporto anche amicale madre figlia, strettamente vitalizzato dal rapporto madre-figlio, e dal rapporto fratello-sorella, per via del fatto che il fratello si prende cura dei figli della sorella. Una struttura che si rivela robusta e flessibile al tempo stesso, in grado di adattarsi perfino alla globalizzazione. In pratica un modello utile (e provato da secoli) da seguire per risolvere i problemi della attuale civilizzazione patriarcale.