Storia28

Da Ortosociale.

Indice

Il referendum

In Scozia hanno vinto i "No" alla indipendenza con il 54% dei voti. I "Sì" hanno avuto il 45%. Il paese è diviso, con o senza indipendenza. Prima considerazione: un paese non può essere indipendente se non è fortemente unito, con percentuali per il "Sì" plebiscitarie. Seconda considerazione. I referendum servono per contarsi? Non bastano dei sondaggi? I sondaggi infatti avevano previsto questa spaccatura e più o meno le esatte percentuali. Ha senso insistere a fare un referendum quando sai che metà della popolazione è contraria? Non conviene forse mantenere l'obiettivo della indipendenza e cercare di costruire consenso su questo obiettivo, fino a raggiungere non solo valori di adesione elettorale "bulgari", ma soprattutto una profonda consapevolezza e partecipazione collettiva (necessarie per raggiungere questo come su ogni altro obiettivo). I limiti dell democrazia "quantitativa", che stabilisce che vinca la maggioranza anche solo con il 51%, sono il riflesso politico di una cultura meccanicistica, riduzionista, astratta, velleitaria, di scontro (pacifico ma non sempre) anzichè di costruzione paziente di un consenso ragionato collettivamente.

L'economia

Il sistema Regno Unito di cui la Scozia fa parte è un sistema politico inserito nel sistema della economia europea, inserito nel sistema della economia occidentale (OCSE), a sua volta inserito nel sistema della economia mondiale. Un elemento che pare aver pesato nelle scelte degli scozzesi sono i riflessi economici (lavoro, sviluppo, welfare) di una possibile indipendenza. Ragionevole, no? Chi ha proposto il referendum ha dunque ragionato nella classica maniera: prima otteniamo l'indipendenza, attraverso la vittoria elettorale e la conquista del potere politico, "poi" risolviamo i problemi. Così ragionano tutti, leader, partiti, e molti elettori. Non si vede il nesso strettissimo tra sistemi politici e sistemi economici. Quanto poi ai sistemi culturali o ideologici pochissimi, tra gli stessi intellettuali e politici, ne tengono conto. Il discorso prevalente è "eliminiamo le ideologie". La cultura in tutte le sue sfaccettature rituali, religiose, scientifiche, filosofiche, artistiche, morali, è una occupazione per il tempo libero. Nell'affrontare il tema della indipendenza bisogna dunque avere pronte soluzioni di inserimento del "sistema che vuole essere indipendente" nei vari sistemi economici e culturali, nonchè ovviamente nei vari sistemi politici. Usciti dal Regno Unito, la Scozia a chi si "attacca", a chi si "allea", a livello politico e militare? A qualcuno che non siano l'ONU o entità NON politiche come la UE.

Politica, Economia, Ideologia

Sono sistemi che si suddividono in sottosistemi etc, creando strutture intricate e più conflittuali che coese. Il mito della "globalizzazione" teorizza che questi sistemi siano una unica rete piatta connessa in ogni suo punto. Certamente è possibile prendere un aereo e scendere a New York, a Riad, a Kabul, a Parigi, a Teheran, o a Hong Kong. Ma una volta sbarcati dall'aereo ci sia accorge che ci tocca entrare in un mondo specifico, diverso da tutti gli altri, perchè inserito in uno specifico sistema costruito su particolari sistemi politici, economici, culturali. Per essere veramente autonomi come gruppo etnico, linguistico (culturale) o politico-economico, bisogna sapere esattamente come inserirsi in queste nicchie ecologiche di economia, cultura, politica.

Le ragioni della indipendenza

Sono molte e ognuna diversa dalle altre. Gli stati nazione, l'imperialismo, e poi la struttura economica capitalistica, le maggiori configurazioni storiche del nostro tempo, hanno stretto le varie comunità in gabbie di ferro. Creando forti tensioni. Non solo alla periferia, tra il centro ricco e la periferia povera, ma dentro lo stesso "centro" del potere capitalistico e post-colonialistico. Come la Scozia, che fa parte del Regno "Unito" (sic), erede dal "grande" Impero Britannico. Queste grandi configurazioni presentano grandi tensioni e conflitti sia tra di loro sia al loro interno. L'indipendenza sembra una via di uscita. Vedi la Catalogna e la Spagna, il Belgio diviso tra fiamminghi e Valloni, la stessa Olanda, vedi il secessionismo della Lega nord in Italia. In definitiva si tratta di configurazioni storiche, come l'imperialismo, che non hanno più senso, che sono in declino, o come il capitalismo liberista che impone rigide regole e un mercato unico mondiale (controllato a Washington da IMF, Fondo Monetario Internazionale, WB, Banca Mondiale, WTO, Organizzazione Mondiale del Commercio, il cosiddetto "Washington Consensus") che domina tutti i mercati locali. L'esigenza fortissima è quella della decentralizzazione del potere decisionale, di autonomie sempre più vaste, di costruzione di nuovi sistemi complessi politici, economici, culturali, capaci di esprimere diversità e vitalità anzichè omologazione e recessione.

Strumenti personali