Cinema06
Da Ortosociale.
The Artist di Michel Hazanavicius Francia 2011
Commento di Mum
Io trovo che nel film il personaggio di lei è BELLISSIMO: bella, sensibile, realizzativa. Lei è la metafora della razionalità femminile che comprende il reale e lo gestisce in modo amorevole. Dal punto di vista personale si è innamorata in prima battuta del ruolo di lui ma poi è scesa in profondità e ha trovato l'uomo, nudo e crudo, e l'ha amato come un figlio. Stupendo personaggio e stupenda interpretazione. Lui è un po' patetico, anche narcisista, non si allontana mai tanto da sè stesso, magari qualche passo, ma poi torna nel suo 'io sociale', anche se sta crollando a pezzi, con caparbietà distruttiva. Abbastanza tipico.
Commento di GentilinPensiero
Sono sempre le donne ad aggiustare situazioni difficili che gli uomini costruiscono trincerandosi dietro un vittimismo passivo che non cerca soluzioni pratiche ed affettive. Gli uomini davanti alla crisi preferiscono tagli netti e sterili come il suicidio.
Commento di Bebella
Premesso che sono pienamente d'accordo con Aurora sull'analisi del comportamento maschile, perfettamente espresso in questo film, la cosa che mi ha colpito di più è stato il silenzio del film, contrapposto alla cinematografia di oggi che viene urlata da voci isteriche o impazzite, amplificata da suoni ed effetti speciali che martellano i timpani dello spettatore avvolgendolo in una realtà sonora invadente e stonata. La visione ed il godimento del film sono stati per me come un'oasi felice di delicato silenzio nel rumore degli spettacoli di moda.
Commento di Steve Imparato, Washington Post
Lei, la dolce e vitale Peppy Miller, entra di soppiatto nel camerino di lui, George Valentin. Si infila con una parte di sè stessa dentro l'abito vuoto, scuro, floscio, di lui. Mima una scena amorosa vagamente erotica, un abbraccio che sconfina con una mano che scivola sul suo fianco femminile. E' lei ad aver generato Valentin ed il suo stesso amore per lui.
Commento di GianniRasiPensiero
Sarò lapidario: la storia è abbastanza “normale”; dalle stelle alle stalle e qualcuno che all’ultimo ti salva prendendoti per i capelli (povero Steve, se succedesse a Te che faranno, Ti prenderanno per le orecchie?). Epperò … si dimostra che si riesce a raccontare una storia anche senza, o quasi, usare le parole; questo forse è un invito a parlare di meno e lasciar trasparire le proprie emozioni. Scena del vestito: secondo me la ragazza cerca di prendere dal frac di George ciò che l’uomo in carne ed ossa non riesce/non vuole a darle, un pò per senso di fedeltà alla moglie, un pò perché forse non ha ancora capito di amare la ragazza. E’ molto interessante anche notare che nel finale del film prodotto da George il protagonista, mentre sta per soccombere nelle sabbie mobili, confessa alla sua donna (riferimento alla moglie reale) di non averla mai amata mentre questa, appunto, non riesce a salvarlo. George potrà essere salvato solo dal “vero” amore! E succederà per due volte: grazie ad Uggy nell’incendio ed a Peppy. Distinti saluti.
Commento di Steve Imparato al Commento di GianniRasiPensiero
L'argomentazione del Nostro (GianniRasiPensiero) è acuta. Il Washington Post precisa che il suo staff critico è dotato di abbondante capigliatura. Steve Imparato in particolare è noto per le sue parrucche ROSSE colorate di rosso Hennè. Quanto alle relazioni amorose extra ed infra-coniugali la morale ortodossa ha dato il placet: ciò che piace piace. Il nuovo patriarca della chiesa Ortodossa Russa è l'ex capo del KGB Vladimir (Ilich) Putin. Steve Imparato, se succedesse a lui, di avere conflitti emozionali tra la sua fedeltà coniugale e Peppy Miller, si appellerebbe al senso materno del GentilinPensiero e a Peppy Miller. La quale ospita Valentin in una villa migliore di quella da cui la moglie ha sfrattato. Attenzione: nel film "femminista" di Michel Hazanavicius cè una lunga sequenza di scene decisamente sfavorevoli all'idea tradizionale di "matrimonio". Sono le scene in cui fanno colazione quotidianamente Valentin e la moglie, masticando bocconi amari.
Commento di NICK IMPARATO (o INSEGNATO?) del NEW GUIZZA POST (o del PAPERSERA?), in piena crisi d'identià da lunedì mattina
bellissimo film, decisamente evocativo ed innovativo (seppur analizzando un lontano passato), splendido bianco e nero, ambientazione perfetta, musica sempre all'altezza della situazione. Se non fossimo nel 2012, potremmo tranquillamente essere tra il pubblico del cinema delle prime scene, che ride, piange, fuma in sala (ma qualcuno si ricorda quando accadeva anche da noi? io no ...), e non vedere nessuna differenza tra l'oggi e l'allora. george valentin è l'affermato, il presente, il piacione sempre sorridente che incanta l'america, ma anche lui/esso è destinato ad essere ribaltato: è evidente il parallelo cinema/situazione socio-economica, dove, con l'avvento del nuovo (la bellissima e sciantosa peppy miller) che scalza il vecchio (il suddetto george), arriva il crollo di wall street del 1929, e con esso il proibizionismo dei ruggenti (per i criminali) anni 20/30; la crisi sbatte sul marciapiede molti lavoratori americani, e tra essi il buon valentin, che, arroccato nella sua dimora dorata ed adorato dal suo pubblico (ma è veramente quello che vuole?), non accetta l'avvento del sonoro, che, nel suo piccolo, sarà una vera rivoluzione. un "eva contro eva" che però lascia speranza, grazie alle GRAZIE della miller, molto bella, molto ricca, molto candy candy, donna perfetta quindi inesistente!
Commento di Annie/Mum al Commento di Nick Imparato o Insegnato
caro Nick Imparato o Insegnato, nella tua recensione c'è una cosa su cui non sono d'accordo: " un "eva contro eva" che però lascia speranza, grazie alle GRAZIE della miller, molto bella, molto ricca, molto candy candy, donna perfetta quindi inesistente! ". Secondo me se togli tutti quei "molto..." puoi togliere anche "inesistente", nel senso che spesso le donne, meno belle, meno ricche, meno candy candy, quindi perfette ed esistenti, si comportano esattamente così nella vita di tutti i giorni: salvano il salvabile, se il salvabile si lascia in fondo salvare. Ricorda le parole del maggiordomo. Ciao! Annie/Mum