Storia39
Da Ortosociale.
Indice |
Il Leader Carismatico
La morte a Milano del leader politico del M5S, GianRoberto Casaleggio, ha "percosso" la struttura che si era andata formando: Beppe Grillo che si voleva tirare in disparte per riprendere i suoi spettacoli, Il figlio David Casaleggio erede della Casaleggio Associati spa, proprietaria del Logo del M5S, il direttorio del M5S composto da Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Carlo Sibilia e Carla Ruocco (tutti deputati), i deputati, i senatori (non rappresentati nel Direttorio), gli amministratori eletti e gli attivisti periferici, nonchè il supporter Dario Fo, premio Nobel per la letteratura. Le immagini mostrano persone sinceramente sconvolte, prese alla sprovvista, ma anche determinate a lanciare il messaggio: il M5S continua la sua battaglia. Tutto questo fa parte di un rituale ben conosciuto dalla sociologia ed indagato in profondità, nel tempo e nello spazio da Max Weber, soprattutto nei suoi studi di sociologia delle religioni. Innanzitutto il "Leader" è un leader "carismatico", secondo Max Weber. Il suo "potere" su coloro che lo avvicinano è totalmente coinvolgente sul piano emozionale, psicologico, cognitivo. Il dolore del Direttorio del M5S è sicuramente sincero, e la loro incertezza in un futuro senza una guida razionale sicura, altrettanto sincera. Ma si consideri l'inizio del M5S e il rapporto Grillo-Casaleggio. Casaleggio entra nel camerino di Grillo e gli spiega che il destino certo dell'umanità è la "Rete" (di cui Internet è solo una espressione). Da quel momento si considerano più che fratelli, uno "l'alter-ego dell'altro". Ma dalle successive vicende politiche del M5S, dalle manifestazioni ufficiali, dalle prese di posizione di Grillo, si deduce facilmente che il rapporto Grillo-Casaleggio era fortemente asimmetrico: Casaleggio dominava Grillo. Sicuramente sul piano intellettuale-cognitivo. Ma non solo. Casaleggio aveva quel "carisma" che Grillo nemmeno cercava ma che una volta incontrato l'aveva ipnotizzato. Inoltre il "leader" ha una autorità assoluta, maggiore di quella di un monarca, nel senso che "convince" senza imporre. Secondo la sociologia la scomparsa del leader carismatico crea una improvvisa situazione caotica dalla quale i "seguaci" tenteranno di uscire in modi non prevedibili, esplorando tutte le possibilità, spesso con conflitti aspri, ricercando soluzioni diverse, quali: un nuovo leader carismatico (come Paolo di Tarso per i cristiani), un delfino (erede designato dal leader scomparso), una burocrazia basata su una oligarchia nascente (soluzione tra le più affidabili storicamente).
Il passaggio del comando dentro il M5S
Citiamo l'articolo Ansa del 13 aprile 2016, senza commenti: "L'alternativa è rappresentata dal passaggio della cabina di regia interamente nelle mani del direttorio M5S. Non tutti tra i pentastellati - soprattutto al Senato - sono però convinti che Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Carlo Sibilia e Carla Ruocco (tutti deputati) abbiano sufficiente piglio per guidare il "partito" per motivi anagrafici e di equilibrio tra le due Camere. Palazzo Madama reclama un peso maggiore all'interno degli organismi direttivi: spesso si sono fatti i nomi dei senatori Paola Taverna e Nicola Morra per incarichi di primo piano. C'è, infine, da definire il ruolo di Davide Casaleggio. Il figlio del co-fondatore si trova ora ad avere la maggioranza della Casaleggio Associati, proprietaria del blog di Beppe. Ad affiancarlo ci saranno anche i soci e Filippo Pittarello (attualmente aiuta il gruppo parlamentare a Bruxelles). In Parlamento non tutti sono convinti che Davide abbia la sensibilità politica del padre. Ma non mancano neanche i suoi ammiratori, convinti che possa bilanciare "lo strapotere" del direttorio e dare un'impronta più strategica. "Gianroberto era un visionario nel senso che riusciva a capire prima il futuro - spiega una delle fonti -. Era consapevole delle condizioni di salute ed aveva pianificato cosa sarebbe accaduto quando lui non ci sarebbe stato più. Pianificava tutto, sempre". La soluzione potrebbe quindi averla immaginata lo stesso Casaleggio con il suo testamento politico: un periodo di transizione con direttorio e Davide che si aiutano sotto il controllo di Grillo e traghettano il "partito" durante questo periodo difficile. Anche in questa luce potrebbe essere letto il post della scorsa settimana sul blog nel quale lo stesso Casaleggio ha detto: "Nel M5S non ci sono capi. Decidono i cittadini". Una democrazia allargata che, di fatto, congelerebbe la situazione attuale. L'accordo dovrebbe essere siglato dallo stesso Davide e da Luigi Di Maio e Roberto Fico". Appprendiamo dall'articolo che:"...Davide Casaleggio. Il figlio del co-fondatore si trova ora ad avere la maggioranza della Casaleggio Associati, proprietaria del blog di Beppe". L'enfasi è di ortosociale. Sono quindi possibili tutti gli scenari previsti da Weber: conflitti tra senatori e deputati del M5S, tra Grillo e il Direttorio, tra parlamentari e periferia amministrativa, tra il figlio Davide Casaleggio e tutti gli altri. Quello che comanda di fatto legalmente è la proprietà del Logo M5S, che passa a Davide Casaleggio. Ne aveva già fatto uso GianRoberto Casaleggio ai tempi della possibile trattaiva tra Movimento e l'allora segretario del PD Bersani, minacciando la sua uscita dal Movimento e quindi il ritiro del Logo. Ma come si diceva gli esiti della riconfigurazione organizzativa del M5S non sono prevedibili, a causa della complessità del contesto in cui gli attori agiscono influenzandosi l'un l'altro. Ad esempio si potrebbe prevedere che Davide Casaleggio, figlio di GianRoberto, miri a preservare gli indirizzi del padre e la sua pianificazione politica postuma. Ma siamo sicuri che Davide sia identico al padre? Come farà Davide, che si è interessato di Open Source, a mantenere un ruolo rigido di copyright tradizionale del Logo M5S da parte della Casaleggio Associati spa? E Grillo in che rapporti è con il Direttorio, con Davide, con i parlamentari del M5S? A mio avviso potrebbe emergere una visione strategica dalla periferia degli amministratori e degli attivisti del M5S che sono in contatto con la società civile di cui assumono i punti i di visti perchè sono quelli che vivono anche loro. Gli altri, i designati, i delfini, gli eletti, i fondatori, hanno una visione focalizzata sulle Istituzioni e chiamano le "masse" per supportare le loro iniziative politiche: elezioni, manifestazioni, convention.
