Storia51
Da Ortosociale.
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La vicenda dei missili Tomahawk in Siria
La notte di venerdì 7 aprile Trump ha lanciato 59 missili contro una base aerea in Siria dell'esercito fedele ad Assad, colpevole secondo Donald Trump di aver bombardato i civili con gas tossici (probabilmente Sarin o gas nervino) tra cui donne e bambini in una città controllata dai ribelli al regime di Assad. Questa la Chat tra Grazia e Remo che riportiamo:
Grazia:
Sono si sicuro un po' suonata ma mi frulla un pensiero: se fosse tutto concordato fra Trump e Putin? Il problema delle elezioni pilotate dalla Russia viene a cadere; può l' amico russo far eleggere uno che diventa nemico? E può Ciuffo biondo voler fare la guerra perché ha passato una notte insonne per i bambini morti? Non si è indignato vedendo i bambini morti annegati? C' è qualcosa che stona in tutto questo. Dopo aver sentito molti anni fa il racconto di un piano fatto da un generale di Kennedy il quale all' ultimo momento si è tirato indietro, nulla sorprende più. Fantapolitica.
Remo:
Un Impero in declino, gli USA, cerca di difendersi da un Impero in ascesa, la Cina, alleata alla Russia, povera e debole economicamente, ma armata fino ai denti. L'obiettivo di Trump è la Cina, quindi è obbligato a colpire la Russia. Parteggiare per l'uno o l'altro Impero come fanno quasi tutti è deplorevole. Cina, Russia e Trump sono tutti regimi da incubo. Tutti offrono sicurezza, senza libertà, senza l'ombra delle minime libertà. Trump ha colpito la Siria (e la Russia), mentre Xi Jingping era a casa sua in Florida. Poco prima Trump aveva minacciato la Corea del Nord, vassallo di Pechino, di un attacco militare americano. La Corea del Nord pochi giorni fa aveva minacciato il Giappone con missisili nucleari.
Grazia:
Di sicuro
Grazia:
A questo punto si tratta di capire se è più stupido Trump o gli Americani. È stata così banale e fuori tempo questa manovra che lo dovrebbe capire chiunque.
Remo:
Se si tratta di un confronto tra un giovane Impero in declino irreversibile (USA) ed un aspirante impero Orientale confuciano-marxista-leninista (Cina), non si può parlare di "azioni banali". Gli attori individuali sono quelli che vediamo. Mentre avveniva questa tragedia una ex moglie di Trump partecipava a "Ballando sotto le stelle" alla TV italiana. Ma dietro Trump c'è il Pentagono che ha una sua scuola strategica. Casomai l'idiota è Putin che si è ingenuamente fidato di Trump. Tieni conto che tutta la carriera politica di Putin si basa sulla lotta all'Islam, esattamente come vorrebbe Matteo Salvini, una lotta puramente militare. Trump ha come priorità la Cina. Quanto a Putin governa con pugno di ferro un paese arretrato economicamente nonostante possieda risorse naturali come petrolio e gas, ma che è sempre stato il più avanzato (con gli USA) nell'industria e nella tecnologia delle armi. Per tutta l'economia "civile" hanno dunque bisogno della Cina. È probabile che Trump abbia lusingato Putin per isolarlo dalla Cina. Visto che l'asse Cina Russia all'Onu, consiglio di sicurezza, reggeva, la reazione è stata immediata. Kerry, segretario di stato di Obama, ha approvato l'azione militare di Trump. Ed è uno molto sveglio. Kissinger e Nixon negli anni 70 sono riusciti a staccare la Cina dalla Russia, dandogli tecnologia. Kissinger che è ancora vivo ha dichiarato di recente che Trump sta tentando l'operazione opposta, staccare la Russia dalla Cina, che pompata di tecnologia americana sta minacciando economicamente gli USA come Impero Orientale. La Corea del Nord tiene sotto tiro il Giappone. La Grande Cina bombarda Taiwan che per lei "non esiste". Prima di entrare alla Casa Bianca Trump è stato istruito da Kissinger. Come "The Donald" possa interpretare il messaggio dell'ultranovantenne prof.Kissinger è una variabile probabilistica della Storia. Quel Khaos Evolutivo che bisogna rispettare. Quello che manca è una vera strategia contro Isis. Non è una strategia la Ruspa Militare di Matteo Salvini e di Putin o Assad. Serve uno strumento Culturale. Ad esempio quello secondo cui due ragazzine arabe vengono affidate dai giudici italiani ad una casa famiglia perchè i genitori le volevano sposare con chi loro avevano deciso. Ma oltre che culturale la strategia contro Isis deve essere economica, o meglio economico-culturale. Se si passa da una economia basata sul petrolio ad una economia verde che genera energia pulita, i flussi finanziari arabi di Arabia Saudita ed anche di Iran, si seccano e i loro profeti impoveriti parlano al vento. Come sempre bisogna agire sulle reti interconnesse e promiscue di Ideologia, Economia, Militare, Politico (IEMP).
Sviluppi della situazione internazionale
In questo momento (8 Aprile 2017) il telegiornale comunica che una importante flotta americana con 6000 uomini ed una portaerei nucleare, della classe "Nimitz", ha lasciato Singapore verso la Corea del Nord. Se ne è parlato nell'incontro tra Trump e Xi Jinping (Cina) a Mar-a-lago. "Pechino preme infatti per un approccio moderato degli Usa verso la Corea del Nord, sulla scia dei timori di un collasso economico del paese e di una crisi di rifugiati". Quello che teme la Cina è la riunificazione delle due Coree (Nord e Sud) che porterebbe ai suoi confini una cultura orientata verso valori occidentali nei diritti umani e verso i valori tradizionali e l'identità coreana in generale. Inoltre sarebbe un entità molto forte economicamente. La Corea del Nord è l'ultimo paese entrato nel club delle potenze atomiche. In ordine di "numero di testate nucleari":
- 7300 Russia
- 7000 Usa
- 300 Francia
- 260 Cina
- 215 United Kingdom
- 130 Pakistan
- 120 India
- 80 Israele
- 10 (o 12) Corea del Nord
La strategia di papa francesco
In Egitto due gravissimi attentati rivendicati da Isis hanno devastato due chiese copte cristiane nella domenica delle Palme (9 Aprile 2017). Papa Francesco il 28 Aprile parteciperà alla Conferenza internazionale per la pace organizzata dalla università di al'Azhar, principale centro dell'islam sunnita nel mondo. E' evidente l'enorme impulso al dialogo interreligioso promoso da papa Francesco, verso i sunniti, gli israeliani, le altre chiese cristiane, e le altre confessioni religiose. La strategia proposta da papa Francesco è chiara: "Il Signore converta il cuore delle persone che seminano terrore, violenza e morte, e anche il cuore di quelli che fanno e trafficano armi". Mentre la prima proposta è di tipo squisitamente spirituale e culturale, la seconda è eminentemente pratica e concreta: chi fornisce le armi a Isis, chi fornisce la tecnologia nucleare ad un paese povero come la Corea del Nord?