Economia22
Da Ortosociale.
Circolo di Campagna "Il Presidio" Wigwam di Padova
Padova, Maggio 2015. Questa è la storia di una famiglia di agricoltori padovani, la famiglia Pagnin, da cui si possono ricavare spunti per considerazioni più generali. La famiglia Pagnin era negli anni 1950 la classica famiglia estesa contadina di stampo patriarcale. In quegli anni viene avviato l'esproprio dei terreni agricoli alla immediata periferia di Padova per far luogo ai capannoni industriali della ZIP (Consorzio Zona Industriale di Padova e Porto Fluviale). La famiglia Pagnin si oppone all'esproprio e grazie ad una tenace resistenza mantiene la sua quota di proprietà della casa-fattoria e parte del terreno circostante la casa. Questo terreno agricolo ed una parte del terreno di proprietà ZIP vengono coltivati come orti sociali dai residenti nel quartiere-paese Camin adiacente Padova e dagli ortisti padovani. Gli ortisti diventano il nucleo dell'associazione "Il Presidio" che promuove spettacoli, arte, dibattiti, eventi conviviali centrati sui temi della terra, dell'ambiente, della pace, della sostenibilità dello sviluppo economico. Si praticano l'orticoltura organica, lo scambio di sementi, l'autoproduzione alimentare, la difesa ad oltranza della natura, la gelosa vivificazione della memoria locale. La crisi economica, che vede svuotarsi i capannoni della ZIP, e questa attività de "Il Presidio" centrata sul buen vivir e l'agricoltura periurbana portano la ZIP a considerare il progetto di riconversione agricola di 15 ha a verde dei 1050 ha complessivi, il 10% dei quali viene indicato come "verde". Vedi Progetto per un Parco sostenibile da Roncajette ad Agripolis. Per tale riconversione, affidata a giovani imprenditori agricoli padovani, potrà sicuramente essere utile il modello di orticoltura sviluppato negli anni da "Il Presidio", che ricalca quello classico della città rifornita di ortaggi, frutta e verdura freschi dalla campagna immediatamente vicina (agricoltura periurbana a km 0). Questo modello mira ad un processo di progressivo aumento di autonomia alimentare e di risparmio energetico, declinando in un'area "ricca" ad alta innovazione tecnologica quanto propone la ecofemminista Vandana Shiva per i paesi emergenti e del sud del mondo. Una maggiore autosufficienza alimentare ed energetica dei paesi "ricchi" aiuta i paesi poveri a liberarsi da una agricoltura di esportazione verso i paesi ricchi, una agricoltura pilotata dall'agro-business e responsabile della deforestazione e del land-grabbing.