Cinema01
Da Ortosociale.
La rabbia giovane (Badlands) di Terrence Malik USA
Terrence Malik è un filosofo, diplomatosi ad Harvard, che ha insegnato al MIT di Boston. Poi ha frequentato una scuola di cinema ed ha realizzato finora solo 5 film in 40 anni. L'ultimo è "The Tree of Life". Pur disprezzando ed autoescludendosi dallo star system di Hollywood ne è uno dei registi più ammirati e ricercati.
"Badlands" (tradotto in italiano come "La rabbia giovane") è la storia di
Holly (da "Holly"wood ?), ragazzina quindicenne figlia di un disegnatore di pubblicità (magico il cameo che ritrae il padre disegnare il fianco di un camion nel deserto, simile ad un quadro di Magritte: la realtà dipinta che si sovrappone e confonde con la realtà vera; è la scena in cui il padre incontra Kit e lo scaccia senza appello.; è l'inizio e la causa di tutto il dramma. Dicotomia tra immagine e realtà come causa del "male"?), e di
Kit (che in inglese significa "cassetta degli attrezzi"). Non credo sia casuale che Holly sia figlia di un disegnatore di pubblicità (la rappresentazione della realtà costruita su scala planetaria ad Hollywood è figlia del marketing e della pubblicità commerciale, l'industria culturale della teoria critica delle comunicazioni di massa), che ignora la moglie (che muore), che regala la torta nuziale messa in freezer al giardiniere, che ignora la figlia, che uccide il cane della figlia, che respinge il ragazzo pretendente "con rispetto" della figlia. E' una spietata denuncia della società consumistica delle immagini che "genera" "Holly"wood. La cassetta degli attrezzi "Kit" cerca di liberare Holly, di cui però è fortissimamente innamorato ma mai completamente corrisposto. A Holly piace Kit perchè "è bello", perchè "assomiglia moltissimo a James Dean". Quindi "Holly" si lascia infatuare (non si innamora) di un personaggio hollywodiano (fittizio) e lo segue. La cassetta degli attrezzi contiene soprattutto un fucile ed una pistola, ma prima di tutto una auto indistruttibile che VIAGGIA COSTANTEMENTE FUORI DELLA STRADA, sulla PRATERIA AMERICANA (sociologia della devianza).
Sequenza della storia:
- Kit di lavoro raccoglie spazzatura, cercando di riciclare quanto trova. Suo compagno è CATO, (Catone il Censore? nella veste di capo-spazzino?)
- Holly gli dice che suo padre non le permetterà mai di frequentare uno spazzino
- Kit cambia mestiere e fa il cow-boy ma senza molto amore per gli animali (indifferenza)
- Holly assiste all'uccisione del suo cane (animale vivo e reale) da parte del padre infuriato perchè lei si vede con Kit
- Kit organizza la fuga di Holly (senza che lei lo sappia) e uccide il padre di lei che tenta di fermarlo
- Holly non sa cosa fare poi lo segue perchè è sola
- Kit uccide uno dopo l'altro tutti quanti cercano di fermarlo (tranne il riccone e la cameriera), senza cattiveria, solo per poter fuggire
- Holly comincia a pensare che Kit sia pazzo e nella sua mente si insinua l'idea di abbandonarlo
- Kit sentendo vicina la fine cerca di lasciare dei "segni" del suo passaggio sulla Terra e si dirige verso la Montagna dicendo "dio quanto è bella" (ricerca del sacro, della eternità, del senso ultimo)
- Holly sposa il figlio dell'avocato che la ha fatta assolvere
- Kit (cassetta degli attrezzi) muore sulla sedia elettrica dopo aver discolpato Holly
Kit come primo tentativo cerca di tornare alla natura, costruendosi con Holly una casetta sugli alberi come Tarzan e Jane e vivendo di pesca ai margini di uno splendido fiume. Poi cerca rifugio nella società scappando da Cato che però lo tradisce (non ti puoi fidare del "lavoro" e dell'ambiente sociale che il lavoro contiene). Sempre "dentro la società" cerca di rapinarla entrando nella villa del riccone e portandogli via la Cadillac con cui conclude la sua "carriera" criminale. Ritorna nella natura, nel deserto, verso la Montagna (sacra?) che improvvisamente si popola di poliziotti, elicotteri, una folla di soldati armati e equipaggati, che lo portano via in aereo, ammanettato con lunghe catene come una scimmia pericolosa o uno schiavo.
La ricerca del senso della vita è chiara quando Kit usa la bottiglia per stabilire casualmente in che direzione andare. Ma la bottiglia bara, perchè gira su un piano inclinato, così Kit decide lui, sapendo in partenza che è una decisione sbagliata. In altre parole il viaggio nel Sacro è inevitabile, per quanto SBAGLIATO.
Molti riferimenti alla psicologia freudiana leggermente stravolta, come era di moda negli anni 70: l'uccisione del padre (di lei), lei che lo segue "orfana", lei che non fa nulla per impedire che lui uccida il padre.
Kit non ha mai il minimo accenno di violenza o di ira nei confronti di Holly. Quando lei si "annoia nella capanna sul fiume, lui le cerca subito altre soluzioni.
La scelta stilistica del film sta soprattutto nei movimenti nervosi, scattanti, pieni di una forza compressa, del giovane corpo di Kit, cui si contrappone il viso indefinibilmente adolescenziale e privo di significati di Holly. Kit si specchia nella espressione vuota di Holly.
La sceneggiatura, nell'originale inglese con sottotitoli in italiano, è fantastica, assolutamente minimalista.
Conclusione: Kit che fa onestamente lo spazzino, trova Holly nella spazzatura, e invece di riciclarla se ne innamora, sperando con questo amore di diventare "immortale". Trova invece la morte (eterna?) nella sedia elettrica mentre il suo "amore" sposa una "attrezzo" legale (il figlio dell'avvocato difensore).
[Nota di un amico: mi è piaciuta molto la frase "trova Holly nella spazzatura" ... come se lei fosse robaccia tra le robaccie ... forse è così, e la relativa agiatezza non l'ha certo salvata, ma anche Kit non è gran esempio di levatura e/o caratura morale ...
sembra che in nessun caso ci sia speranza o possibilità di riscatto, vedi holly che, alla vista del padre agonizzante, chiede "è grave?".
i personaggi ben delineati, pressante senso di disagio nei confronti di una situazione di non adattamento, ma senza ricerca di una valida alternativa, e, soprattutto, totale disprezzo della vita e dei sentimenti altrui. anche l'amore per holly sa di egoistico.]