Sociologia62

Da Ortosociale.

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Primo Lunedì (nero) del 2016

La stagnazione economica mondiale e l'intreccio dei network globali di Ideologia/Tecnoscienza, Economia, Militare, Politico (IEMP).

Economia

Nel primo lunedì nero del 2016 le borse hanno bruciato 240 miliardi, solo parzialmente recuperati dal rimbalzo dovuto alla annunciata emissione di 20 miliardi di dollari di liquidità da parte della Cina. Nel frattempo la banca centrale cinese ha svalutato a sorpresa lo yuan fissandolo a 6,5314 rispetto al dollaro (-0,22%), il livello più basso dall'aprile 2011. La mossa dell'istituto centrale, che segue quella di agosto, avviene dopo che nei giorni scorsi le autorità erano intervenute sul mercato per provare a fermare la volatilità. Dopo la decisione di oggi è sceso anche lo yuan offshore quotato a Hong Kong a 6,6964. Gli analisti delle banche di investimento (come JP Morgan) concordano nel ritenere finito il ciclo di sviluppo della Cina basato sugli investimenti in infrastrutture, manifatturiero, sviluppo edilizio. Il passaggio ad uno sviluppo basato sui consumi e sui servizi si annuncia problematico. La svalutazione dello yuan mirata a rendere competitive le esportazioni cinesi nel momento di ripresa della produzione manifatturiera americana, è stato possibile grazie al basso coste delle materie prime (in primis petrolio), ma anche della terra da sfruttare per la produzione agroalimentare ("land-grabbing" in Africa e America del Sud). In altre parole l'aumento dell'output dell'economia cinese compensa i costi dell'input. Quello che sconcerta è l'incertezza della politica economica cinese: svalutazione dello yuan che crea competizione con l'economia sviluppata della OECD, tentativi di creazione di una moneta sostitutiva del dollaro assieme ai BRICS, e nello stesso tempo partnership con gli USA (sostegno al debito pubblico americano). Questa indecisione strategica tra: sviluppo dei consumi interni che produrrebbe e riprodurrebbe welfare, democrazia, diritti, rispetto ambientale; e volgare sfruttamento di masse ex contadine, urbanizzate a basso costo, mirato al dumping economico di una esportazione tarata culturalmente sulle richieste della maggiore impresa mondiale (distribuzione) cioè la statunitense Wall Mart. Siamo nel network globale della economia, nel quale, come negli altri, sono fondamentali le "previsioni" sul futuro e la conoscenza delle "intenzioni" degli altri attori (economici, scientifici, politici, militari). Dice l'ANSA del 6 gennaio 2016, ""Deboli i futures Usa che, oltre al test in Corea del Nord e la nuova svalutazione dello yuan, sono in attesa delle richieste settimanali di mutui, della bilancia commerciale a dicembre, della fiducia dei manager, degli ordini di fabbrica e beni durevoli e, in serata, ai verbali dell'ultimo Comitato Federale della Fed."".

Militare

Ora si affaccia la notizia del test nucleare all'idrogeno della Korea del Nord, proxy imperiale della Cina (il test è avvenuto a Kiliju a pochi km dal confine con la Cina, come a dire, "cosa accadrebbe se il Messico o Haiti decidessero di fare un test nucleare sotterraneo a pochi km dagli USA?"). Quindi gli investimenti dei BRICS, in misura sconosciuta, avvengono anche sul network militare, proprio e dei proxies. Vedi l'efficienza militare dimostrata dai russi in Siria ed Ucraina. O l'inizio di un programma spaziale cinese. Questo crea una enorme instabilità cosiddetta "geo-politica", da intendersi più propriamente come "politico-militare".