L'ideologia di GianRoberto Casaleggio
Sul sito della Casaleggio Associati si trova la presentazione dell'ultimo libro di G.Casaleggio: "Il nuovo libro di Gianroberto Casaleggio, “Veni, Vidi, Web“, con una breve introduzione del rapper Fedez, contiene scritti presenti nei suoi libri precedenti ed oggi introvabili e alcuni post pubblicati sul blog Beppegrillo.it. Il libro si occupa di Web nelle sue diverse forme applicate alla realtà e ne preconizza la sua diffusione universale.". Ai primordi era possibile vedere nel sito della Casaleggio un lungo video che si richiamava a Gaia e che ribadiva lo stesso concetto: "Il libro si occupa di Web nelle sue diverse forme applicate alla realtà e ne preconizza la sua diffusione universale". L'enfasi è di ortosociale. L'obiezione a questa tesi è molto semplice da un punto di vista sociologico e storico: si tratta di una forma "riduzionista" di determinismo tecnologico. Secondo le opinioni condivise di sociologi e storici, la scienza, la tecnologia, la religione, le arti, sono processi di costruzione sociale collettiva che portano anche a culture materiali (come la ceramica, i metalli lavorati, i computer, ed altro). In realtà dietro la "cultura materiale" sta una cultura simbolica prettamente "umana": la conoscenza e l'arte di costruire filosofie, scienze, tecnologie, computer. Questo significa che la cultura materiale interagisce in circolo con quella simbolica, quella simbolica con quella materiale e così via. In parole semplici: non è la tecnologia o il "Web" che modifica la nostra vita, ma processi molto molto più complessi nei quali siamo attori insostibuili. La complessità di questi processi "circolari" e non "lineari" consiglia di evitare accuratamente di cadere in un facile "determinismo". Difficilmente, come ci insegnano le teorie della complessità, è possibile prevedere quello che accadrà domani. Il consiglio delle teorie della complessità è quello di muoversi con prudenza, sapendo di non conoscere, usando il "try and learn", "prova ed impara". Casaleggio proponeva una "democrazia diretta" usata via web. Ma come poteva sostenere una democrazia reale chi governava in modo gerarchico una impresa capitalistica il cui obiettivo era quello di "influenzare" la rete? Alcuen recenti prese di posizione di G.Casaleggio lasciavano intendere ad un modo autoritario di imporre la sua visione del futuro. Atteggiamento comune a chi è convinto di avere scoperto una legge deterministica che regola la storia. Come è successo con Karl Marx, con i risultati che stanno sotto gli occhi di tutti.
La responsabilità politica del M5S
Al momento attuale il M5S rappresenta l'unica forma di garanzia democratica e costituzionale in Italia. Con la recente riforma costituzionale, che mira ad accentrare il potere esecutivo a vantaggio degli attuali partiti politici e delle oligarchie che li controllano, peggio ancora con la riforma elettorale blindata dell'Italicum, che assomiglia alla legge truffa della DC del 1953, si vuole dare una svolta autoritaria alla politica nazionale, alla magistratura, ai cittadini attivi, alle associazioni che protestano e propongono. Ci aveva provato senza successo Berlusconi. Ora "grazie" al PD questo si va realizzando. Contro questa deriva autoritaria il M5S, al momento, è l'unica forza politica di opposizione. Siamo in un momento drammatico in cui si intrecciano gravi problemi ambientali, geopolitici, culturali, economici. Dobbiamo costruire e soprattutto provare alternative reali e non solo alternative che possano solo "convincere" e "autoconvincerci" mediaticamente. Il M5S non ha questa alternativa. Ma va appoggiato per permettere la costruzione di questa alternativa. Senza fidarsi di leader carismatici che hanno generato più problemi di quanti ne abbiano risolti. Siamo "noi", Intelligenza Collettiva con Web o senza Web che possiamo determinare il futuro.