Politica

Un' altra notizia destabilizzante che fa emergere le tensioni dei vari network IEMP, è la rottura delle relazioni tra Iran (sciita) ed Arabia Saudita (sunnita) con il suo codazzo di emirati come Kuwait, Bahrein, etc. La rottura è talmente drammatica che L'Iran ha vietato una delle forme del pellegrinaggio alla Mecca, che si trova in Arabia Saudita (secondo l'Islam un credente deve necessariamente recarsi alla Mecca almeno una volta nella sua vita). Si tratta in entrambi i paesi di "teocrazie" arcaiche che usano l'economia come pura fonte di sopravvivenza politica. Mentre l'Iran, pur restando fermo alla Ideologia come Religione dogmatica totalizzante, sviluppa anche la Tecnoscienza (vedi il Nucleare) come Ideologia sussidiaria, L'Arabia Saudita è totalmente dipendente dall'Occidente per la Tecnoscienza. L'Iran per permettere questa scelta tecnoscientifica è obbligato a fare un politica interna di incerta "democrazia" al contrario dell'Arabia Saudita che ricorre invece ad una repressione medioevale. Gli scienziati e i tecnologi per "pensare" hanno bisogno di "libertà" (nella ex URSS erano gli unici che si potessero permettere di manifestare dissenso, come Sacharov). L'Iran è sponsorizzato da Russia e Cina e sponsorizza a sua volta la Siria di Assad. Gli altri sponsorizzano in forma più o meno occulta l'IS o "Daesh". Sia Russia che USA si sono offerti come mediatori. Ma chi media tra i mediatori? Chi media tra Russia e USA? Da questa analisi sommaria emerge evidente che l'intreccio è indissolubile tra: conglomerati di stati (politicamente deboli come la Unione Europea), Confederazioni Imperiali come gli USA, alleanze tattiche come i BRICS (vedi Immanuel Wallerstein: Commentary No. 416, January 1, 2016, "The BRICS - A Fable for Our Time"). Con i paesi del Sud del mondo che stanno necessariamente a guardare quello che gli piove dal cielo. La Cop21 di Parigi, riunita per affrontare sul lungo periodo il terribile dramma ecologico del pianeta, non ha lavorato con questa consapevolezza dell'intreccio strettissimo dei vari network IEMP. Questo intreccio impone nei fatti una strategia di totale rifiuto di ogni belligeranza, attiva o passiva, dichiarata od occulta, ufficiale come "missione di pace internazionale" o "terroristica", nucleare o tradizionale come quella dei tagliagole. Questa "terza guerra mondiale", secondo le dichiarazioni di Francesco, non risparmia nessuno e causa cento milioni di profughi all'anno che si riversano ogni anno sull'Occidente "benestante". Lo "Scoppio della Pace" è la prima necessità per evitare disastri facilmente prevedibili.

Ideologia

Ma la rinuncia alla Guerra è un difficile processo culturale, perchè la guerra è una costruzione culturale collettiva, se scrittori come Alessandro Baricco sostengono che "La Guerra è Bella" (nella sua "Iliade, Omero", Feltrinelli, nella cui presentazione si dice:..."Tema nodale di questa sequenza di monologhi è naturalmente la guerra, la guerra come desiderio, destino, fascinazione, condanna"). Nella Guerra si intrecciano tutti i network globali IEMP, quello Religioso-Ideologico in modo fortissimo e totalmente negativo con i vari fondamentalismi contrapposti (se non fosse per la "singolarità" sensata di Francesco).

Economia di nuovo e così via...

Ma una attenzione speciale merita il Global Network della Economia. Quello che sta avvenendo in Cina conferma che il modello "occidentale" cioè il passaggio da un tipo di sviluppo, basato sulla produzione di beni materiali interconnessi (case, elettrodomestici, auto a benzina), ad un tipo di sviluppo basato sui servizi difficilmente funziona. L'illusione di uno sviluppo dei servizi che si auto-generasse creando nuovo sviluppo si è bloccato con la bolla fatale delle dot.com nel 1997-2000. Le teorie sul capitalismo cognitivo, che dovrebbe creare "valore cognitivo", si sono brutalmente realizzate in una politica dei brevetti, cioè in una politica di mercificazione della conoscenza che ha portato la IBM, (proprietaria di 32.000 brevetti registrati) sull'orlo della bancarotta nel 1995 (due anni prima della bolla delle dot.com). Oggi ci provano le start up delle biotecnologie o le multinazionali come la Monsanto con i loro "Brevetti sulla Vita". Ma non sarà certo una etica universale a fermarle. A fermarle ci pensa la altrettanto brutale politica del Re-Engineering dei brevetti, cioè la "copiatura" delle varie tecnologie (e qui vedi di nuovo la Cina "popolare"). La Ideologia come Religioni totalizzanti in guerra tra loro diventa Ideologia come Tecnoscienze in competizione tra loro.

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